mercoledì 15 aprile 2015

Modesta proposta per eliminare i sottofondi

Mi trovo per caso in un bar, ieri, a desinare.
Folla di lavoratori e dipendenti nella loro pausa pranzo.
Musica di sottofondo, a volume sostenuto.
Televisione accesa

Non si riesce a parlare.
Una volta seduti, molti agitano le loro mani sui telefoni e mondi vari. Squilli di cellulari, gente che si alza in continuazione per rispondere.

Caos assoluto. Mal di testa.

Faccio qui la mia modesta proposta per eliminare almeno la musica di sottofondo, che trovo ovunque:
supermercati, centri medici, sale d'attesa di tutti i tipi.

E la televisione che si trova perfino nei ristoranti. E che nessuno guarda.
(Personalmente, ristoratori, se vedo una televisione in una sala dove si mangia, me ne vado!).

Siamo anche molto lontani ormai, anni luce, anche dalla "Tafelmusik", musica da tavola, di Kant, che la trovava "una cosa meravigliosa, la quale soltanto con un gradevole rumore deve mantenere negli animi la disposizione allegra, e senza che nessuno presti la minima attenzione alla sua composizione, favorisca la conversazione libera tra l'uno e l'altro vicino".

Ormai il sottofondo musicale e i video pervadono tutto in maniera ossessiva e violenta, rendendo tutto superfluo, e soprattutto il pensiero e la comunicazione fra noi. 
Grandissimi enormi Fratelli everywhere.

1 commento:

Simone ha detto...

È vero.Ormai ovunque ci vengono propinati sottofondi che quasi servono a riempire il vuoto di contenuti e di sostanza non solo di certi luoghi, ma anche di certi" eventi", che tali sono ormai solo di nome.
A chi fa paura il silenzio? Nel silenzio si trova tanto, forse troppo tempo per riflettere, discutere sé stessi, ascoltare davvero l'altro
Forse questo spaventa, e perciò ci si"droga: di rumore- spacciato per musica- senza ritegno e non rispettando chi quel caos non lo vorrebbe. Abbiamo finalmente il divieto di fumo in luoghi pubblici, ma tolleriamo questa continua violenza alle nostre orecchie, alle nostre menti.

Grazie a chi non pregiudica

In tutti questi anni di lavoro qui in Toscana, io sono toscana, non sono mai stata chiamata a presentare un mio spettacolo nel circuito dell...