Ogni giorno una notizia da triturare, ogni giorno un fatto da mangiare. E poi, via, nel cesso-dimenticatoio. Ieri piangevate il critico morto, oggi l'avete già dimenticato. D'altronde non avete letto un libro di lui, lo potete ascoltare distrattamente attraverso YOU TUBE, come si fa con milioni di altri essere umani.
Oggi vi scandalizzate di assassini brutali, grazie anche ai quali vi sentite così bravi, o voi che state sempre dalla parte giusta!, che scrivete il vostro commentuccio sui social, molto spesso altrettanto brutale e violento, domani avrete qualcun altro da demonizzare, da brutalizzare, da odiare.
Oggi ce l'avete con i palestrati, domani con chi?
Ma sempre di parte, protetti e inseriti, scriverete quello che vi dicono di scrivere, pensando quello che vi dicono di pensare.
Come fate a lamentarvi della società violenta, superficiale, vuota, assassina, "fascista", quando questo mezzo, questo qui attraverso il quale scrivo, che doveva essere il tramite della libertà eccetera, è un tritacarne assoluto. E' veramente l'ammazzatoio di tutti noi.
Ed egli ci sfrutta e ci fa lavorare senza sosta, e noi lavoriamo per lui gratuitamente, pensando invece che sia l'inverso. Ci consuma!
Non possiamo non essere maciullati ogni giorno, e diciamolo chiaramente, ogni resistenza al mezzo, è totalmente inutile, e in fondo ridicola.
"Dove andremo a finire?" si chiede la famosa inflencer.
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