lunedì 19 febbraio 2018

"Le do un consiglio: non si occupi di Gonfienti" (Cultura Commestibile n.250)


Continua il racconto su Gonfienti pubblicato su Cultura Commestibile n.250.   Questa volta è il mio.


“LE DO UN CONSIGLIO: NON SI OCCUPI DI GONFIENTI”
di Maila Ermini

Mi occupo di Gonfienti da più di dieci anni.  E non solo con denunce, camminate, sit-in e agit-prop, ma anche col mio lavoro artistico, il teatro, a partire dal debutto di Laris Pulenas nel 2008. Grazie alla collaborazione di alcune associazioni e a Gianfelice D’Accolti che accettò di recitare con me senza compenso, fu possibile rappresentare il dramma etrusco a Poggio Castiglioni sulla Calvana, nel tardo pomeriggio di luglio, col sole declinante.  Questa è stata la prima significativa azione civile affinché il sito archeologico non venisse travolto dalla costruzione dell’Interporto della Toscana Centrale.  
Data d’inizio della mia battaglia.
Qui però voglio ricordare un colloquio di lavoro, che dà la misura di quello che è accaduto in questi anni, e che accade ancora, per cui, proprio a causa dell’azione politica che ho portato avanti per la Città Etrusca sul Bisenzio, sono stata concretamente danneggiata nel mio lavoro.

Il dialogo che riporto ebbe luogo nel settembre del 2011 fra me (che indico come B) e una direttrice di un circuito teatrale (indicata come A);  non ne possiedo una registrazione sonora , tuttavia l’ho potuto ricostruire in modo aderente a come si svolse grazie ad alcuni appunti.
Mi recai nell’ufficio della direttrice per presentare il mio lavoro.   Mentre ero seduta in attesa, la funzionaria spuntò da un'altra stanza, accigliata e infastidita.  Subito mi comunicò il disappunto della presidente per certe mie lettere; era  chiaro che si riferiva al mio blog, Primavera di Prato, e alla attività politica. Mi trovai del tutto impreparata a questo attacco.

A      Buongiorno. Mi spiega cos’è  Gonfienti?
B     E’ un borgo di Prato vicino al quale è stata trovata una…città etrusca. Ma che c’entra Gonfienti? Io sono qui per presentare il mio lavoro.
A     Ha messo in scena uno spettacolo a favore di questa città etrusca, mi è stato detto... Scusi, io non ne so nulla, non sono di qua; mi vuole spiegare?
B      Sì,  le spiego certamente ma, ripeto, io sono qui solo come professionista, e vorrei che si considerasse il mio lavoro da un punto di vista teatrale e basta.
A       Però lei utilizza questo spettacolo politicamente.
B      Sì, certo, l’ho fatto. Laris Pulenas debuttò nel luglio del 2008 per sensibilizzare sullo stato di abbandono dell’area archeologica, scoperta durante la costruzione dell’Interporto a Prato; ma non solo; ho scritto un libro, Gonfienti, storia di una battaglia; ho girato un documentario che ha partecipato al Festival del  Cinema Archeologico di Rovereto, Gonfienti addio, e c’è anche molto altro, ma ripeto,  ora sono qui solo per presentare il mio lavoro.  So anche che organizzerete una rassegna di teatro che vuole valorizzare alcuni siti archeologici in collaborazione con la Soprintendenza, e Laris Pulenas sarebbe adatto per l’occasione. Lo replicheremo a breve; vuol venire a vederlo?
A     Non so se potrò. Questa attività politica nuoce alla sua arte. Le do un consiglio: non si occupi di Gonfienti, pensi al teatro e basta. Tra l’altro è già difficile per noi immettere nel circuito artisti che non sono famosi; dobbiamo portare avanti un teatro generalista, altrimenti rischiamo di essere spazzati via; se Lei, a queste difficoltà oggettive, aggiunge anche l’attività politica…
B     Le ho scritto, e anche detto, che il mio teatro è anche civile. E teatro civile significa portare in scena tematiche di attualità politica e sociale.
A      Be’, oggi il teatro cosiddetto politico non interessa più a nessuno. A parte qualche caso sporadico. A teatro la gente vuole ridere. Il mio è solo un consiglio, poi faccia Lei: non si perda in questioni lontane dal teatro, e forse potrà avere la possibilità di essere inserita nelle programmazioni ufficiali.  Altrimenti, faccia pure politica, ma non chieda di entrare nei  circuiti.
B      Ma io pago le tasse, tasse che finanziano anche i circuiti teatrali, e vivo inserita nel contesto sociale ed economico in modo totalmente legale, e quindi non vedo perché con le mie opere  non dovrei o non potrei chiedere di far parte di una programmazione teatrale. D’altronde Laris Pulenas è un dramma storico, non parla direttamente di Gonfienti, il suo tema principale è la corruzione politica…

Nessuno dei miei spettacoli è mai stato inserito in quel circuito teatrale. Anche pochi mesi fa, dopo che erano stati presi precisi accordi verbali per rappresentare Laris Pulenas a una “Festa Etrusca”, la data è stata annullata, probabilmente per evitare fastidi da parte di una politica che non mostra alcun concreto interesse per le aree archeologiche, ma sì invece per i capannoni da costruire e affittare.


La battaglia continua.



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