Mentre si celebra la neo direttrice del Pecci, Perrella, leggo come è finita l'opera dello scultore toscano Mauro Staccioli (morto il 1 gennaio), che un tempo era collocata davanti al museo: fatta a pezzi.
Lo sapevo, ma l'articolo, che riporto sotto, dà altri dettagli.
Non solo l'arte antica, anche quella moderna, modernissima, tutto, senza pietà nella 'città del contemporaneo' viene fatto a pezzi e triturato.
E la politica-kodak, brava a spazzare via tutto, ha anche la faccia tosta di, oltre a selficchiarsi, collocare nella cupa, telaiesca Piazza Ciardi una decontestualizzata 'mongolfiera'! La piazza Ciardi (ma chi era Giovanni Ciardi? lo vogliamo dire chi era 'sto tizio dell'Ottocento, che è stato gonfaloniere della città?); ora, da cupa che era, senza alberi, con quella scultura in mezzo, dà l'idea di un pennuto spelacchito che non può volare!
Infatti è una mongolfiera inservibile da tutti i punti di vista, buona solo per questa politica, questo apparato, con cui, nonostante la tecnologia e la potenza, non si vola, non si vola!
Anche come simbolo, questa come quella, solo un inganno!
Mauro Staccioli, Prato e lo scandalo della scultura fatta a pezzi:
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