mercoledì 29 febbraio 2012

Il bravo poliziotto stoico

Continua la campagna mediatica contro i No-Tav.
D'altronde ora, dopo il mancato sostegno all'editoria, i giornali -oltre alle televisioni - sono solo quelli espressione dei grandi gruppi di potere.

Oggi è la volta del bravo poliziotto stoico che sopporta le offese di un dimostrante che, scioccamente, parla in modo provocatorio. Roba che abbiamo già visto e che non mi piace.

E' possibile che qualche dimostrante sia deficiente, ma certo questo non cambia la sostanza delle cose: in Val di Susa si sta violando la democrazia.

Perché sono tutti così compatti, il sistema dei partiti, nel fare quest'opera inutile?
Perché lo furono quando vollero e costruirono l'Interporto della Toscana Centrale?

La risposta è così semplice che la sapete anche voi, no?

.http://video.corriere.it/faccia-faccia/32640a12-621c-11e1-9e7f-339fb1d47269

P.S. Ma senza la telecamera, i due si sarebbero comportati nello stesso modo?

martedì 28 febbraio 2012

Morire per delle idee

Ieri il giornalista Ferrara, in prima serata tivvù, pontificava contro Abbà e il suo salire sul traliccio, e diceva che non si può morire per certe idee, non si può morire per non volere un tunnel, o perché si vuole l'agricoltura a chilometro zero.
http://www.youtube.com/watch?v=njgu-BOeBes&feature=related
Lo stesso discorso lo faceva il compagno Cofferati insieme a quel giornalista di destra che sembra il nipote di D'Annunzio di cui non ricordo il nome su La 7.

E' assurdo hanno appena festeggiato l'Unità d'Italia, il Risorgimento, che è costato non si sa ancora quanta gente morta per delle idee che poi il potere ha stravolto e adattato a proprio uso e consumo; ogni anno festeggiano la Liberazione, e così via. Lo stesso procedimento.

E hanno la faccia di mandare avanti questi pseudo intellettuali a libro paga per cercare di avere la popolazione dalla loro parte, per convincerci, è chiaro, che si può morire solo per le 'loro' idee.
Per le loro guerre e occupazioni.

Aderisco a Salva i ciclisti

Questa è la lettera che ho mandato al Sindaco Cenni per la campagna "Salva i ciclisti" a cui Primavera di Prato aderisce:

Caro Sindaco,

Come avrà già avuto modo di apprendere dalle notizie degli ultimi giorni, l’Italia si posiziona al terzo posto in Europa per mortalità in bicicletta. Negli ultimi 10 anni, ben 2.556  ciclisti hanno perso la vita sulle nostre strade ed è per porre freno a questa situazione che due settimane or sono abbiamo lanciato in Italia la campagna #salvaiciclisti con cui abbiamo chiesto al Parlamento italiano l’applicazione degli 8 punti del Manifesto del Times.
In questi i giorni il Parlamento sta facendo la propria parte ed una proposta di legge sottoscritta da (quasi) tutte le forze politiche è pronta per la presentazione alla Camera e al Senato. Senza il suo preziosissimo contributo di amministratore locale, però, anche la migliore delle leggi rischia di restare lettera morta ed è per questo che siamo a chiedere la sua adesione alla campagna #salvaiciclisti per il miglioramento della sicurezza dei ciclisti nella sua città.
Aderendo a #salvaiciclisti si impegnerà quindi a:
1.         Garantire l’applicazione a livello locale degli 8 punti del Manifesto del Times per le aree di competenza comunale,
2.        Formulare le opportune strategie per incrementare almeno del 5% annuo gli spostamenti urbani in bicicletta nei giorni feriali,
3.        Contrastare il fenomeno del parcheggio selvaggio (sulle strisce pedonali, in doppia fila, in prossimità di curve ed incroci, sulle piste ciclabili),
4.        Far rispettare i limiti di velocità stabiliti per legge e istituire da subito delle "Zone 30" e “zone residenziali” nelle aree con alta concentrazione di pedoni e ciclisti,
5.        Realizzare, qualora mancante, un Piano Quadro sulla Ciclabilità o Bici Plan,
6.        Monitorare e ridisegnare i tratti più pericolosi della città per la viabilità ciclistica di comune accordo con le associazioni locali,
7.        Redigere annualmente un documento pubblico sullo stato dell'arte nel proprio comune di competenza della viabilità ciclabile indicando i risultati dell'anno appena trascorso e gli obiettivi futuri,
8.        Dotare ogni strada di nuova costruzione o sottoposta ad interventi straordinari di manutenzione straordinari con un percorso ciclabile che garantisca il pieno comfort del ciclista,
9.        Promuovere una campagna di comunicazione per sensibilizzare tutti gli utenti della strada sulle tematiche della sicurezza,
10.      Dare il buon esempio recandosi al lavoro in bicicletta per infondere fiducia nei cittadini e per monitorare personalmente lo stato della ciclabilità nella sua città
È perché riteniamo che la campagna #salvaiciclisti  sia dettata dal buon senso e da una forte dose di senso civico che chiediamo un suo contributo affinché anche in Italia il senso civico e il buon senso prendano finalmente il sopravvento.

Approfitto per collegare qui sotto un video che racconta la storia di un paese che scelse di andare in bici, l'Olanda. Vale la pena di guardare e ascoltare.
Quando il vicesindaco mi si disse che i pratesi - e gli italiani in genere - non amavano andare in bici, e quindi che c'erano cose più importanti da fare in città, forse non conosceva la storia di questa rivoluzione.
Forse pensò che io sono una donna naif, che sogna. O una che rompe.
Egli fu sordo e cieco con me, e con tutti noi.

L'evoluzione del trasporto sulla bicicletta è davvero l'unica possibile oggi e non potranno essere presi in considerazione, per il futuro, candidati che persistono nelle vecchie logiche mentali e di potere.

lunedì 27 febbraio 2012

Tav rima con interporto.

Quello che sta accadendo in Val di Susa è aberrante.
Non ci servono più opere faraoniche.
Il trasporto non ha più bisogno di queste opere.

Un dimostrazione di questa inutilità delle opere future è l'Interporto della Toscana Centrale.
Colate di cemento per nulla.
Cemento ha seppellito per sempre resti di una antichissima città.

Ora l'Interporto ce l'abbiamo sul groppone, come si dice, e non serve a niente. Non serve certo a noi.
Hanno i preso i soldi dalla comunità europea, e poi ora è praticamente inutilizzato.

Che cosa ne faranno? Affitteranno i mega stanzoni? No, non li vuole nessuno, il lavoro non c'è. Non gira merce.

Ecco cosa succede a non pensare al bene comune, ai cittadini, a tutti noi.

A quale gente abbiamo affidato il nostro futuro? A gente che ha fatto solo interessi di partito, di parte, affari, che ha scalato vari vertici, piccole e grandi scale e scalette. Su su su.
Da consigliere ad assessore, da assessore a sindaco, da sindaco a consigliere regionale e poi via in parlamento.

Intanto noi abbiamo perso per sempre una vera concreta possibilità di crescita culturale ed economica. Ecco quello che invece di un interporto sarebbe stato utile per noi, noi tutti cittadini.

Ecco quelli che nessuno, assessori e i vari paladini di Gonfienti, - che scrivono su twitter e facebook le loro fasulle gesta quotidiane, i loro pensieri buonisti infarciti di luoghi comuni e banalità,  quando intanto fanno le loro carriere e promuovono solo sé stessi a nostre spese, anzi, con il nostro voto e consenso! - e soprintendenti che non soprintendono, quello che nessuno ha il coraggio, può raccontare.

Perché se lo dicono, sono fuori per sempre dal gioco.

Il gioco dei ricchi premi e cotillons.

Noi non vogliamo più questi partiti.  Inutile che il quotidiano La Repubblica ne sponsorizzi la rinascita con tanto di firme eccellenti.
Vogliamo una democrazia senza questi partiti, anzi senza partiti.

Perché bisogna tentare la politica in maniera diversa.

Come la Chiesa, le Chiese non hanno il monopolio sul Bene e sulla Morale, nemmeno i Partiti hanno il monopolio sulla Politica: ovvero l'amministrazione della 'polis' e l'elaborazione della sua immagine futura.

