giovedì 31 maggio 2012

Coro infinito delle donne ammazzate

  Il mio amore m’amava tanto
 Che m’ha ucciso di punto in bianco.
 Oh quest’amore questa passione
 Che finisce col colpo al cuore!
 Cari mariti cotali amanti
 Non vi ritorcono i rimpianti?
 Siamo ammazzate siamo già vinte
 Siamo le donne da voi defunte
 Lui era bello e così carino
 Lo coccolavo come un bambino
 Un giorno però è successo questo
 Che detestavo vederlo al cesso
 Lo detestavo anche cucina
 In più ceffoni fin nell'ingresso
 che mi mollava
 a mo' di clava...
 Non più l’amavo e gliel’ho detto
 Basta, non vengo con te nel letto
 Lui s’è incazzato lui ha urlato
 Con la pistola m’ha perforato
 Con le sue mani grosse e potenti
 M’ha soffocato m’ha tolto i denti.
  
Ora siam morte ora siam vinte
Siamo le donne da voi estinte

Era amore era davvero
Lo coccolavo come un pensiero.

(Canzone di m.e.)

La sveglia alla Sinistra?

Qualcuno, a Prato, ha deciso di dar la sveglia alla Sinistra: Marco Monzali, direttore di una radio locale, Radiogas. Per questo li riunisce tutti al cinema Terminale, nella speranza che si compicci qualcosa di buono. Che non si facciano accordi, per carità!, sottobanco per il prossimo candidato, che  già si preannucia nel corpo e anima del segretario locale CGIL Marigolli... (Sic!)

Io mi auguro questo: o che cambi tutto, persone e mentalità, ma proprio tutto, oppure che ci sia davvero un altro caso Parma, non so se con Grillo o pure con altro non mi interessa, che lo stesso Monzali paventa.

Me lo auguro perché da quando ho deciso di andare per la mia strada e di parlare liberamente, com'è di diritto credo di ognuno in questa cazzo di democrazia, praticamente sono stata 'perseguitata' da quasi tutti i rappresentanti della Sinistra.

Mi hanno fatto ostruzionismo in tutte le salse, negandomi il lavoro su piazza. (Chissà cosa ne penserebbe il signor Marigolli....). Negandomi spazio sui giornali.

Negandomi perfino saluto, come se fossi un'appestata.
Dichiarandomi, con il loro astuto silenzio, 'morta'.

In particolare da dopo la mia posizione su Gonfienti, la mia lettera a Rossi eccetera. Il mio candidarmi autonomamente.

Tanto per fare un esempio recente del comportamento di questi signori e signore: la signora Magnolfi, ex-senatrice Margherita e facente parte del PD, non ha voluto ricevermi, né vedermi a un incontro alla Fondazione Toscana Spettacolo. (E questi ora vorrebbero che io andassi al Metastasio ad ascoltarla? Viene proprio da ridere...).

Non voglio farne una questione particolare, ma anche sì, perché questi non si possono definire atteggiamenti 'democratici' e personalmente sono di tutt'altro avviso che continuare a essere decretata 'morta' da queste signorie che ti fanno vivere e mangiare solo se stai dalla loro parte, se fai finta di pensarla come loro.

Dunque cosa dire al signor Monzali? Buona fortuna. Magari ci riesce? Il  rischio è che anche lui finisca stritolato negli ingranaggi dei buoni proponimenti, delle belle parole, della lotta fratricida che sarà l'ultima, davvero l'ultima sinistra sopravvivenza...

mercoledì 30 maggio 2012

Uno spagnolo a Prato

Carlos, attore spagnolo, è venuto a trovarmi.
Voleva vedere il teatro de madera, il teatro di legno, il teatro dedicato a Garcia Lorca, La Baracca.
A Firenze ha messo la sua bici in treno, è sceso a Prato.

Alla Stazione di Prato nessuna indicazione, nessun ufficio, diciamo così, turistico. Nessuna accoglienza.

Nessuna cartina della città, la città di Prato, che non è solo centro storico.

Prato è città estesa, ancora non è chiaro.

Nessun segnale di una rete ciclabile.

Col suo italiano imparato di fresco Carlos ha chiesto indicazioni, è arrivato a Casale rischiando di finire stritolato sulla Declassata.

martedì 29 maggio 2012

Terremoto: bisogna costruire diversamente

L'ennesimo terremoto in Emilia fa morti e danni soprattutto nelle zone artigianali e industriali, dove capannoni, pur moderni, crollano rovinosamente.
Bisogna costruire diversamente. Questo possono cominciare a fare gli industriali: METTERE IN SICUREZZA LE FABBRICHE.

