mercoledì 24 dicembre 2014

Locandine, la cannibalizzazione del senso

Impera il cattivo gusto.
Basta guardare le locandine che pubblicizzano spettacoli. Sembrano tutte partecipare alla gara del kitsch del grossolano, del macabro e del violento. Del brutto.
Spettacoli classici presentati come se ci fosse in previsione lo sgozzamento di qualche attore o di qualche spettatore. Spettacoli comici con attori completamente mascherizzati, carnevalizzati. 
Non sanno più cosa inventarsi per far arrivare lo spettatore, per catturarlo e rinchiuderlo a teatro...
Il massacro del gusto ma, soprattutto, la cannibalizzazione del senso.


Nessun commento:

Dai Celestini a Levi

  Ieri,  in occasione dello spettacolo dei venti anni dei Celestini, in cui ho riproposto La Mostra Parlante "Ti mando ai celestini...