Gestire gli ignudi

Delusa, ma c'era da aspettarselo: il governo Monti farà probabilmente marcia indietro sull'IMU alla Chiesa, come è successo a tutti gli altri governi, tecnici o meno.
In sostanza, le scuole cattoliche non pagheranno nessuna tassa. Eppure i genitori che frequentano quelle scuole, le tasse scolastiche le pagano eccome! Si tratta o no di lucro, in questo caso?  Sì.
Quindi, in risposta al signor Casini: non si tratta affatto di tassare la carità!

Ci sono in Italia e nel mondo tante belle associazioni no profit che lavorano seriamente per il cosiddetto sociale. Diverse altre che, dietro il nome no profit,  profittano molto.
Forse sarebbe l'ora di vederci chiaro in tutto questo mondo che, cito Gigi Proietti, 'gestisce gli ignudi'.

Divertitevi con questa sua canzone. Chissà cosa avrebbero detto Casini e compagnia se questa canzone fosse uscita in questi tempi reazionari, di carità pelosa:   http://www.youtube.com/watch?v=l3KXDPxwPW4

domenica 26 febbraio 2012

Lettera a Vendola

Caro Vendola,
ieri sei venuto a Prato e ci hai illuminato con le tue solite belle parole.
Dici che non vuoi mettere un tuo candidato a Prato, ma è chiaro che dici qualche bugia, e ti perdono; queste sono le bugie veniali del politico. Tu vuoi proprio mettere un tuo candidato. Ma poi, che male c'è? E perché mai ti saresti spostato fino a qua, per dire soltanto al sindaco Cenni che è un bancarottiere? Ma questo glielo dicono tutti i giorni, ed è molto facile, se mi permetti! Conosciamo bene la politica, chiamiamola così, cenniana, sappiamo quello che è successo. E ce lo vieni a dire tu? Avrei proprio voluto che tu non inciappassi nel politichese, anzi nel 'milonese', e non certo perché io sia una seguace del sindaco, tutt'altro!, ma perché ci dimostrassi che tu e i tuoi possono andare da un'altra parte, cancellando i modismi della ruffianeria, della retorica politica trita e ritrita. In questo modo dài forza proprio a colui che vuoi indebolire. Ma tu hai cantato soprattutto per il PD. Al riguardo la mia impressione è che i tuoi avranno molte chances in terra di Prato, ma che poi, una volta vincitori, alla fine si tratterà di  vedere sostituzioni di persone fisiche, non di altro. Al posto di Tatto avremo Titto.
Però io mi domando come puoi tu predicare tanto bene e tuonare contro il PD - e in questo ti posso anche seguire - quando nella tua regione hai creato e ultimamente rafforzato un monopolio assoluto di tuoi fedeli, a tutti i livelli.
Io l'ho sperimentato direttamente a livello culturale, che niente passa se non passa attraverso i tuoi. Come per esempio, il Teatro Pubblico Pugliese, che ha mangiato, letteralmente assorbito tutti i teatri e ogni possibile alternativa autonoma nata dal basso: come accade in Toscana con la Fondazione Toscana Spettacolo, ma in Puglia il monopolio, anzi il 'dittopolio'  si fa sentire di più per ragioni economiche strutturali, e so anche di altri settori, come la Sanità.

Questo sistema stritolante, avvilente, antieconomico, anticreativo, che ci rende solo sudditi e conformisti (come lo erano tristemente molti giovani e meno giovani che sono venuti ad ascoltarti al Cinema Terminale), si nota in zona proprio tramite i rappresentanti del Sel, i quali, dove hanno un po' di potere decisionale, si vedono far lavorare e circondarsi solo di coloro che stanno dalla loro parte, e con le solite tematiche.
Come fanno tutti gli altri partiti, senza distinzione.

Dunque, anche tu predichi bene e invece razzoli male, come tutti gli altri? Temo di sì.

Peccato, perché al tuo apparire sulla scena nazionale, qualche tempo fa, anch'io mi ero illusa che tu costituissi qualcosa di nuovo.

Cordialità.

Maila Ermini

venerdì 24 febbraio 2012

Gonfienti's "Last Life"

Dopo le esternazioni del nostro assessore Nesi su Gonfienti, sui giornali la mia lettera non è apparsa. http://primaveradiprato.blogspot.com/2012/02/una-lettera-ai-giornali-su-gonfienti.html
Non mi risultano altre posizioni, per cui si ha la percezione che tutti siano d'accordo con lui e con le trovate "Second Life". Il che non è, come anche dimostra la dichiarazione del Comitato Scientifico del Comune di Prato, che copio oltre dal sito del Comune.

Intanto si sta assistendo al film, proiettato in tutti gli uffici e sale di palazzo in 3 D, con titolo lunghissimo "Il nulla accade mentre tutto sta andando a p....i cittadini che sono i padroni di tutto questo, non possono fare niente perché i padroni sono loro e trattano le nostre cose come se fossero le loro personali e private, e fanno con questa roba giochi di potere eccetera, meglio fermarsi qui, ma si capisce che intendo...", tradotto in inglese in short form "Gonfienti's Last Life". La regia, come ai vecchi tempi, è collettiva.

Naturalmente per questa ennesima mia esternazione sarò punita e le mie opere saranno rifiutate, ancora una volta. E nel circuito del teatro d'archeologia mai entrerò con il mio Laris Pulenas o con altro.
Gli artisti devono fare gli artisti, il che oggi significa non impicciarsi di roba che scotta.


"Gonfienti La dichiarazione del Comitato Scientifico cittadino per il settore dei beni storico urbanistici e archeologici sul sito archeologico di Gonfienti

"Perplessi su nuovi scavi prima della messa in sicurezza e protezione della domus etrusca arcaica"

L'architetto Giuseppe Centauro e il professor Michelangelo Zecchini: "Dubbi anche sull'ipotesi di ‘virtualizzazione’ del sito".   In seguito alle notizie e apparse n giorni scorsi sulla stampa locale circa la stipula di un accordo a tre promosso dalla Provincia di Prato per l’ottenimento di un finanziamento da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato alla Soprintendenza B.A.T. al fine di sostenere la ripresa degli scavi del sito archeologico di Gonfienti, da collegare ad ulteriore finanziamento regionale finalizzato alla ricostruzione virtuale della “città etrusca sul Bisenzio”, i membri del Comitato Scientifico cittadino per il settore dei beni storico urbanistici e archeologici, architetto Giuseppe Centauro e professor Michelangelo Zecchini dichiarano quanto segue:
"Ribadiamo quanto già detto nel corso del sopralluogo del 21 novembre 2011 con la Commissione Consiliare Permanente n. 5, in visita ai laboratori di restauro della SBAT presso i locali dell’ex Mulino dell’Interporto , esprimiamo forti perplessità sull’opportunità di procedere a nuovi scavi prima di aver messo in completa sicurezza e protezione, ai fini della fruibilità, le strutture della domus etrusco arcaica.
Non meno perplessi ci dichiariamo nei confronti dell’ipotesi di ‘virtualizzazione’ del sito, a nostro avviso prematura in quanto sono ancora troppo scarse le conoscenze acclarate e troppo numerosi i problemi scientifici ancora da risolvere, sia per quanto riguarda la città nel suo complesso sia per quanto concerne le singole strutture, non esclusa la stessa domus gentilizia.
La storia recente del sito archeologico, caratterizzata da carenza di manutenzione, dalla precarietà degli accessi all’area e dall’ assenza di qualsiasi segnaletica informativa sulla presenza di un’area archeologica di tale preminente interesse scientifico e culturale, consiglierebbe una diversa priorità da assegnare alle azioni da perseguire per la salvaguardia e la valorizzazione della risorsa archeologica pratese, anche a vantaggio della stessa comunità locale che fino a questo momento non è informata in modo adeguato sull’esistenza di questo rilevante patrimonio culturale. Non secondarie sono poi le questioni della musealizzazione in situ dei reperti restaurati e il coinvolgimento del museo civico nella divulgazione di questo fondamentale caposaldo storico per la città di Prato e del territorio della Piana. Tale patrimonio è così importante che è conseguente il desiderio di una maggiore visibilità. Altrettanto pressante e logico è l’auspicio che venga evitato ogni rischio di esposizione impropria, fuori dal contesto naturale di riferimento".

giovedì 23 febbraio 2012

"Matilda", ovvero della mancata educazione sessuale

Da tempo volevo tornare a mettere in scena la 'scandalosa' Matilda (la professoressa in pensione che sceglie, provocatoriamente, di fare la prostituta dopo una vita di menzogne), con un testo però modificato rispetto a quello che presentai diversi anni fa. Eccomi arrivata quasi alla data.
Il motivo principale, che vedo rafforzato ogni giorno, è la mancanza di educazione sessuale nelle scuole, che ormai è scandalosa.
Il divieto, che si è acutizzato durante il periodo del governo berlusconiano per ingraziarsi la Chiesa di Roma, ha avuto conseguenze disastrose, come ho modo di verificare con ragazze e ragazzi durante le mie lezioni di teatro, qui e fuori.

