Che dittatura tenera
qui dove mi trovo,
così morbida e libera
che certo me ne giovo;
nemmeno te ne rendi conto
che quasi la vuoi tu,
e ti trovi così bene
che quasi non c'è più
lamento protesta o dissenso
che non sia diretta e mossa
dall'alto del buonsenso;
che dittatura tenera
che quasi non c'è più,
sì il dittatore manca,
ma c'è il governatore
che senza manganello
ti porta nel suo asilo
con tutto il suo drappello
di partito e congrega,
ti porta esattamente
dove, dillo, volevi; in servitù...
Non l'hai votato tu?
Che dittatura tenera
morbida e amica,
che d'essere oppresso
non lo diresti mica,
ma sostenuto e amato,
protetto, anche nel cesso:
su, ammetti, libero:
ormai sei un suo possesso.
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