martedì 22 settembre 2020

Che dittatura tenera

Che dittatura tenera

qui dove mi trovo,

così morbida e libera

che certo me ne giovo;

nemmeno te ne rendi conto

che quasi la vuoi tu,

e ti trovi così bene

che quasi non c'è più

lamento protesta o dissenso

che non sia diretta e mossa

dall'alto del buonsenso;

che dittatura tenera

che quasi non c'è più,

sì il dittatore manca,

ma c'è il governatore

che senza manganello

ti porta nel suo asilo

con tutto il suo drappello

di partito e congrega,

ti porta esattamente

dove, dillo, volevi; in servitù...

Non l'hai votato tu?

Che dittatura tenera

morbida e amica,

che  d'essere oppresso

non lo diresti mica,

ma sostenuto e amato,

protetto, anche nel cesso:

su,  ammetti, libero: 

ormai sei un suo possesso.

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