Matilda è un testo comico e farà bene in questi tempi misogini e sostanzialmente drammatici dal punto di vista sessuale. La violenza sessuale è in spaventoso aumento, ed è l'ora di chiedersi il come e il perché, cominciando dai giovani nelle scuole.

mercoledì 22 febbraio 2012

Piccoli pieraccioni crescono

All’artista oggi si chiede di essere solo 'artista'.
Che significa? Essere insignificante, soprattutto non impegnato, che non commenti la realtà, che al massimo la rappresenti. Oppure impegnato come deve essere: criticare, che ne so, certi eventi, ma altri no; eccetera.
Il caso di Grillo in Italia è stato emblematico. O prima ancora di Dario Fo.
Ma attenzione: qui si tratta comunque di personaggi già conosciuti, e quindi il danno e l’ ‘esilio’ è sì dannoso, ma non determinante.
Ad altri invece non è permesso neanche questo, anzi.
Se l’artista si azzarda a commentare la realtà liberamente, è esiliato, è cancellato. Non esiste più.
Non riceve più finanziamenti, non può fare film – dico dei film perché hanno bisogno di soldi e il cineasta è sommamente schiavo di questo, che ormai si può dire che non esistono più cineasti 'liberi' – il pittore non può far girare i suoi quadri, il musicista costretto a suonare la stessa musica. Non si può creare.

Per aver scritto la lettera su Gonfienti due giorni fa, e che è su questo blog, già mi hanno punito.
E per aver criticato teatri e programmazioni, ah, ho una lunga sfilza di esili. Veri e propri maltrattamenti.
Spettacoli promessi che non mi hanno fatto fare, che non mi faranno mai fare.

Se penso ai giovani, mi viene tanta tristezza.
Se leggo che erano in folla ad ascoltare Leonardo Pieraccioni che faceva il ‘maestro’, sognando magari di diventare come lui, ‘artista’ famoso. Di fare i film che fa lui, totalmente insignificanti. Anzi, brutti. Però di essere importanti. E tutto questo organizzato al Liceo Copernico di Prato nell'ambito della settimana organizzata dai ragazzi (sic! cfr. in questo blog http://primaveradiprato.blogspot.com/2012/01/la-settimana-delle-pecore.html
La scuola insegna a essere pecora, il miraggio è la fama, il  prezzo la sottomissione.
Non si dovrebbero mandare i figli in scuole che mostrano la strada all’infelicità.

E si leggono anche piccoli giovani giornalisti e giornaliste che scrivono cose orrende per fare carriera in giornali di provincia, ma anche importanti.
Piccole giornaliste, piccoli giornalisti crescono.

Che tristezza questa giovinezza, che non si ribella, che non commenta, che plaude il potere.

Che artisti diventeranno mai questi, se è proibito essere diversi e pensare con la propria testa?
Essere diversi è tollerato - e non sempre - solo sessualmente. O fisicamente, e non sempre. Il razzismo è sempre dietro l'angolo.
Tuttavia nulla è meno tollerato del pensiero autonomo. Dell'individualità pensante. Della creatività. E la scuola sembra far di tutto per annullarla.
Piccoli pieraccioni crescono.

martedì 21 febbraio 2012

India: fine delle favole

Il caso diplomatico, grave direi, fra Italia e India in seguito alla morte dei pescatori indiani, uccisi non si sa bene ancora da chi, ma l’India accusa i marò italiani – marcano, se mai ce ne fosse bisogno, il segno della fine delle favole ‘internazionali’.

Sonia l’italiana che si sposa con il ‘principe’ indiano, il mondo internazionale, senza confini, dove l’incrocio delle razze è possibile, che si è sviluppato dopo la Seconda Guerra Mondiale e fino agli anni ’90 del Novecento, è definitivamente tramontato.

Quel clima a-statale, a-patrio, la favola dell’internazionalismo che anche l’ideologia socialista aveva contribuito a diffondere, non si respira più.

Ora è davvero un peccato che sia proprio l’India, il luogo mitico delle favole, dove quella favola si infrange drammaticamente. 

Interessi economici, inganni politici alla base di tutto.

Localismo, razzismo, intolleranza, ecco quello che ne viene fuori. E proprio nel tempo della tecnologia sconfinata, in tutti i sensi. Del merca-mondo.

Tutti alla ricerca delle radici, che sono – per tutti, ma proprio per tutti – ormai rosicchiate, anzi vendute (insieme a lingue e linguaggi), e per sempre.

lunedì 20 febbraio 2012

Ragazza cattiva

La poesia Ragazza Cattiva che era in questo messaggio e che ho tolto, si può leggere nella mia raccolta poetica in linea,
Poemetti carbonari http://poemetticarbonari.blogspot.com/

sabato 18 febbraio 2012

Una lettera ai giornali su Gonfienti

Riporto qui la lettera che ho mandato ai giornali in merito alla ripresa degli scavi a Gonfienti, forse, e allo stanziamento dei soldi per la ricostruzione virtuale del sito archeologico.
Voglio tra l'altro far notare, che mentre l'assessore Nesi si mostra presenzialista quando ci sono giornalisti e telecamere, non lo è altrettanto quando queste non ci sono.  Per esempio mai è stato visto o tantomeno sentito alle riunioni delle sorti del circuito teatrale Sipario Aperto, di cui la Provincia di Prato tira le fila organizzative. Insomma, tutto si commenta di nuovo da sé.

Spett.le Redazione,
in merito alle ultime notizie sulla probabile riapertura degli scavi a Gonfienti grazie all’accordo fra Provincia di Prato e Fondazione Cassa di Risparmio, mi dichiaro stupita di come l’Autorità non abbia chiesto ad associazioni e singoli  cittadini,   protagonisti di tanti anni di battaglie,  cosa ne pensassero su quanto stava preparando.
Se posso vedere positivamente la ripresa degli scavi, non altrettanto mi dichiaro per come si intende utilizzare i nostri soldi per la ricostruzione della città antica, prevista solo virtualmente.
Sono, e credo che come me molti, totalmente contraria a questo modo di pensare,  che può andare bene per un corso scolastico, che ne so, ma non per rivalutare seriamente il nostro passato; noi non vogliamo vivere la Gonfienti antica in ‘Second Life’.  Che cosa è proposto, un giuoco di ruolo?
Piuttosto manca un progetto di fruizione reale e complessiva, concreto.
Questo ‘giovanilismo archeologico’, il voler affidare tutto, le magnifiche sorti e progressive dell’ area al virtuale è davvero quello che i cittadini di Prato e non vogliono per Gonfienti?
Ricordo che mentre si progetta un museo di arte sacra ed altro, a Prato non abbiamo neanche una stanzina per i reperti etruschi della zona.
In sostanza mi chiedo: dopo la rovina che ha portato alla sottrazione di un’area di straordinario interesse archeologico di più di 120.000 mq per la costruzione dello scalo merci dell’Interporto, che garanzie ha la cittadinanza del buono utilizzo, nell’investimento di questi soldi?
Ancora: dopo che la Soprintendenza avrà speso i nostri soldi per la prosecuzione degli scavi, saranno poi ricoperti per tutelarli? E infine noi potremmo gioire del nostro passato solo sull’Ipad?
Intanto l’area archeologica è abbandonata e  le strade che conducono al sito sono impraticabili.
Insomma, la realtà è disastrosa.
Maila Ermini

venerdì 17 febbraio 2012

"Gonfienti muore" di Maila Ermini

Mentre, e proprio oggi, si parla di una ripresa degli scavi di Gonfienti per opera della Provincia (sembra ci sia un accordo fra la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e Provincia di Prato), - una delle tante notizione sull'argomento che in questi ultimi anni sono uscite -, voglio pubblicare, qui in prima assoluta,  il mio primo video su Gonfienti, che risale al 2008. Presto anche il canale TV del Festival Archeologico di Rovereto lo pubblicherà. Da allora, a parte la recinzione e la conclusione dell'Interporto - vuoto e in deficit - nulla, assolutamente nulla è cambiato. Anzi, preciso: la recinzione che adesso cinge l'Interporto e l'area scavi fu eretta proprio in seguito allo scandalo che la proiezione del video suscitò nell'opinione pubblica e nei giornali, e non per arginare la prostituzione maschile nella zona di Gonfienti (ancora praticata), come si volle far credere;  e sia il lavatoio del '700 che il manufatto votivo che il video mostra  in rovina, sono stati restaurati  grazie alle diverse proiezioni gratuite in città e fuori. 
Realizzai le riprese con una comunissima videocamera, lasciando 'crudo' il video,  senza tagli o artifici. Altri video sono seguiti, in totale cinque; anch'essi  forse, con tempo e voglia,  renderò pubblici.
M.E.