Gli industriali a Prato adorano ancora il Dio Tessile

Ieri il gotha del potere pratese ha festeggiato i 100 anni dell'Unione Industriale Pratese. Le foto riportate dai giornali fanno piangere: si vedono tutti uniti a parlottare, a sorridere, a festeggiare, non si sa che cosa. Presenti vari presidenti: quello della Regione, Rossi, ripreso davanti a un drink in un insolito atteggiamento sorridente; della Provincia Gestri, pacioccone rispetto a un elegante sindaco Cenni, stile modello uomo-Lebole. Presente la vice-presidente della Provincia Ambra Giorgi, che sa essere donna di cultura e donna di affari, donna per tutte le esigenze...Il Presidente della Confartigianato, eccetera eccetera...
Ma soprattutto presenti Alfano e Bersani, segretari dei rispettivi partiti PdL e PD ormai sull'orlo del baratro, pronti ad  accordarsi in qualche modo per salvare il sistema, che, come ha detto il neo eletto presidente dell'Unione Industriale, Cavicchi il Bello, sta crollando. Quest'ultimo proprio ha caldeggiato lo stare insieme  di tutte le forze politiche per rilanciare l'economia del distretto. Adorare ancora e sempre il Dio Tessile.

Il distretto non sarà rilanciato, la realtà sta andando da un'altra parte e loro stessi saranno schiacciati dal sistema di cui hanno bisogno per vivere. Il Dio Tessile che adorano è un dio inesistente, e lo sanno, però non riescono a farne a meno.

Dalle loro parole si scopre che il loro sogno è quello di continuare a violentare una città come hanno fatto da cent'anni a questa parte, per cui si è totalmente trasformata: occupazione del suolo con fabbriche a non finire e distruzione dell'agricoltura (che ora sta però riprendendo il sopravvento nei campi rimasti), inquinamento di tutti i tipi, ma soprattutto dell'acqua, cattiva qualità della vita, aggressività molto sviluppata degli abitanti, litigiosità, problemi insoluti di convivenza fra persone di bassa alfabetizzazione e di varia provenienza da circa settant'anni per la richiesta di manodopera a basso costo e a nero con conseguente sfruttamento generalizzato dell'essere umano e in particolare della donna. 

Questo vogliono ancora fare gli industriali sulla pelle di una città che è allo stremo, non curata, sciatta, sporca, dove i cittadini devono pulirsi da sé i giardini pubblici (vedi Soccorso, ma anche alcune zone della ciclabile, dove la gente si è rimboccata le maniche).

Nessuno di questi signori, che ragiona ancora con la mente dell'industriale dickensiano, pensa alla qualità della vita, a uno sviluppo diverso nel modo di essere industriale. Per questo sono destinati a fallire,  anche se per un po' ancora continueranno a fare danni.

Con le prossime elezioni, mandiamoli a scuola di futuro.

lunedì 28 maggio 2012

PISTA CICLABILE A PRATO: CONDIZIONI DISPERATE

La pista ciclabile a Prato versa in condizioni disperate: non solo le paratie di legno cascano tutte a pezzi, addirittura non viene fatta la manutenzione ordinaria minima, per cui la pista è invasa in gran parte, soprattutto nelle zone periferiche, di erbacce.
In alcuni punti, a malapena, ci può passare una bicicletta. E' un viottolo di campagna!

La pista ciclabile è ridotta poi in condizione di sfascio nella zona del coderino, dove i camion che ci passano l'hanno resa a poltiglia.

Presto seguirà un reportage fotografico.

Ho fatto la segnalazione a ASM.

Signori del Comune, lo so che siete in crisi profonda, ma il minimo lo dovete mantenere!

Convegno sul teatro inutile per noi, utile solo a loro

Al Metastasio ci sarà prossimamente un convegno sul 'nuovo' teatro toscano.

A questo convegno naturalmente non siamo stati invitati a parlare, perché effettivamente ‘nuovi’ non siamo.
Per la verità non siamo nemmeno vecchi.

Siamo altro e altrove rispetto a tutta questa gente, che sono: la dirigenza del Met e della Fondazione Toscana Spettacolo, con la signora Magnolfi in prima linea e  funzionari del settore spettacolo della Regione Toscana.

Per la verità questa definizione, questo voler porre del 'nuovo' teatro è assurdo da parte di chi 'nuovo' proprio non è: come la signora Magnolfi, per esempio, o anche Massimo Luconi. O Magelli. O Umberto Cecchi.

Per la verità la signora Magnolfi potrebbe essere definita nuova, dato che non ci risulta che si sia mai occupata  di teatro, non so se nemmeno abbia mai praticato, che ne so, a livello amatoriale. Tantomeno la signora Coletta, piemontese, filofassiniana, direttrice artistica della Fondazione Toscana Spettacolo.

