Guardate la foto. Le aree in rosso denominate commerciale e Interporto, dove - e siamo nel comune di Campi Bisenzio -, si vuole costruire - circondano l'area archeologica.
In particolare la zona commerciale dove si intende edificare il mega capannone di Zio Merlino è quella dove si affaccia l'attuale cancello agli scavi, nel Comune di Prato (indicazioni in bianco).
Se costruiranno ancora, come sembra autorizzato da tempo dal Comune di Campi, non ci sarà nessun futuro non solo per il Museo Etrusco a Villa Niccolini, ma anche per tutto il sito etrusco pratese che rimarrà soffocato.
Che attrattiva potrà avere, che senso, una zona archeologica davanti al quale si costruisce un capannone di oltre 20.000 metri cubi e altro interporto di lato?
Ecco perché il sito archeologico non è visitabile, fruibile, ecco perché vogliono portare i reperti a Campi, perché la zona archeologica diventi zona dimenticatoio.
CHIARO?
P.S. Chiederò un rimborso spese alla Soprintendenza fiorentina per tutto il tempo che ho dedicato alla questione Gonfienti, sottraendolo al mio lavoro; anzi, perdendo lavoro per questo motivo!
2 commenti:
Visto come stanno andando le cose, credo che, da subito, ci si debba preoccupare non solo del museo etrusco a Prato ma anche, e soprattutto, dei destini dell'area archeologica di Gonfienti!
Sì, certo, ma le due cose sono legate, voglio sperare che a questo punto sia chiaro.
Pregherei, se potete, di firmare, di farmi sapere chi siete.
Non so a chi rispondo, e non mi piace.
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