giovedì 16 febbraio 2012

La Bicirivoluzione o se preferite, la bici(e)voluzione


  1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
     
  2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
     
  3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
     
  4. Il 2% del budget dell’Anas dovrà essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
     
  5. La formazione dei ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
     
  6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
     
  7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays.
     
  8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere riforme.

    Ecco proposte, desunte dal Times, per salvare i ciclisti in Italia. Anche Primavera di Prato ne chiede l'adozione a Prato (che invece di pensare alle cose concrete e importanti, ora è costretta a occuparsi dei brutti affari del Sindaco!).
    Aderiamo alla Bicivoluzione!

A questo punto

Ora, se Cenni se ne ne va, se si dimette ( ma anche se non si dimette fra un anno), si torna a votare a Prato.
Praticamente un incubo.

Gli italiani, e mi dispiace dirlo, si sentono tutti sollevati dalla presenza di un governo in cui i partiti sono stati depotenziati. E non li vogliono veder tornare.

Nonostante non condividano molte moltissime delle sue scelte, tuttavia gli italiani si sentono meglio.

I partiti. Ecco l'incubo. Le congreghe.

Le elezioni sono viste ormai come un incubo; peggio, uno scempio. Perché le scelte non sono scelte.
In realtà la democrazia è totalmente corrotta e falsa, che non la sia vuole più.
A questo punto. Siamo asfissiati da certi personaggi; si vuole vederli lontani dal potere.
Se penso localmente, vedo sfilare nuovamente tutti i vecchi protagonisti, da Sinistra a Destra, e mi coglie lo smarrimento.

Siamo in tanti a non volere più i partiti, almeno non questi; non vogliamo più rappresentanti, falsi rappresentanti del popolo, in realtà portatori di loschi interessi, che hanno condizionato la vita,  hanno rovinato il lavoro e in qualche modo hanno perseguitato tanta gente che si è loro opposta.

Anch'io, in questo contesto, vedo le elezioni come un incubo, non voglio tornare a vedere girare la stessa giostra che sta nei piccoli grossi gangli del potere; che fa le nomine solo su base clientelare, familistica...Di Partito.

Qui siamo a una svolta. Basta.
Io non starò più al gioco delle vecchie elezioni, finte. Della marcetta Sinistr-Destr!
O delle liste finte alternative, le finte civiche, civettone, che si calano le braghe quando arriva il padrone che gli dà il posticino. O che  portano i voti nel calderone grosso.
E so di non essere sola a pensarla così.

Questa gente, questa gente che ci ha ingannato, questa politica corrotta, la partitica moltissimi non la vogliono più.

E' questo il motivo per cui anche uno come Monti, espressione del potere dell'economia, è visto come una panacea.

Nuove elezioni o commissariamento a Prato?

Ho letto il decreto che dispone del sequestro dei beni della famiglia Cenni e Giovannelli per il fallimento della Sasch.
Complotto o no, la situazione è oggettivamente molto grave per il Sindaco Cenni, almeno dalla lettura delle 37 pagine del decreto.
Le accuse, ai vari amministratori e revisori, sono gravi:
continuazione di attività di impresa in situazione di capitale eroso;
violazione nella redazione dei criteri di bilancio;
finanziamenti a imprese in grossa perdita;
vendita non riscossa di immobili;
uso di fatture inesistenti per ottenere crediti dalle banche;
affitto dell'azienda senza garanzie;
e ancora...
omesso controllo da parte del collegio sindacale;
mancata rilevazione della perdita del capitale sociale;
non controllo delle controllate estere;
mancato controllo sulla fornitura di merce a credito in favore di clienti russi...

insomma, sono 37 pagine in cui si dettaglia tutta la situazione fallimentare della Sasch, la sua composizione in due holding (Go-Fin Spa e Gommatex) che controllavano tutte le società appartenenti al gruppo.
Sono riportate anche le dichiarazioni del testimoni.

Sarà veramente difficile per il Sindaco Cenni e la sua giunta resistere a questo tsunami.
Se avete tempo e voglia, potete leggere il tempo completo a questo indirizzo:
http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2012/02/15/news/sasch-il-decreto-che-dispone-il-sequestro-dei-beni-1.3183967

Il sospetto più grave, per il Sindaco Cenni, almeno politicamente parlando, è che nel 2009, quando si è candidato sindaco, già fosse ben a conoscenza della situazione disastrosa della sua attività imprenditoriale.
Dalla lettura delle carte dei curatori fallimentari risulta insomma un colossale bluff finanziario.

Commenti razzisti

Devo eliminare due commenti.
Lo faccio volentieri, perché oltre a essere anonimi, sono commenti razzisti e scellerati.
I commenti razzisti erano stati inseriti nel post "Coro neri dei morti ammazzati a Firenze" http://primaveradiprato.blogspot.com/2011/12/morire-ammazzato-firenze.html
Ogni contenuto del genere sarà rimosso.

mercoledì 15 febbraio 2012

Sanremo commissariato

Questa del commissariamento di Sanremo è una buona notizia.
Naturalmente il motivo non è l'esternazione di Celentano, che semmai funge solo da pretesto. Celentano ha parlato da fanatico credente, al solito, invocando un neofrancescanesimo, un rinnovamento della Chiesa. In questo momento la Chiesa di Roma è lacerata da lotte interne e da una profonda crisi. Dunque, in realtà Celentano ha parlato in favore di una rinascita della Chiesa Cattolica Romana, non contro.
Ma non è di questo che voglio parlare.
Voglio dire che il commissariamento era auspicabile, e rientra nel cambiamento necessario del malcostume italiano.

E' dai tempi del presunto suicidio di Tenco che se ne parla.
Sembra infatti che Tenco non si sia suicidato, ma che l'abbiano ammazzato, perché già nel 1967 voleva denunciare le scommesse clandestine sui vincitori, eccetera.
Non è un caso che la Guardia di Finanzia, proprio ieri, si sia fatta un giretto per la cittadina del fiori...E forse non solo per controllare gli scontrini fiscali.
Si parla anche, e da troppo tempo, di un sistema corrotto  nella gestione degli ammessi al concorso canoro. Insomma, c'è un mandato preciso, e non aspettavano altro che le celentanate per raddrizzare un po' la situazione. Il fulcro di tutto è cambiamenti in vista alla Rai.

Ci riusciranno?

Domandina su Gonfienti

Ora la domandina è questa:
visto che la giustizia a Prato è così rapida, perché non si danno una mossa anche per la nostra denuncia per l'abbandono e lo scempio del sito archeologico di Gonfienti di Prato?
Tutto è fermo, e dopo due anni e mezzo, il silenzio che proviene dalla giustizia è assordante. 

Il futuro nero di Prato

Ieri i funzionari del Comune con i vigili sono andati ad eseguire lo sfratto della fattoria di Capezzana, vicino al Parco Prato. La famiglia di agricoltori allevatori, gli unici rimasti quasi a parte quello del Ponte dei Bini, ha un mese di tempo per trasferire tutti i suoi beni, gli animali sono stati tutti già portati via. Il Comune, nella persona del funzionario, ha chiesto una cauzione di cinquemila euro.
Ci faranno degli appartamenti, un centro commerciale, e nel futuro, si dice, uno stadio. Questa è l'eredità della giunta Romagnoli, che però la giunta Cenni non ha fermato.