Contrariamente a certi 'vecchi' colleghi, non andrò a questo convegno, non solo perché ho da lavorare in teatro, ma perché alla fin fine non mi interessa sapere quello che dice questa gente sul 'nuovo'  teatro toscano, su quello che decideranno che sia o che deve essere.

Le parole e i giudizi di tutta questa pseudo-intelligenzia sono veramente insignificanti rispetto a dove sta andando il teatro, posto che stia andando da qualche parte e che significhi qualcosa per il mondo.

In questo momento il loro teatro ufficiale significa meno che nulla e i soldi che ricevono servono solo a questi signori per continuare a stare dove stanno. Non un euro o poco ci manca serve al teatro in sé e al suo significato culturale in questo tempo.

Invece il convegno è interessante sotto il profilo della politica 'culturale' che intendono imporre a livello locale.

E’ interessante perché definisce chi conta e chi non conta,  o almeno vorrebbe, definisce che sempre gli stessi riceveranno la maggioranza dei soldi,  importantissimo in vista di nuovi tagli,  e nuove future alleanze dato che comunque sia si prospetta un nuovo cambio politico a Prato.

Con tutta probabilità Cenni e la sua gente andrà a casa.
Non è un caso che al convegno non sia presente l’Assessore alla Cultura di Prato, la signora Beltrame.

Forse questa assenza è sintomo di un grave malessere politico della stessa maggioranza.

domenica 27 maggio 2012

PD e PdL si accordano per Prato

Domani arrivano Bersani e Alfano in città a festeggiare gli industriali.
E' probabilmente il passo ufficiale per l'accordo in città sulle prossime elezioni fra PD e PdL.

Badate che fanno:
prima i due big vanno insieme dagli industriali;
poi ciascuno di loro va nei rispettivi luoghi dove sono attesi dai sostenitori e cenano con loro (agli occhi della base l'inganno deve continuare);
poi si ritrovano ancora tutti insieme al Politeama per il concerto della Camerata.

In un certo senso sono contenta, perché questo sancirà, se mai ce ne fosse bisogno perché la loro fine è certa anche nella nostra massonica terra dove si sono scambiati voti per posti di lavoro e aiuti, la loro scomparsa dalla scena.

venerdì 25 maggio 2012

Matilda (e la gemella) vive ad Amsterdam

Matilda, (la mia opera scandalo sulla professoressa di matematica prostituta a 70 anni) , vive ad Amsterdam: anzi sono due Matilde, gemelle, entrambe puttane.
Sono orgogliosa che con  Matilda abbia visto con tanto anticipo oltre il misero orticello del mondo dove vivo, dove ognuno di noi vive, in cui le donne sono soggetti disperati non consapevoli della loro corpo-oggettità consumistica. Incredibile a dirsi, la mia Matilda e loro sono quasi uguali:

Villa Adriana e gli altri disastri

Si paventa la discarica di Roma a ridosso di Villa Adriana, che già diversi anni fa versava in una situazione disastrata. Ora, dai racconti della gente che la visita, sembra abbandonata a sé.
Pompei crolla.
Gonfienti non è mai stata 'scoperta'...
Una lista infinita di disastri e abbandoni. Di responsabilità.

Amministratori incapaci e ignoranti, collusi. Nel migliore dei casi, vigliacchi. Servi di partito, o di potenti o di boss o di finanzieri.
Anche noi siamo tutti responsabili, noi, voi, loro che abbiamo permesso a questa classe 'politica' di comandare e distruggere la nostra vita. La bellezza. L'ambiente. La nostra economia.



giovedì 24 maggio 2012

Scuola di musica Verdi: riduzione del personale e delle attività

La scuola di musica Verdi, credo una delle più antiche della Toscana, con 800 iscritti circa ha comunicato quanto segue:
"Le norme previste dal governo per il contenimento della spesa pubblica, impongono la modifica dell'assetto organizzativo interno della Scuola Comunale di Musica "G.Verdi". Pertanto potremo garantire la continuità didattica per l'a.s. 2012/2013  soltanto fino a dicembre. Eventuali cambiamenti di insegnanti saranno comunque comunicati tempestivamente".
Ciò significa dunque riduzione del personale e dei corsi.
Non mi risulta che la scuola sia in deficit, però...lo impone il contenimento della spesa pubblica!

Credo che l'assessore alla cultura Beltrame e il sindaco Cenni dovrebbero prendere subito provvedimenti per contrastare il declino della scuola. Esprimere almeno un senso di disagio, di fastidio...Macché!
A CHE SERVE LA MUSICA? Solo a farsi belli loro, a dire: o quante belle figlie madama dorè!
E nel frattempo che fanno? Dirigenti e politici subito si inchinano alle misure montesche, senza mostrare un minimo di coraggio, di carattere!
Forse Fio-Renzi avrebbe osato di più, tant'è che, pure in modo un po' deludente, ha salvato la Pergola, destinata a scomparire.


