Dopo che abbiamo assistito alla triste sceneggiata dal titolo "Come si può eleggere un gerontosauro e perdere un partito", il cambiamento non può più attendere.
Sia attraverso Grillo - che prenderà il Friuli - o altro, non vediamo l'ora che davvero qualcosa cambi.
Anche e soprattutto adesso a livello locale, abbiamo necessità vitale di respirare aria nuova, e vedere gente incapace finalmente andare a casa.
Ci vorrà comunque ancora un po' di tempo, perché le tarme s'annidano nel buio degli interstizi, e nel frattempo, chi ha potuto si è fatto assumere dagli enti comunali e regionali.
Mentre i politici possono, possono passare, i funzionari messi dai partiti, i ruffiani fatti entrare negli enti, stipendiati da noi, (nei teatri ce ne sono a centinaia!), quelli cambiano con lentezza pachidermica, anzi cambiano come le ere geologiche.
I funzionari degli uffici non cambiano mai.
In questi giorni, facendo una domanda per finanziamenti, mi sono accorta che una signora che è stata presidente di un teatro famoso, è dipendente dell'ufficio cultura regionale. Come ha fatto a diventare dipendente? Con un concorso che non c'è stato? Solo in grazia di partito.
Questo hanno fatto un milione di volte.
Invece io, noi siamo qui a barcamenarci sul vivere non vivere, fare domande per finanziamenti che questa signora dovrà addirittura giudicare, decidere se concedere o no al Teatro La Baracca misere briciole, questo è il suo potere, e senza nessun merito, NESSUNO, se non di partito. E senza sapere veramente chi siamo cosa facciamo, senza sapere niente, decidere di una materia senza esserne informata, nemmeno come spettatrice.
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