Sempre ieri  i consigli provinciali di Prato Firenze e Pistoia hanno approvato il piano interprovinciale dei rifiuti: il progetto prevede sì un aumento della raccolta differenziata, ma soprattutto la costruzione del termovalorizzatore di Case Passerini. Per le Pantanelle il presidente Gestri si esprime così:
Alle Pantanelle abbiamo appena completato un intervento di salvaguardia ambientale del progetto comunitario Life Natura, che ha trasformato l’area umida in zona di sosta e nidificazione per uccelli e anfibi...". 
Però prevede, sempre nella stessa zona, il digestore anaerobico, gestito da ASM. Il digestore anaerobico, - un impianto non certo piccolo, che ha un notevole impatto ambientale dove già si trova un mega impianto e c'è da risolvere ancora il problema delle acque reflue del depuratore - è finalizzato a captare biogas per produrre energia. La giunta di Cenni è d'accordo con il digestore.


Il Centro Naturale di Galceti, che pensavamo fiore all'occhiello, scopre tutta una serie di magagne, con animali trattati male, mal nutriti eccetera. Al direttore e al presidente sono stati sequestrati i beni.

Anche al Sindaco Cenni e famiglia com'è noto, è stato sequestrato tutto; è indagato per bancarotta fraudolenta, ma rimane in sella. Ci sono tanti creditori che devono ricevere i soldi dalla Sasch e il sequestro è stato fatto in via cautelativa.
Egli afferma di avere la serenità necessaria per continuare. Io non so come faccia a essere così sereno: quelle volte che la finanza è venuta a chiedere conto dei miei miseri soldi, sono stata giorni indaffarata a produrre documenti e praticamente non ho potuto pensare ad altro...
Certo solo in Italia è possibile che un indagato rimanga in carica; in altri paesi questo non sarebbe stato possibile. 
D'altronde, andare alle elezioni, forse sarebbe anche peggio: quale alternativa vera? Oppure un commissariamento?

Il futuro non è certo roseo per questa città che dà ragione agli speculatori, ai termovalorizzatori, agli impianti.

I politici continuano a fare il bene di pochi brigando in tutti modi per rimanere in sella.

Vedremo poi cosa succederà per il viadotto della declassata.
Insomma, il futuro di questa città è davvero nero.

San Remo, lo sfascio

Sollecitata da qualcuno, mi sono messa a guardare il Festival della Canzone Italiana, il  cosiddetto Sanremo.
Sono rimasta totalmente colpita dal basso livello delle canzoni e dei cantanti, quelli che ho ascoltato non avevano voce, comunicativa, non sapevano interpretare le canzoni (fondamentale in un cantante!), e aspetto peggiore di tutto, testi e musica erano mediocri. Banali, sciocchi.

Sono certa che ci sono tanti tantissimi talenti in giro esclusi da questo importante concorso.

E' l'ora di dire basta a questa mafia colossale, che fa reucci delle vere e proprie schiappe!
Ovunque ti giri sono sempre i soliti raccomandati dalle case discografiche, che orrore.

E basta alle finterie orchestrate, basta con le celentanate, tutto organizzato tutto finto e se c'è qualcosa di vero non riesce a percepirsi.

Mediocri anche i conduttori maschi, e le stupide femmine addobbate, brutte bruttissime nella loro bellezza di cartapesta e siliconata.
Non ho resistito, non potevo.

Come è stato detto no alle Olimpiadi, si potrebbe fare altrettanto per il prossimo Sanremo: non dimentichiamo che fanno tutto con i nostri soldini.

martedì 14 febbraio 2012

San Valentino

Dovrei dirti ti amo, oggi?
Non essere sciocco
Non lo dirò

Questo santo non lo conosco

Che si impiccia del nostro amore
Che si intrufola nel cuore
-Rima perfetta!-
Con un mazzo di fiori
Con una scatola di cioccolatini.

L’amore non ha santi,
Piuttosto santini
nel portafoglio.
Una volta c’era
Un dio, ma
Con un comunicato
All’altoparlante
L’hanno dato per smarrito
al supermercato.

Wislawa Szymborska

Ho saputo che è morta  Wislawa Szymborska, poetessa polacca, qualche giorno fa.
La voglio ricordare con una sua poesia - lei scriveva con versi liberi e quindi la traduzione non va male -quella della cipolla.
Se avete tempo, leggetela, è una vera poetessa.

La cipolla

La cipolla è un'altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
Fino alla cipollità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.

In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d'inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla – cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
fin nel fondo e così via.

Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell'una ecco sta l'altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un'eco in coro composta.

La cipolla, d'accordo:
il più bel ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sé si avvolge in tondo.
In noi – grasso, nervi, vene,
muchi e secrezione.
E a noi resta negata
l'idiozia della perfezione. 
(W.S) 

Povero Carnevale

A Viareggio danno la colpa al tempo; troppo freddo e la gente non c'è.
Altrove sono stati cancellati sfilate di più o meno piccole di carnevale cittadini. Ci proveranno la prossima domenica, ma il risultato sarà comunque magro.
In realtà già da qualche anno il carnevale è in crisi. Rimane per i bambini, ma per i grandi il gioco è praticamente finito.

Per esempio, le feste di carnevale sono scomparse quasi tutte. Prima si facevano feste in casa, stupide feste in cui ci si travestiva. Qualcosa di orrendo, ma anche i grandi si cimentavano in questo divertimento.

Coloro che affittano gli abiti di carnevale lo sanno bene. Crisi, tanta crisi, ma non solo economica.
L'insensatezza di questi anni è profonda, e non si può spiegare soltanto economicamente.
E se si cominciasse a fare l'inverso? Se una volta tanto non si partisse da Santa Economia?

Prato, città sequestrata.

Qualche giorno fa la notizia che sono stati sequestrati beni a Tozzi e Calissi, rispettivamente ex direttore e presidente del Centro Naturale di Galceti di Prato, area Sinistra; stamani si legge sui giornali che beni sono stati sequestrati al sindaco Cenni e figlio eccetera per bancarotta fraudolenta della Sasch, area Destra. I rispettivi schieramenti si lanciano pubbliche accuse.
Tutto si commenta da sé.
E' uno dei tanti episodi della fine della politica tradizionale, di cui abbiamo, in Italia ma anche all'estero, esempi significativi.

lunedì 13 febbraio 2012

Violenza sulle donne

Le violenze sessuali, gli stupri ormai non fanno più tanta notizia. Chi li compie, si trincera dietro il commento: 'era un rapporto consenziente', 'l'ho solo baciata'.
Un fatto gravissimo come questo, nei giornali, non trova spazio in prima pagina.
La violenza nei confronti delle donne, non diminuisce, aumenta. Anche il terribile fatto della donna di Udine che ha ucciso il compagno che la picchiava e perseguitava, rientra in questa casistica. La donna si è 'dovuta' liberare del suo persecutore e si è poi costituita. Ha detto: "Mi picchiava sempre, senza motivo". Una relazione di percosse.
Questi non possono più essere considerati fatti di cronaca; questa cronaca, comunque sia, merita una attenzione altissima e le donne oggi, nonostante le ministre e le più o meno alte cariche assunte dalle donne borghesi, in casa e fuori sono in grande pericolo, perché la violenza e i soprusi fanno parte del nostro modo di vivere quotidiano.
E' l'ora di farsi domande profonde, di tutelarsi e, per tutte le donne, di stare in guardia.

AQUILANO SOTTO-CHOC: STUPRO ALL'USCITA DELLA DISCOTECA, FERMATO UN GIOVANE.