Il più grande crimine, di Paolo Barnard

Invito alla lettura di questo libro, Il più grande crimine, al fine di erudirsi sulla nostra bella economia europea e sull'euro.
Paolo Barnard è un giornalista, che per quanto dice e scrive, naturalmente, non sta nelle televisioni (ha collaborato a Report ma non gli è andata molto bene...) né da nessuna parte. Risulta anche essere critico dei Grillo e Travaglio, considerati come perpetuatori della mitologia vippica.

Guerra d'esperti sul viadotto sulla Declassata, strada di Prato: l'opinione dell'Ing. Palàncola


L’Ingegner Palancola del Comune di Prato, a cui non piace lo studio dello Studio Prisma dell’Ingegner Luigi Ciatti, che smantella la convenienza del viadotto sopraelevato della declassata (dice che invece si può fare il percorso interrato a un basso costo con le palàncole eccetera, studio che rischia di dividere in due il PdL che era sostenitore del viadotto sopraelevato, ma in realtà non si sa come faccia a dividerlo in due se il PdL non esiste praticamente più per decreto berlusconiano), si è sbrigato ad affermare che anche lui aveva pensato alle palàncole per costruire il sottodotto essendo l’Ingegner Palancola esperto di palàncole appunto, però il rischio sono le crepe che si potrebbero verificare nelle case dei cittadini con conseguenti cause per il Comune.

Certo non pensa alle altre cause che potrebbero arrivare al Comune di Prato, che di crepe già ce n’ha abbastanza, crepandosi poi per crepe non crepe.

Manca una politica sui rifiuti

Mentre pensano di costruire impianti anaerobici e altre porcherie rovinando del tutto il paesaggio e l'ambiente, in questa zona della Piana la classe politica non ha pensato a una vera politica sui rifiuti.
Invece di rendere concreta una riduzione della produzione dei rifiuti stessi, la loro immaginazione si ferma agli affari.

Per la politica futura è invece assolutamente prioritario delineare uno scenario con una drastica riduzione dei rifiuti, oltre che al sistema del riciclaggio o alle altre forme di utilizzazione del rifiuto.

In particolare si può agire subito con una riduzione della plastica con fontanelli pubblici veri, non quelli che sono stati messi che non sono utilizzati, perché comunque riempire la bottiglia costa anche lì. Tanto vale per la gente non fare la fatica di andarci e recarsi al supermercato a comprare le buste di acqua in bottiglie di plastica, visto che ci devono andare a fare la spesa.

Il latte: la Mukki, che detiene un monopolio sfacciato in questa Regione sulla sua distribuzione, dovrebbe avere l'obbligo di installare distributori automatici e non riempirci con la sue presunte confezioni ricliclabili 100%.

E infine, non meno importante, una informazione costante sui rifiuti, fra le famiglie, a scuola. Non basta fare lo spot televisivo e poi fregarsene.

Inquinare meno, utilizzando poi meno detersivi e robe del genere, e produrre meno rifiuti dovrebbe essere, per la politica, una priorità quotidiana.

Senza pensare che ancora la raccolta porta a porta è lontana da essere estesa sul territorio.
La politica locale si è completamente disinteressata di questo: Cenni aveva promesso molto, in particolare ai grillini di Barosco che l'appoggiavano, prima della divisione in due del Movimento 5 Stelle pratese, ma anche a me, sull'acqua eccetera...Se la risposta sono i fontanelli a pagamento, ho già detto quello che penso.
A Prato, ASM non fa niente di tutto questo; vediamo solo il presidente agli incontri di Prato Incontra, sul palco, tant'è che pensiamo che il signor Rancati sia molto presenzialista. Ma questo non ci serve.

Inoltre: in Italia della raccolta differenziata se ne occupa la donna, dato che è lei a mettere le mani nelle cose di casa per la stragrande maggioranza dei casi. Le donne, stressate dal lavoro e dai mille impegni di casa, dalla gestione dei figli a quella degli anziani, non hanno voglia di occuparsi anche di questo, e troppo spesso sono esauste. 
Dunque, una politica che miri a una più equa distribuzione del lavoro domestico in casa, potrebbe anche portare, e non è un paradosso, a una minore produzione dei rifiuti. 
Anche per questo le donne hanno il dovere di rivendicare un cambio di rotta nei comportamenti quotidiani da parte delle persone con cui convivono. Dai compagni ai figli o a chicchessia.


mercoledì 23 maggio 2012

Pantanelle: Parco 100% Pratese

Ricevo e volentieri pubblico.

