E tuttavia abbiamo deciso di dare un segnale di grande
vitalità, Gianfelice D’Accolti è con me, e anche grazie anche agli allievi
e a tutti coloro che a vario titolo frequentano lo spazio e che ci invitano e
ci permettono di continuare.
Se non fosse per il disastro generale, potremmo dire
che è una bella stagione, nello stile del nostro teatro, creativo, civile
e libero.
Iniziamo scoprendo un autore fiorentino-pratese,
autore di fantascienza sconosciuto ai più, Virgilio Martini (nato a Fiesole,
sposato e morto a Prato nel 1988), famoso per alcune sue opere scandalose e
censurato più volte, non solo dal Fascismo, anche all’estero, e lontano e
sgradito in fondo al gran mondo dell’editoria. Presentiamo teatralmente il suo
romanzo, scritto 1936 ma ancora graffiante, Il mondo senza
donne. Un testo che in biblioteca a Prato non troverete, e in poche altre biblioteche in Italia. Forse sarete più fortunati all'estero.
Segue, messo in scena con gli allievi del
teatro, Tingeltangel di Karl Valentin, autore tedesco
ispiratore di Bertold Brecht, famoso per il suo kabarett politico e sarcastico.
E poi opere mie, nonostante abbia appena pubblicato il
mio teatro completo (grazie al contributo PSMSAD), evidentemente non sono
sazia: a ottobre debutta una mia commedia sull’identità rubata dell’uomo
moderno, La cervelliera, e tutta in chiave comica. Qualcosa che sa di Durrenmatt e di Beckett, di assurdo e quotidiano.
A novembre un originale ciclo di Comizi delle
streghe; a ogni data corrisponderà più o meno un comizio di una strega
diversa, streghe beninteso molto sui generis o forse mai viste. Streghe quotidiane, che conoscete bene, e streghe del futuro, ma già qui.
Come ogni stagione poi dal 2004, a
dicembre presento L’infanzia negata dei celestini; quest’anno
avremo modo, al termine dello spettacolo anche di proiettare un breve
documentario su un testimone importante, decisivo per la chiusura del Rifugio dei celestini di Prato...
E ancora un nuovo spettacolo per ragazzi e famiglie,
La vera storia delle polpette ; uno spettacolo di canzoni popolari
originali, Cantalluscio; forse, grazie alla presenza di attori
esterni, riusciremo anche a mettere in scena la problematica Volata sul
palco (Dialogo impossibile fra Fiorenzo Magni e Gino Bartali)
che avevamo annunciato l'anno passato; e infine un'opera di poesia e di
narrazione, Vite infrante di poeti, perché alla Baracca non ci
dimentichiamo mai di essere figli di Federico Garcia Lorca.
Partirà un nuovo corso di teatro, ma con numero di
allievi ridotto.
Gli spettacoli, tutti con prenotazione obbligatoria e
regolati dalle misure anticovid (ingresso 13 euro; teatro-ragazzi e famiglie 8
ragazzi e 10 adulti), potranno subire modifiche, magari repliche straordinarie
o altro, e dipenderà anche dai nostri impegni fuori Prato.
Contestualmente alla presentazione
della stagione, sarà aperto al pubblico il nuovo Pereto (così chiamato perché
ci sono due generosissimi peri), che abbiamo adattato in teatro-giardino per i
prossimi eventuali appuntamenti, incontri, spettacoli all'aperto.
Infine voglio ricordare che Domenica 11 ottobre il Teatro La Baracca, insieme all'associazione Ilva Matrix, la 6a Camminata per Gonfienti, in versione antivirale certo, con tutte le attenzioni del caso, ma ci saremo anche quest'anno per ricordare la dimenticanza del sito etrusco di Prato (e del suo museo).
Speriamo che Santa Pupa ci assista, e di non deludere
il nostro pubblico.
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