PIZZOLI (L’AQUILA) – La sua spensieratezza si è spenta nel parcheggio antistante una discoteca di Pizzoli, in provincia dell’Aquila, a una temperatura che da quelle parti e di questi tempi scende ben al di sotto dello zero, intorno alle 3.30 di notte. Una ragazza di vent’anni èp stata stuprata in «maniera selvaggia». E ora è ricoverata all’ospedale San Salvatore del capoluogo abruzzese, in condizioni gravi anche se non in pericolo di vita.
FERMATO UN GIOVANE - Un giovane è stato fermato per la violenza, ma avrebbe negato le accuse, parlando ai Carabinieri di un rapporto sessuale consenziente. Era stato fermato dal gestore e da un buttafuori del locale di Pizzoli. Nei suoi confronti non sono stati finora adottati provvedimenti. La sua versione, si apprende negli ambienti investigativi, dovrà essere confrontata con quanto dice la vittima e con gli esami tecnico scientifici.
LA RAGAZZA La ragazza, che è di Tivoli ma studia all’università dell’Aquila, è stata trovata questa mattina, nel retro della discoteca “Guernica”, dal proprietario del locale, Luigi Marronaro, il quale dopo la chiusura stava effettuando il solito giro di controllo prima di andar via. L’ha vista per terra, tra la neve, seminuda e in una pozza di sangue, e ha pensato che fosse morta. Ha chiamato il 118 e i carabinieri e subito sono scattati i soccorsi. La ragazza, anche se ferita e in stato di shock oltre che semiassiderata, era ancora viva.
LA FESTA - La giovane era andata in discoteca a trascorrere una serata di divertimento, una normale festa tra amici che, improvvisamente, si è trasformata in una giostra degli orrori. La ragazza ha perso molto sangue ma non pare in pericolo di vita, tuttavia le lesioni nell’area dell’addome sono state giudicate così gravi da richiedere l’intervento dei chirurghi. Chi l’ha stuprata l’ha fatto in maniera molto violenta e, pare, anche picchiandola. Il sindaco di Pizzoli, Angela D'Andrea, ha condannato duramente l’episodio e ha chiesto che le autorità prendano al più presto i responsabili e che questi «paghino per l’atto orrendo che hanno compiuto».
LE INDAGINI - Il giovane fermato dovrebbe essere un militare che sarebbe stato visto con gli indumenti sporchi di sangue non lontano dalla scena dello stupro. L’uomo avrebbe raccontato di essere in servizio all'Aquila aggiungendo che la mattina seguente si sarebbe dovuto recare al lavoro. Il giovane sarebbe stato riconosciuto in compagnia di altri commilitoni, sabato sera, mentre parlava con la studentessa. Nel locale, stando a quanto riferito dal titolare, non vi erano più di cento persone. Intanto si susseguono, anche sui social network, le manifestazioni di sdegno e di condanna nei confronti dell’accaduto. Il Centro Antiviolenza per le donne dell’Aquila ha già annunciato di volersi costituire parte civile nell’eventuale processo a carico dei responsabili. «Siamo piene di questo dolore sordo mescolato a rabbia intensa – si legge in una nota -, perché ancora una volta uno, due, tre, quattro uomini o ragazzi, quale che sia la loro età ed il loro passaporto, hanno disposto del corpo di una donna come di un personale territorio di caccia, segnando con crudeltà la vita di questa ragazza, interrompendo i suoi sogni, leggeri e intatti come possono esserlo a vent'anni».
Nicola Catenaro (Il Corriere della Sera)

venerdì 10 febbraio 2012

CANZONIERE

Domani sera, sabato 11 febbraio, alle ore 21 al Teatro La Baracca mi divertirò a suonare e cantare le mie canzoni.
L'ingresso è a offerta libera.
In genere le canzoni, come anche le poesie che scrivo, incluso le canzoni che spesso ci sono nei miei spettacoli per ragazzi,  non sono mai d'occasione o frutto di necessità di lavoro, nascono sempre spontanee, e quindi mi piace cantarle così, offrirle come un piccolo regalo a chi vuole venire al Teatro La Baracca.

Ho intitolato lo spettacolo Canzoniere erotico un po' eretico nel senso per cui eros è vita, vitalità, forza, via verso la filosofia attraverso l'amore in senso lato e completo. Ma anche divertimento e gioia. Ho aggiunto, ironicamente, 'un po' eretico', perché tutto il mio teatro lo è, e anche qualche canzone. Recentemente mi è capitato fra le mani una motivazione di un premio musicale a cui avevo partecipato, dove gli organizzatori mi lodavano canzoni e musiche, ma consigliavano di non scrivere certi testi, pena l'esclusione...

Non deve destare sorpresa che una donna di teatro componga e scriva canzoni, perché tutta la canzone italiana - e molta della sua musica-  è teatrale...
Ciao.
Maila

Nel 2012 più morti di freddo del 1985?

Durante l'ondata di gelo del 1985, quella di cui mi ricordo bene per essere rimasta bloccata diversi giorni nelle Marche, era gennaio, non ci furono tutti i morti che invece quest'anno il freddo ha causato, in Italia e soprattutto nell'Europa dell'Est.
Ci sono più morti perché siamo più poveri di allora?
Così anche si può dire per i paesi dell'Est, allora ancora sotto l'egida dell'Unione Sovietica comunista, ora sotto l'egida della fame consumista?
Non ho dati esatti sui decessi di allora, però è certo che ce ne furono meno, eppure il freddo era altrettanto micidiale di questo inverno, e forse più.
Può essere questo un indicatore della nostra più diffusa povertà?

giovedì 9 febbraio 2012

Bolletta EstraEnergie o meglio, Extra!

Arriva la bolletta del gas, di EstraEnergie, partecipata del Comune di Prato, che eroga servizio di gas, elettrico eccetera.
Devo pagare una cifra che non mi torna. Il calcolo è stato fatto sul consumo 'stimato'.
Vado a leggere il contatore; invece che smc 228,20..., l'esatta cifra riportata dal contatore è  smc 142,05... eccetera. Il consumo effettivo è quasi la metà.
Ho comunicato la lettura del contatore.
Non intendo affatto pagare una cifra che non devo. Intendo protestare con questo furto 'stimato'.

Grazie, Estra, partecipata del Comune, che tra l'altro recentemente è stata multata dall'Antitrust! (Ah, monopolio, monopolio mio!).

Inoltre: mentre è scritto a caratteri cubitali che posso pagare la bolletta alla Coop, e l'avviso è attaccato al bollettino postale,  non è altrettanto chiaro per chi, come me, voglia fare il pagamento tramite bonifico bancario: l'IBAN che cerco è scritto piccolissimo, non di facile lettura per chi è anziano per esempio, e riportato su un foglio a parte, quello delle 'Comunicazioni'. Proprio in fondo.
Viva l'onestà.
(L'onestà è quella cosa la cui esistenza deve essere ancora provata del tutto).