"Il Comitato Ambientale di Casale - Prato, dopo la presentazione delle proprie Osservazioni al Piano Interprovinciale dei Rifiuti - Ato Toscana Centro, organizza
una Conferenza stampa che si terra' SABATO 26 MAGGIO 2012 ore 12.00 presso Trattoria "Lapo" - Piazza Mercatale 141 - PRATO.
Argomento - PANTANELLE: zona di Protezione Speciale o pattumiera della Piana?
Sono invitati i rappresentanti della stampa, comitati, cittadini interessati.  
                                                 Comitato Ambientale di Casale"


Commento mio: le Pantanelle sono già pattumiera, non c'è bisogno di aspettare il Digestore Anaerobico o cosa altro prevede il Piano Interprovinciale. 
L'acqua che butta il depuratore della Gida, che poi va a finire nell'Ombrone e poi nell'Arno eccetera è terribile, colorata e puzzolente, esattamente come circa due anni fa, quando ne scrissi su questo blog (allora fui avvisata che non dovevo parlare di certe cose...); vanno e vengono camion a tutt'andare, senza controllo, e il laghetto con gli uccelli è veramente ridicolo in mezzo allo scempio che la tangenziale Ovest, una volta terminata, andrà a completare.

Non parliamo poi dell'abbandono generale di tutta la zona circostante, le strade dissestate, sconnesse, lo sporco, l'incuria.

Altro che Parco della Piana. Ma ancora ci credete?

Amministratori: non vediamo l'ora di vedervi andare via


Dopo che il Comune di Prato, di Centro Destra (?) ci ha negato una rappresentazione estiva per il 500° del Sacco di Prato; dopo che quest'ultimo ha rifiutato la pubblicità alla nostra iniziativa estiva a zero spese per le casse comunali,  quindi negandoci lavoro e professionalità a causa delle critiche che faccio in questo blog, continuano gli schiaffi.  (Per non contare il diniego costante, anzi il non aver mai preso in considerazione, da parte del Museo del Tessuto, la recita di Pratopezza, dove hanno chiamato tutti, fuorché l'unica maschera pratese che nasce dagli stracci!).  
La Regione Toscana ignora il Laris Pulenas, non solo nel circuito teatrale regionale (Fondazione Toscana Spettacolo!), ma anche nei musei (qui con la longa manus della Soprintendenza oppure per non irritarla), facendo confezionare da un gruppo teatrale amico una visita in forma spettacolare fra i reperti del Museo di Artimino a Carmignano (Prato), punendo ancora una volta chi combatte per i diritti fondamentali della persona e, visto che si tratta di Gonfienti, della tutela del patrimonio e del paesaggio.

E, soprattutto, affinché le notizie storiche e archeologiche siano quelle che vogliono loro.

Si tratta dunque di una forma di persecuzione di vago sapore fascio-stalinista, di antica tradizione in Italia: se non hai la tessera, se non la pensi come noi, se ti azzardi a parlare, QUI CON NOI, non lavori. 


Non ti mettono più in cella, ma ti fanno affievolire fra gli stenti. Ecco come tutelano il lavoro.


Oppure ti fanno lavorare un pochino, ti danno qualche spicciolino, per poi affogarti meglio, con boicottaggi, organizzando manifestazioni speculari per distruggere le tue, sparlando di te senza fine, calunniando il tuo lavoro senza conoscerlo.

Ignorandoti.
Sciocchi voi, cari colleghi e non, che pensate di salvarvi leccando i piedini a destra e a sinistra.
Per fortuna che il mondo è ancora grande, e che le ultime elezioni hanno messo a molti il frizzo al  culo.
Intanto per la nostra Gonfienti NON STANNO FACENDO NULLA DI BUONO, anzi, ho notizie  che la Soprintendenza sta utilizzando danaro pubblico per un servizio fotografico all'area archeologica - superpagato sembra- quando potrebbe avvalersi di associazioni competenti eccetera a minor costo. Immagino che il servizio serva soprattutto alle loro sante e inviolate carriere, non ai cittadini che invece vorrebbero che i soldi fossero utilizzati per fruire degnamente di ciò che è loro.
La Soprintendenza non dice nulla nemmeno dello scempio che si sta facendo dell'acquedotto etrusco-romano in Val Marina con la costruzione della variante di valico.
Vergogna. Non vediamo l'ora di vedervi andare a casa tutti. E sarà presto. Anzi, è subito, perché in Toscana già da oggi se ne va l'Assessore alla Sanità Scaramuccia, che finalmente s'è dimessa, per lo scandalo-voragine dell'Asl di Massa.


