Vivendo in Toscana mi trovo, a questo riguardo, privilegiata. E poi io sono stata ideologicamente a Sinistra, ne ho fatto parte, sono stata militante. Convinta.
Da poche regioni del mondo si può tracciare una evoluzione così precisa di cosa è stata l'evoluzione del Comunismo e in generale della Sinistra fino ai giorni nostri nel mondo occidentale.
Naturalmente i toni della Sinistra sono molto più attenuati e sommessi di quelli della Destra, decisamente meno aggressivi. Apparentemente più morbidi.
Il potere che la Sinistra ha tessuto in questi anni, dalla caduta del Fascismo a oggi, è stato così ben fatto, così riuscito, nella trama e nell'ordito, che non sarà facile disfarlo dall'oggi al domani; nemmeno Monti ci riuscirà.
Anche per questo possono parlare sottovoce. Non hanno bisogno di fare la voce grossa.
Qui, in Toscana, grazie all'amministrazione di Sinistra, tutto è monopolizzato. Le liberalizzazioni sono lontane.
Per esempio, il latte.
La Mukki Latte, società partecipata con comuni - quella di Firenze e Pistoia e Livorno - la fa da padrona in gran parte della Toscana e si sta estendendo fortemente. Con difficoltà si trovano, nella zona della piana, altri tipi di latte; magari nei discount, o in rivendite particolari sì, ma difficilmente, che se ne so, il latte del Consorzio Maremma, per esempio, formato da piccoli produttori e di buona qualità. Tanto per citare l'unico altro importante competetitore della Mukki. Non ne ha altri, se non qualcosa nell'alta Valle del Serchio, la Garfagnana. Ma piccole cose.
La creazione di municipalizzate e la determinazione a starci in sella fortemente, ha ovvi motivi economici e di consenso. Attraverso il sistema delle assunzioni nelle municipalizzate, attraverso il sistema operaista, si ottengono sudditi consenzienti o di area. E' un sistema di finta distribuzione della ricchezza, che dovrebbe essere uno dei fondamenti ideologici della Sinistra. La Destra attacca questo sistema: ma solo per impossessarsene, non per smantellarlo o per mire di giustizia sociale ed economica!
Molti meno guadagni politici ed economici si hanno se si punta all'artigianato, che era il vero fiore all'occhiello della Regione, ma che la Regione non ha saputo né voluto mantenere.
Il sistema monopolistico riguarda naturalmente molti aspetti, anche e soprattutto quello culturale, come ho più volte denunciato in questo blog, la creazione del sistema si è ulteriormente rafforzato dall'insediamento del Presidente Rossi ed è inversamente proporzionale alla lenta ma forse inesorabile erosione del consenso.
Il sistema culturale più forte creato dalla Sinistra è quello dei circoli Arci, ancora mediocremente attivi; dipende comunque da chi gestisce il circolo. L'attività culturale vera e propria è minima nella maggior parte di essi; funzionano da bar, da pizzeria, da punti di ritrovo (e questo è indubbiamente molto importante); e diventano molto utili quando ci sono le campagne elettorali: i circoli diventano 'centri' dove i candidati passano e si stanziano, dove si fanno le riunioni. Dove piccoli caporaletti comunque, giorno dopo giorno, imbeccano i frequentatori, i soci, che di solito ci vanno per giocare a carte o vedere le partite di calcio. Ogni giorno l'ape regina ha modo di instillare il suo miele nell'alveare. Niente di simile ha saputo o potuto creare la Destra, e questa è una debolezza.
Gli oppositori a questo 'regime dolce' hanno vita economica e culturale difficile.
Vengono emarginati; vengono 'silenziati'.
La tecnica che usa Rossi, per esempio, è comune a molti rappresentanti della Sinistra.
Eloquente è stata per esempio la lettera che scrissi più di un anno fa su Gonfienti, indirizzata allo stesso Presidente, che incredibilmente la redazione fiorentina del quotidiano La Repubblica pubblicò con molto rilievo. Il Presidente non ha mai creduto opportuno rispondere; ha fatto finta che quella lettera non fosse mai stata scritta. Il messaggio è chiaro: tu non esisti.
Rossi è venuto a visitare il sito archeologico di Prato di lì a poco, e tutto è finito lì. Un nulla di fatto. Un silenzio totale. Lui è convinto che bisogna ampliare Peretola, costruire fabbriche - come ha fatto seppellendo un altro sito archeologico a San Casciano vicino a Firenze, dando il permesso alla Laika di costruire, con il motivo, di forte presa in questi tempi, di dare lavoro agli operai. La crisi economica, la chiusura delle fabbriche si deve scongiurare, perché altrimenti il sistema del consenso a Sinistra fallisce. E' questo il cuore del problema e della presunta ideologia operaista, che si trincera dietro il lavoro che non c'è (e non c'è!), come se il lavoro fosse solo uno solo uno, e non altro: non può venire dalla valorizzazione del patrimonio artistico se non in minima parte, perché non genera voti e soldi, non 'genera' per il Partito.
Recentemente i signori della Sinistra hanno trovato in Facebook il modo di mostrare il loro presunto buonismo. Al mattino raccontano i loro fioretti, quello che faranno e quello che non faranno: scrivono sulla lavagna chi sono i buoni e chi sono i cattivi. Naturalmente loro sono i buoni.
Renzi fa lo stesso, ma Renzi è un animale anomalo della Sinistra. Un furbo che, specularmente ha agito come la Destra nei confronti di alcuni modus dell'altra parte: ha copiato da Berlusconi, ha saputo usare il mezzo comunicativo con grande abilità. Parole grosse, modi grossolani. Simpatia. Il suo modello di sindaco spaccamonti, Capitan Fracassa, il 'faccio tutto io', ha fatto più presa nella Sinistra che il retorico e raffinato Vendola, sentito come culturalmente lontano: il mondo di belle parole messapiche ancora non ha incantato e alla fine, ancora per un po', sarà il taciturno coriaceo Rossi, che da vera tartaruga com'è finirà per andare più lesta delle altre lepri.
Il sistema regge ancora; e cadrà, insieme a quelli dell'altra sponda. O si trasformerà, com'è più probabile. Intanto a Roma si stanno organizzando con una nuova legge elettorale. Monti darà tempo sufficiente a questi partiti morenti di rifarsi la plastica?
L'erosione è cominciata, lenta inesorabile.