mercoledì 8 febbraio 2012

...COS'E' LA SINISTRA

Vivendo in Toscana mi trovo, a questo riguardo, privilegiata. E poi io sono stata ideologicamente a Sinistra, ne ho fatto parte, sono stata militante. Convinta.
Da poche regioni del mondo si può tracciare una evoluzione così precisa di cosa è stata l'evoluzione del Comunismo e in generale della Sinistra fino ai giorni nostri nel mondo occidentale.
Naturalmente i toni della Sinistra sono molto più attenuati e sommessi di quelli della Destra, decisamente meno aggressivi. Apparentemente più morbidi.
Il potere che la Sinistra ha tessuto in questi anni, dalla caduta del Fascismo a oggi, è stato così ben fatto, così riuscito, nella trama e nell'ordito, che non sarà facile disfarlo dall'oggi al domani; nemmeno Monti ci riuscirà.
Anche per questo possono parlare sottovoce. Non hanno bisogno di fare la voce grossa.
Qui, in Toscana, grazie all'amministrazione di Sinistra, tutto è monopolizzato. Le liberalizzazioni sono lontane.
Per esempio, il latte.
La Mukki Latte, società partecipata con comuni - quella di Firenze e Pistoia e Livorno - la fa da padrona in gran parte della Toscana e si sta estendendo fortemente. Con difficoltà si trovano, nella zona della piana, altri tipi di latte; magari nei discount, o in rivendite particolari sì, ma difficilmente, che se ne so, il latte del Consorzio Maremma, per esempio, formato da piccoli produttori e di buona qualità. Tanto per citare l'unico altro importante competetitore della Mukki. Non ne ha altri, se non qualcosa nell'alta Valle del Serchio, la Garfagnana. Ma piccole cose.
La creazione di municipalizzate e la determinazione a starci in sella fortemente, ha ovvi motivi economici e di consenso. Attraverso il sistema delle assunzioni nelle municipalizzate, attraverso il sistema operaista, si ottengono sudditi consenzienti o di area. E' un sistema di finta distribuzione della ricchezza, che dovrebbe essere uno dei fondamenti ideologici della Sinistra. La Destra attacca questo sistema: ma solo per impossessarsene, non per smantellarlo o per mire di giustizia sociale ed economica!
Molti meno guadagni politici ed economici si hanno se si punta all'artigianato, che era il vero fiore all'occhiello della Regione, ma che la Regione non ha saputo né voluto mantenere.
Il sistema monopolistico riguarda naturalmente molti aspetti, anche e soprattutto quello culturale, come ho più volte denunciato in questo blog, la creazione  del sistema si è ulteriormente rafforzato dall'insediamento del Presidente Rossi ed è inversamente proporzionale alla lenta ma forse inesorabile erosione del consenso.
Il sistema culturale più forte creato dalla Sinistra è quello dei circoli Arci, ancora mediocremente attivi; dipende comunque da chi gestisce il circolo. L'attività culturale vera e propria è minima nella maggior parte di essi; funzionano da bar, da pizzeria, da punti di ritrovo (e questo è indubbiamente molto importante); e diventano molto utili quando ci sono le campagne elettorali: i circoli diventano 'centri' dove i candidati passano e si stanziano, dove si fanno le riunioni. Dove piccoli caporaletti comunque, giorno dopo giorno, imbeccano i frequentatori, i soci, che di solito ci vanno per giocare a carte o vedere le partite di calcio. Ogni giorno l'ape regina ha modo di instillare il suo miele nell'alveare. Niente di simile ha saputo o potuto creare la Destra, e questa è una debolezza.
Gli oppositori a questo 'regime dolce' hanno vita economica e culturale difficile. 
Vengono emarginati; vengono 'silenziati'.
La tecnica che usa Rossi, per esempio, è comune a molti rappresentanti della Sinistra.
Eloquente è stata per esempio la lettera che scrissi più di un anno fa su Gonfienti, indirizzata allo stesso Presidente, che incredibilmente la redazione fiorentina del quotidiano La Repubblica pubblicò con molto rilievo. Il Presidente non ha mai creduto opportuno rispondere; ha fatto finta che quella lettera non fosse mai stata scritta. Il messaggio è chiaro: tu non esisti. 
Rossi è venuto a visitare il sito archeologico di Prato di lì a poco, e tutto è finito lì. Un nulla di fatto. Un silenzio totale. Lui è convinto che bisogna ampliare Peretola, costruire fabbriche - come ha fatto seppellendo un altro sito archeologico a San Casciano vicino a Firenze, dando il permesso alla Laika di costruire, con il motivo, di forte presa in questi tempi, di dare lavoro agli operai. La crisi economica, la chiusura delle fabbriche si deve scongiurare, perché altrimenti il sistema del consenso a Sinistra fallisce. E' questo il cuore del problema e della presunta ideologia operaista, che si trincera dietro il lavoro che non c'è (e non c'è!), come se il lavoro fosse solo uno solo uno, e non altro: non può venire dalla valorizzazione del patrimonio artistico se non in minima parte, perché non genera voti e soldi, non 'genera' per il Partito.
Recentemente i signori della Sinistra hanno trovato in Facebook il modo di mostrare il loro presunto buonismo. Al mattino raccontano i loro fioretti, quello che faranno e quello che non faranno: scrivono sulla lavagna chi sono i buoni e chi sono i cattivi. Naturalmente loro sono i buoni.
Renzi fa lo stesso, ma Renzi è un animale anomalo della Sinistra. Un furbo che, specularmente ha agito come la Destra nei confronti di alcuni modus dell'altra parte: ha copiato da Berlusconi, ha saputo usare il mezzo comunicativo con grande abilità. Parole grosse, modi grossolani. Simpatia.  Il suo modello di sindaco spaccamonti, Capitan Fracassa, il 'faccio tutto io', ha fatto più presa nella Sinistra che il retorico e raffinato Vendola, sentito come culturalmente lontano: il mondo di belle parole messapiche ancora non ha incantato e alla fine, ancora per un po', sarà il taciturno coriaceo Rossi, che da vera tartaruga com'è finirà per andare più lesta delle altre lepri.
Il sistema regge ancora; e cadrà, insieme a quelli dell'altra sponda. O si trasformerà, com'è più probabile. Intanto a Roma si stanno organizzando con una nuova legge elettorale. Monti darà tempo sufficiente a questi partiti morenti di rifarsi la plastica?
L'erosione è cominciata, lenta inesorabile.

martedì 7 febbraio 2012

Il vescovo ci prova ancora

Così parla il vescovo Simoni di Prato in chiesa, celebrando il "mese per la vita".
“Quando viene praticato un aborto dove viene messo il feto? Non si tratta di semplice materia biologica ma di una persona. È un problema che dobbiamo iniziare a porci come hanno fatto recentemente a Roma, dove è stato aperto un cimitero per i bimbi mai nati”.
Questo è un modo di parlare ben poco cristiano.
E meno male che esiste la legge per l'aborto (legge 194), per cui le nostre nonne e mamme hanno combattuto e che nessun governo democratico ci toglierà, perché significherebbe condannare le donne al massacro delle mammane, dei profittatori e sfruttatori, condannarle a morte.
Allora dovremmo aprire un altro cimitero, quello delle donne morte per aborto clandestino, per cui in passato non è stato aperto nessun cimitero, né a Roma né altrove, tanto poco cristianamente le donne sono state trattate, piuttosto condannate e bruciate vive.
No, vescovo Simoni, così non va. 
E pensare che, nelle passate elezioni, qualcuno della Sinistra pratese lo avrebbe voluto votare! Esattamente come nei tempi del medioevo del Sacro Romano Impero, come nei tempi dei vescovi conti di cui parla Goethe nel suo dramma Goetz von Berligingen!
A proposito di aborto tutelato: esiste una associazione olandese Women on waves molto attiva, in particolare nei confronti di quelle donne che vivono in paesi dove l'aborto è clandestino, che ha un sito molto istruttivo, ne consiglio la consultazione: http://www.womenonwaves.org/


lunedì 6 febbraio 2012

Un anno ancora di intubazione per "Sipario Aperto"

Dato che ancora il nuovo piano della cultura regionale, quello dei prossimi cinque anni, ancora non è approvato, e dato che qualcuno, sicuramente io, ho protestato tanto per la chiusura di Sipario Aperto (insieme a qualche funzionario che ha protestato sottovoce perché non tutti hanno la forza la voglia di esprimersi rischiando trasferimenti o ritorsioni), la maga con la bacchetta magica ha deciso che il circuito dei Piccoli Teatri della Toscana, vivrà ancora un anno, il 2012.  L’anno della fine del mondo.

Stessa durata di vita artificiale, un anno ancora di intubazione, per la Toscana dei Festival, il corrispettivo di Sipario Aperto in campo musicale,  per cui suonava già il Requiem Regionale.

La domanda è: come si vive intubati?

MA COS’E’ LA DESTRA…

Voglio analizzare quali sono i modus politicandi delle due fazioni partitiche, Destra e Sinistra.
La differenza è poco sostanziale, molto d'apparenza; tuttavia ancora possibile distinguere una differenza, sfumature che ancora traducono lontani eco di una passata ideologia.

Inizio con quelli della Destra, che hanno modus apparendi più visibili , vistosi, rumorosi.

Prima di tutto l’aggressività, in ogni sua espressione e sfumatura.
Per esempio, la questione di queste ore, l’emergenza neve a Roma, che il sindaco Alemanno ha trasferito tutta in televisione, è fortemente caratterizzata da modi aggressivi, proprio da parte del Sindaco,  che ha cercato di deridere, se non offendere l’avversario. Ridurlo a una nullità.
Il sarcasmo assoluto è una caratteristica di molti rappresentanti della Destra.
La violenza nelle parole: una vera e propria arma, insieme alla maldicenza.
Spesso si sfiora la parolaccia: non si parla, si abbaia.
Questo si è verificato anche nell’ultimo consiglio comunale a Prato, quando si discuteva la mozione di sfiducia contro il sindaco.
In questa gara ai toni grossi, ultimamente anche la Sinistra partecipa, ma sempre in tono minore. (Il 'Dimettiti, bindolo' scritto sui manifesti da una associazione della Sinistra alla volta del Sindaco Cenni, assume coloriture localistiche, beffe di sapore tardo-medievale, pasquinate, più che una vera e propria offesa).