(Dal Il Tirreno di oggi) Il Museo si racconta con uno spettacolo sui reperti etruschi.
E’ il progetto della Regione Toscana per Artimino Conferenze di storia sotto le stelle dal 31 maggio al 2 giugno. NON SOLO ARCHEOLOGIA  Ogni giovedì, lezioni sull’Etruria Padana
Le conferenze al museo archeologico di Artimino inizieranno il 13 giugno e racconteranno l'Etruria padana. Gli Etruschi infatti non abitavano solo in Toscana. Sono quattro appuntamenti, tutti di giovedì e tutti alle 21.15, con esperti, archeologi e professori. Ed è probabile che, come negli anni scorsi, ci sia il tutto esaurito. Il tema appassiona molto e non solo i carmignanesi. Ad aprire il ciclo di incontri sarà Giovannangelo Camporeale dell'Università di Firenze. Il 7 giugno Giovanni Uggeri della Sapienza di Roma racconterà gli Etruschi a Spina e sul versante adriatico. Degli Etruschi nella pianura occidentale tratterà, il 14 giugno, Adriano Maggiani dell'Università di Venezia. Le conferenze si chiuderanno il 21 giugno con una serata tutta dedicata a Marzabotto, la città dell'Emilia Romagna all'altro capo della strada che da Gonfienti a Prato risaliva l'Appennino. Ne parlerà Luigi Donati. (w.f.) di Walter Fortini 
CARMIGNANO Il professore, l'addetta all'accoglienza e gli etruschi Tunia e Vipia, principi di Artimino ventisette secoli fa. Se volete vedere un museo in modo inaspettato e osservare gli antichi popoli che abitavano il Montalbano da un'angolatura inconsueta è l'occasione giusta per farlo. Il museo archeologico comunale di Artimino ospiterà infatti uno spettacolo teatrale che è anche una visita, fuori dal comune, alle sue stanze. Un progetto della Regione che coinvolge cinque musei in tutta la Toscana, dal museo d'arte per bambini di Siena al Pecci di Prato, dallo Stibbert al museo Marini di Firenze. C'è tempo ancora. La visita spettacolo sarà il 13 luglio alle 21.30, con repliche il 14.15, 21, 28 e 29 dello stesso mese, alle 21.30 e alle 18.30. Tredici occasioni in tutto: sei euro il costo di ingresso. Ma i posti sono limitati e conviene prenotarsi per tempo per non perdersi la stravagante performance del professore e dell'addetta all'accoglienza, ovvero due degli attori della compagnia "I principi del teatro" ingaggiati per l'occasione, che suggeriranno ai visitatori come guardare i tanti reperti esposti. L'estate al museo archeologico di Artimino è comunque lunga e non si limiterà a questa iniziativa. La prossima settimana riprenderanno le conferenze sugli Etruschi in Italia, che tanto successo hanno avuto negli anni scorsi. Quattro appuntamento, dal 31 maggio al 21 giugno,con una location insolita: sotto le stelle. Gli incontri si svolgeranno infatti nella piazza di fronte al museo, che per l'occasione sarà aperto dalle 21 alle 23.30 con laboratori per bambini. Se piove o fa freddo, la conferenza si sposterà nella pieve di San Leonardo. Un laboratorio per bambini da 9 a 12 anni ci sarà anche sabato 2 giugno alle 16.30 - si parlerà dei profumi che gli Etruschi importavano dall'oriente - mentre domenica 17 giugno sarà organizzata una visita guidata per famiglie alla necropoli di Prato Rosello. Il ritrovo è alle 16.30 al museo.

Fine di Berlusconi, fine dei colonnelli, fine

Se qualcuno avesse dubbia al riguardo, ecco ciò che Berlusconi ha commentato della sua creatura: "Il Pdl è finito. Il Pdl non è più il mio partito". 

Ora come faranno i piccoli colonnelli locali a buttare veleno e a spargere sale?  (Quelli che a suo tempo mi minacciarono velatamente?)

Ora aspettiamo la fine dell'altro versante, che, più coriaceo, più intromesso nel territorio e nelle partecipate, dura di più e probabilmente farà a tempo a trasformarsi malamente in altra cosa (come successe nel 1992), almeno per un po'....

martedì 22 maggio 2012

Beppe Grillo: attenzione alla Storia!

Beppe Grillo gioca simbolicamente con la Storia, dà riferimenti che però vanno precisati: dice che Parma era la sua Stalingrado, e che ora è diretto a Berlino, che sarebbe il Parlamento Italiano.

Ora la Storia, nei manuali, recita così: che furono i Nazisti a voler conquistare Stalingrado, che fu tenacemente difesa dall'Armata Rossa.
La Battaglia di Stalingrado, oggi Volgograd, è il simbolo della disfatta tedesca (1943). Da lì partì la controffensiva sovietica che li condusse fino a Berlino.

Una volta a Berlino, e insieme ai cosiddetti Alleati, i Sovietici divisero la città in due, causando i disastri che il film Das Leben der Anderen ("La vita degli altri") di Florian Henckel Donnersmarck racconta bene.

