Ma sì, eccoli là, a scandalizzarsi su Benigni, sul fatto che commenti i 10 Comandamenti alla televisione profumatamente pagato, sul fatto che sia diventato giullare di corte a tutti gli effetti! Fino a qualche tempo fa, erano tutti a corteggiarlo, (sempre lo aspettavano a Prato!) mi ricordo bene di certi che ora lo criticano...Lo criticano, sì, ma poi lo guardano, lo seguono eccetera, il personaggio televisivo.
Non vorrebbero mai un comico diverso, che ne so, veramente critico e satirico.
Per parlare dei famo-televisivi, ricordiamoci la fine del comico Luttazzi: lo hanno prima infangato con l'accusa di plagio e poi eliminato dalla scena. Puf!, scomparso.
Benigni è sempre stato un piacione, e fin dagli albori della sua carriera, era chiaro da che parte sarebbe stato.
D'altronde un artista deve scegliere: piacere alla massa, e allora si adegua; e magari viene criticato, calunniato, eccetera, ma sempre rimane un 'personaggio', continua a essere 'vivo', serve per qualche causa all'incontrario, come esempio negativo, eccetera, ma continua a 'esistere'; oppure l'artista sceglie di non piacere alla massa, di essere autentico rispetto a sé stesso, e allora scompare. E nessuno ne parla, nessuno commenta, a nessuno stuzzica l'autenticità, l'originalità insomma, la qualità positiva, ché non serve a nessuno, non serve ad alcuna maldicenza, a nessuna politichetta d'occasione. Anzi dà fastidio, l'artista non piacione, molto meglio che 'muoia'.
1 commento:
Verissimo, Maila.
Ciao,
Lucia
Posta un commento