domenica 12 aprile 2015

La notte nera della periferia (19): Castelnuovo di Prato

Lavorando per un'altra edizione de "Lo spettacolo della città", andando verso sud di Prato, costeggiando Campi Bisenzio, mi accorgo che lo scenario della città è devastato in modo del tutto irreversibile, che la zona sud è davvero la più compromessa - quante volte è stato detto! -, e che Campi Bisenzio, se possibile, è in una situazione urbanistica peggiore di  Prato.
Capannoni, capannoni, capannoni, vuoti vuoti vuoti.

Di alcune località, come Fontanelle, rimane sempre più solo il nome, nessuna fontanella. Ma di questo ho già scritto a suo tempo.

Un borgo ai pratesi sconosciuto, Castelnuovo, si salva da tutto questo sterminio capannaro e dallo scempio paesaggistico: è lontano, sulla via Roma verso Poggio a Caiano, in disparte. Casette ben tenute, 'strinte' come in difesa: e così come un tempo il borgo, nato in forma di piccolo bastione ai tempi del libero Comune di Prato, avamposto di difesa a sud-est contro i possibili assalti dei pistoiesi assestati sull'altra sponda dell'Ombrone e sul Montalbano, oggi, si capisce, a Castelnuovo, si paventa l'essere raggiunti da un giorno all'altro dall'orda della devastante vorace attività degli eserciti industrial-politici della Piana.

1 commento:

massimo ha detto...

...se vuoi un'altro esempio di distruzione delle periferie vieni a s. giorgio a colonica, rimarrai estrefatta da quello che hanno avuto il coraggio di fare i nostri "amministratori tutti" nel corso degli anni!!!
telefonami pure quando vuoi, ti faccio volentieri da guida 3421752016 mi chiamo massimo e sto a s giorgio da una vita
ciao

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