Se ne consiglia la visione.

Mi salverà il cinese

Uno degli effetti più evidenti della crisi, qui a Prato, è il lento scomparire dei cittadini cinesi.
Immagino che l'assessore Milone attribuirà a sé il merito, ma in realtà, anche se non voglio togliergli del tutto la soddisfazione, il merito è eminentemente della crisi.

Ora, se continua così, fra due anni il numero degli extracomunitari diminuirà ulteriormente fino a stabilizzarsi.

Quale argomento politico vincente dunque sarà possibile per la Destra, e anche per la Sinistra (il mito-tema, spesso solo ipocrita, dell'accoglienza e della diversità) alle prossime elezioni, quando questo sarà, se non scomparso, almeno molto attutito, tanto da non risultare più un problema?

Sì, potranno sempre dire che è merito loro, della giunta di Destra, se il problema cinese è stato affrontato. Ma lo sappiamo tutti che non è così. Che non servirà più agitare lo spauracchio dell'invasione.

La morte della Lega sancisce la fine anche del vessillo tematico delle loro propagande, dei loro comizi. La mancanza di lavoro, la crisi mortifera del sistema economico fa rientrare tutto.

Allora, se non si sbrigano a riempire di cinesi e altri extracomunitari la città di Prato, il problema sarà insolubile e per loro il crollo, che già si preannuncia per tutta la vecchia politica anche in una terra coriacea e tradizionale, bigotta come la Toscana, sarà inevitabile.

Voglio dire che è solo merito di questa invasione che certa gente, povera culturalmente, misera di idee e prospettive, genia affaristica impelagata nel settore e saltimbanchi al servizio, è potuta diventare oggetto dei nostri discorsi politici, dei nostri tristi voti nelle urne.

lunedì 21 maggio 2012

Parmigiana


Ha poco da esultare il PD per aver vinto alcuni ballottaggi, o consolarsi con il fatto che il Movimento 5 Stelle a Parma, dove Pizzarotti è sindaco, abbia preso i voti della Destra.

D’altronde Cenni sindaco di Prato, che si spacciò per 'sindaco civico' (incredibile ma ancora ogni tanto non ha perso il vizio) non prese voti di certa Sinistra, a suo tempo?

Il risultato parmigiano va al di là di quella possibilità, che sicuramente ci sarà stata. 

Il fatto è che la piccola rivoluzione parmigiana si diffonderà.

Certo è che già stasera vedremo presto spuntare i Cenni Cinque Stelle, i Renzi Cinque Stelle eccetera. I sindaci 'civicissimi', dietro i quali ci sono le solite truppe cammellate con liste civettone, che non solo sono pronte a nascere, ma che nacquero già alle precedenti elezioni e sono pronte a mettersi in moto per intorbidare le acque.

Io starò molto in guardia, li conosco tutti, uno ad uno, e sono qui a denunciare i furbetti stellati dei quartierini.

Sipario Aperto

Così, dopo essermi battuta -Giovanna D'Arco fanée - per far sopravvivere Sipario Aperto, la Regione dà a La Baracca più soldi che al Comune di Prato per il secondo anno consecutivo, forse perché il progetto nostro è migliore (ma l'avranno letto?); forse perché noi sudiamo le sette camicie da anni per far vivere il teatro,  e forse migliore anche di quelle altre associazioni, una delle quali di teatro danza, che da quest'anno, l'ultimo, la Provincia ha voluto inserire per non lasciarci troppo da soli o non so.
Forse  il Comune è stato punito perché di Destra e la Regione di Sinistra? Mah. Ci sono anche casi di amministrazioni destre che ricevono parecchio, per cui...

Essere in più associazioni - messe all'ultimo momento senza un confronto né conoscenza reciproca - non ci ha premiato, anzi, al contrario e quindi la strategia della Provincia di Prato è stata fallimentare, dato che il risultato di quest'anno è stato il peggiore di tutti i precedenti: in questo circuito culturale di Sipario Aperto Prato  è risultato l'ultimo fra le province per l'ammontare dei soldi ricevuti, perché il progetto è risultato scadente.

Ci sono motivazioni profonde.

Prato soffre -o gioisce secondo i punti di vista - di uno Stabile forte, che non teme, o se teme non vuole, confronti. Il Metastasio. Il Metastasio schiaccia ogni possibile alternativa.
Tant'è che nemmeno la forte Fondazione Toscana Spettacolo si mette a combattere; casomai collabora.

A Prato, sia a livello provinciale che comunale, non si è mai voluto disturbare il manovratore e far nascere alternative culturali, teatrali, eccetera serie e vere; al massimo, sono state sostenute le associazioni, ma poco, ed eminentemente per il consenso.

