La piccola ape
era alle terme
e si lavava
con premura,
la bocca
i denti
le antenne,
delicata risciacquava.
La piccola ape
mi guardava
quasi indifferente,
coraggiosa
sul limitare
della casa;
rischiava
che qualcuno,
incosciente,
un bambino
corrente
la buttasse
nell'acqua fonda,
e morisse.
L'ape coraggiosa
sul limitare
della piscina
con l'acqua calda
gioiva.
Le ho detto:
-Ma tu, ehi, tu,
chi ti credi d'essere?
Presuntuosa! -
Lei quasi
mi ha sorriso,
ha parlato,
ma prima
con la zampetta
sulla testa
un po' d'acqua
ha buttato.
-Io, chi mi credo d'essere?
Un'ape, un essere
che come te si lava
e si calma
nell'acqua calda
e si riscalda.
Ora m'asciugo
e ti saluto...
volo, più alto di te,
nell'assoluto.
(M.E.)
venerdì 3 aprile 2015
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Grazie a chi non pregiudica
In tutti questi anni di lavoro qui in Toscana, io sono toscana, non sono mai stata chiamata a presentare un mio spettacolo nel circuito dell...
-
Signor Ministro, io non so per quale arcano motivo Lei sia diventato ministro della Cultura, ma tant'è. In virtù di ques...
-
Non era per nulla scontato che all'incontro ci fossero tutti i candidati (eccetto Rubino) e, soprattutto, così tanta gente. Troppa p...
Nessun commento:
Posta un commento