Grazie a tutti coloro che sostengono il Teatro La Baracca con la loro presenza costante. Che ci chiamano per prenotare.
In città e altrove in Regione si spendono tanti soldi per le attività natalizie spesso in modo stupido, e a gente come noi hanno tolto tutto.
Se non avessimo chi ci chiama fuori Regione (in Regione non esistiamo perché la Fondazione Toscana Spettacolo ha il monopolio su quasi la totalità dei teatri toscani, una cosa simile accadeva anche nel Ventennio Fascista); per fortuna dicevo ci chiamano da fuori perché innamorati del nostro teatro, altrimenti non sapremmo proprio come fare a vivere, e come poter presentare spettacoli come Gaetanina Bresci (domani sabato 6 dicembre ore 21 in scena alla Baracca), che per noi non sono affatto un guadagno in termini economici, praticamente si lavora gratis.
Ma siamo convinti che sia giusto continuare a esserci, e per questo ci sacrifichiamo molto.
E mentre il TAR non ci dice di che morte moriremo sulle Residenze Teatrali, altri prendono anche i nostri soldi, quelli del nostro lavoro, che sì noi meritiamo a tutti gli effetti di essere una Residenza! Se mai arriverà la sentenza, sarà assolutamente tardiva.
Rossi si fa fotografare con i rom; ma noi, ormai, siamo diventati i veri rom, i 'ghettizzati'.
L'assessore alla cultura di Prato Mangani è venuto alla Baracca in una assemblea mal organizzata, e ci farà fare - come gli altri assessori che lo hanno preceduto - gli spettacoli natalizi (per bambini e molto preziosi in verità, due spettacoli costano alla comunità 2400 euro comprensivo di tutte le spese si intende, IVA, SIAE, ENPALS-INPS e cachet per i due attori e assistente), ma sembra non amare il nostro teatro ( come gli assessori che lo hanno preceduto) quanto piuttosto altre piccole realtà dove si fa vedere e assiste (ognuno è libero...), luoghi magari contraddistinti politicamente dalla sua parte. D'altronde il precedente assessore del suo stesso colore politico faceva lo stesso.
Ricordo che nel 2008, dopo aver fatto gratuitamente Laris Pulenas a Poggio Castiglioni, ci offrì una cenetta in un ristorante di Prato, per mettere a posto la sua coscienza. Ci siamo pentiti di aver accettato, è stato offensivo. Erano i tempi della battaglia di Gonfienti, e mentre tutti si intascavano fior di soldini, noi lavoravamo gratis.
Cose che si fanno quando ci si crede. Peccato.
Senza menzionare il comportamento assente dei vari rappresentanti del MET, la mancanza totale di comunicazione, di confronto e di rispetto; o la totale assenza dei consiglieri che sono nella commissione cultura, incluso dell'opposizione, a cui nemmeno siamo simpatici, evidentemente; che perdono tempo dietro le chiacchiere, le domandine, a chiedere perché non si risponda alle interpellanze eccetera - tutte cose sacrosante, lo diciamo da anni, e dov'erano allora? - ma poi in realtà l'assenza rende la politica quella di sempre.
Tuttavia grazie, grazie ai veri cittadini, al pubblico, perché in fondo voi ci siete e ci permettete di regalarvi il senso più profondo del teatro all'interno di questa smarrita comunità, nella lontana periferia.
Nessun commento:
Posta un commento