Quando invece le cose vanno bene, le parole sono trionfanti: per esempio, sempre a Prato, l’assessore che si occupa della protezione civile ha detto che l’emergenza è stata risolta brillantemente.

In realtà è stata decretata la chiusura di tutti gli uffici pubblici, le scuole, i cimiteri; insomma la città 'pubblica' è stata chiusa per ordinanza: in questo modo è stato facile, dopo aver posato qualche ballino di sale ai margini delle strade, comunque possibile gestire la cosiddetta emergenza. Intendo dire: avranno agito bene, ma solo è stato compiuto quello che era necessario dopo il fallimento della gestione neve negli anni passati.

La normalità viene fatta passare come qualcosa di eccezionale, viene in questo caso venduta come capacità organizzativa.

Dunque la Destra è attenta nell' immagine di sé, e quindi non solo è molto televisiva, ma, tutti abbiamo visto bene, si è accaparrata grosse fette di informazione e di divertissement. Spettacolo. Anzi, la Destra, con il corifeo Berlusconi e sulla scia americana, in Italia ha inventato la politica-spettacolo per cui certi imprenditori sono diventati improvvisamente 'politici'. Imprenditori, politici, sponsor di eventi mediatici.
Berlusconi ha fatto scuola nel recente passato; e non è un caso che il nostro sindaco Cenni, ex-capo della fallita Sasch (ma anche capo degli imprenditori pratesi, ma anche presidente della fu Cassa di Risparmio di Prato, dal 2011 mangiata dalla Popolare di Vicenza) abbia sponsorizzato eventi come Miss Italia, e personaggi cabarettistici trasformandoli in mediatici; o a Firenze sia nato un teatro dal nome Sasch-Hall (ora si chiama Obi-Hall, dalla catena Obi. Mamma mia che tristezza, manca una 't' e diventa Obit-hall!) tempio del teatro televisivo.

Capita sempre più frequentemente che gli assessori alla cultura, in particolare proprio in amministrazioni di Destra, siano dirette da chi ha lo zampino nell’informazione. O che la Destra utilizzi l’assessorato alla cultura come propaganda, senza veramente badare al benessere culturale della cittadinanza. Il Fascismo fu il primo nel mondo che ebbe la trovata. O, più recentemente, amministrazioni di Destra utilizzano la pubblicità come propaganda politica e viceversa, facendo molta voluta confusione. Come si può vedere nei mega-manifesti della pubblicità a nostre spese dal titolo "Se vuoi bene alla città, vivi il centro".

Infine, il culto dei numeri, che rientra nel gioco pubblicità/informazione. Misurare ogni successo sulla base dei numeri, delle persone che ‘c’erano’.
Ecco cosa scrive un consigliere eletto della Destra della nostra amata cittadina del tessile riguardo all'evento  dal titolo "mozione di sfiducia a Cenni": "La mozione di sfiducia che Pd e Idv hanno presentato in Consiglio comunale, subendo la scontata sconfitta numerica ai voti, ha sancito anche una sonante sconfitta per il capogruppo del Pd Massimo Carlesi, vista anche la presenza in aula di maggiori supporters del sindaco Cenni".

Un'altra caratteristica degli uomini e delle donne della Destra è quella di auto-osannarsi, senza misura e spesso senza vero merito: a proposito del quale dichiarare di valutarlo, ma poi a fatti non essere conseguenti. Dichiarare – e solo quello - di non essere ipocriti.

Nei prossimi giorni dirò della Sinistra.

giovedì 2 febbraio 2012

POSTO FISSO, DIVAGAZIONI MOBILI

Risentimento dopo le parole di Monti sulla monotonia del posto fisso.
Da tanti anni io non ho più il posto fisso.
Io ne ho avuti ben due, e li ho lasciati per fare teatro. Non certo per monotonia.
Sono stata professoressa a Ostia, a Tivoli. E poi impiegata di alto livello in un ministero.
Quando io lasciai tutto, ancora la crisi non c'era: naturalmente tutti mi presero per pazza.
Tuttavia mai me ne sono pentita, nonostante siano, e siano stati, anni duri.
Nessuna sicurezza più, dall’oggi al domani. Quando il lavoro arriva, arriva. Punto. Si lavora sempre; anzi nemmeno si considera il lavoro, ma la vita.
Nella mente cambia tutto. Un giorno guadagni per due mesi insieme; l’altro giorno no.
Nel lavoro artistico non c'è lavoro fisso quasi per nessuno; tuttavia, ne ho visti tanti che hanno cercato il posto fisso, e l’hanno ottenuto, grazie a papà.
Altri, anche se non ce l’hanno avuto, ce l’hanno avuto perché erano e sono figli, che ne so, di certa gente che 'circuita'.
Altri se lo sono fatto grazie al partito. Perché si sono fatti vedere insieme a qualcuno. Le solite ruffianerie che tutti conoscono.
Oh, quanti ne ho visti sfrecciarmi davanti così! Andare a incoronarsi con l’alloro della direzione artistica di , che ne so, teatri importanti! Diventare, non si sa come, dipendenti di teatro, enti addirittura!
Quanti di questi che hanno denigrato, quanti che hanno fatto finta che altri, e gente capace, non esistessero; quanti ancora che persistono in questo modo sprezzante.
Quanti hanno plagiato, quanti hanno ostacolato prime, eventi, colleghi; cattiverie senza fine…
Una specie di massacro culturale è stato compiuto senza che nessuno dicesse nulla. 
Una macelleria dietro le quinte; e tutto con l'appoggio e il consenso della 'politica'.

Ma ora il mondo vacilla anche per questi, perché gli enti  'fissi', come le stelle immobili, non ci sono più .
E’ lo spettatore che se ne sta andando, piano piano. Crisi economica, ma non solo.
E’ una ribellione lenta, inesorabile. Una crisi profonda che riguarda essenzialmente i contenuti dell’esistenza, e del senso e della funzione dell'arte in senso generale.
Il fisso diventa instabile: il posto, che era fisso, è vuoto.

Il consiglio comunale come uno stadio

Ieri al consiglio comunale di Prato non è passata la sfiducia al sindaco Cenni da parte dell'opposizione di Centro-Sinistra.
Il risultato era scontato. E non è questo che voglio commentare: ho già scritto molte volte cosa penso di questa maggioranza e di questa opposizione.
Invece rilevo preoccupata l'imbarbarimento della procedura diciamo così democratica consiliare:  alcuni consiglieri  parlavano come se giocassero -male malissimo- una partita di calcio, con falli e misere astuzie, e con tanto di cori da stadio di contorno, offensivi, i 'supporters' da una parte e dall'altra, per cui si è fatta la conta dei sostenitori e si è dimostrato all'avversario che la città sta da un parte o sta dall'altra.
Uno spettacolo volgare, aggressivo,  poco democratico.  Violento.
Questi modi, che in realtà il potere sostiene proprio perché non si sente sicuro di sé,  non sono affatto rassicuranti. Qui non c'è spazio per il dissenso, per le vere minoranze, per chi la pensa diversamente. Si passa subito all'offesa, al turpiloquio.
Chi fomenta questo 'politicare', va in senso opposto alla democrazia.

mercoledì 1 febbraio 2012

Maltempo: la città chiude

A causa maltempo - neve vento pioggia - la città italiana è chiusa.
Scuole, biblioteche, servizi, sportelli, cimiteri. In qualche caso ospedali.
Riscaldamenti chiusi rotti. Alberi chiusi rotti.
Tutto chiuso tutto rotto.
L'autorità, per non avere grane, non potendo far fronte all'emergenza, non potendo non potendo, chiude la città. Anzi chiude la Provincia. E, se le va, chiude anche la Regione.
Dopodiché chiuderà anche lo Stato.
Chiuso tutto.
Zitti e mosca.
E via a letto.
I vecchi davanti alla televisione, a rimbambirsi.
I giovani al freddo a fare pallate di neve ad ammalarsi al vento dell'est.
E se muori, resterai disteso alla Misericordia un giorno in più.
E se nasci, non protestare, sai? Guai a te! Cominceresti male.
L'autorità non potendo non potendo, non può.

Un invito per i 20 anni dei Celestini

 Per stasera, 21 dicembre, ore 20,45 alla Baracca.