A Prato non è stato possibile creare una rete seria, dove tutti avessero stessa dignità, perché qualcuno vuole sempre comandare. Comandare per distruggere la libertà artistica e politica.

Per altri versi la Regione ha premiato certe compagnie, da sempre tenute in grande considerazione.

Insomma, il sipario è uno e trino come sempre e non si discute.

Ringrazio comunque coloro che hanno voluto premiare il lavoro ventennale del Teatro La Baracca, l'impegno per far vivere un circuito che era stato decretato già chiuso eccetera e che io personalmente ho fatto rivivere ancora per un anno facendo il diavolo a quattro per circa due mesi, con l'ammontare di 4700 euro circa, che basteranno per le briciole organizzative e qualche cachet per il mal di testa.

Ringrazio anche tutti i colleghi, assessori e amministratori e tutti coloro per cui, a loro insaputa, ho combattuto.

(Forza, direttori artistici, dite anche voi quanti soldi pubblici prendete!)



La Nato e gli scudi spaziali

Leggo, e non su tutti i giornali, che trovandosi a Chigago la NATO ha organizzato un nuovo ciclo di scudi spaziali per noi.
E il signor Monti Mario, nella foto ufficiale posizionato dietro Obama ridens, firma gli accordi per noi, per tutelarci, dicono, perché, cosa fa uno 'scudo' se non difenderci?

Signor Monti Mario, torni a casa. Ne va della sua figura pubblica di Presidente del Consiglio.

Gli italiani non vogliono le protezioni NATO, non sanno nemmeno cosa sono. Firmate accordi, ma noi non vi abbiamo autorizzato a farlo. In realtà nessuno di voi capoccia, costà, lo è.

Qui piove, fa freddo, nonostante il maggio inoltrato, una triste sequenza di uno-due ci ha investiti, bomba dicono di un pazzo ma io dubito molto seguita da terremoto, per cui un po' di italiani dormono sotto la pioggia, e tutto, com'era prevedibile, alla vigilia delle elezioni.

sabato 19 maggio 2012

Perché l'attentato a Brindisi fa annullare tutte le manifestazioni culturali?

Perché l'attentato a Brindisi fa annullare tutte le manifestazioni culturali?

Perché il potere vede la cultura come intrattenimento, come svago, disimpegno.

Ma la cultura non è questo. E' il contrario.

La cultura è impegno, è esserci per il mondo.

Invece la violenza vuole che noi non ci siamo. Che non parliamo, che non suoniamo, che non dibattiamo.

Le istituzioni dovevano agire in modo opposto: con il lutto le manifestazioni culturali dovevano essere rafforzate. Non annullate.

E tutti giù ad annullare le manifestazioni. Questo conformismo è vergognoso e soprattutto, pericoloso. E' proprio la cultura la migliore risposta alla mafia. Alla criminalità. Alle intimidazioni.

Perché, invece delle manifestazioni culturali, non fermano le partite di calcio di domani?

Metterci a tacere, ecco quello che vogliono!


Il disgusto del successo

Uno degli aspetti più fastidiosi di certa partitica è quello di dichiarare il proprio 'successo'.
La scelta del registro linguistico spettacolare è ormai un uso alla partitica, in particolare dall'avvento del berlusconismo in poi. Ciò non ha impedito ad altri partiti o gruppi di utilizzare e spacciare ai quattro venti gli stessi stilemi.

La giunta pratese è in questo senso paradigmatica e i suoi comunicati stampa vanno studiati attentamente.
Gli eventi sono commentati modo enfatico, con una aggettivazione che vuole dare senso di positività.

Il primo incontro di Pratoincontra (scusate il triste gioco di parole), questo ciclo organizzato dalla giunta in senso evidentemente autopromozionale, è stato definito appunto, un 'successo'. Ma la parola in sé, 'successo', non basta più, tant'è che il redattore - quasi sicuramente un uomo da come scrive 'al maschile'  la condisce con "Grande successo per la prima serata....".

Naturalmente chi partecipava, era persona di 'successo'. In particolare manager e imprenditori di 'successo'. Che ci stanno preparando il futuro verde. ( Eh, che futuro verde! Per esempio il digestore anaerobico alla Pantanelle, tanto per restare nel locale...In realtà nemmeno il comunicato è riuscito a nascondere che si trattava solo di biechi affari, affari.).

Nessun commento dubbio, nessun momento incrinato: non si fa menzione, per esempio, alla contestazione che il Sindaco Cenni ha ricevuto prima di entrare al Teatro Metastasio da parte di un gruppo di giovani che  ha auspicato le sue  dimissioni.
E nemmeno a Pratoincontra è stato invitato chi la pensa diversamente da come si vuole che si debba pensare. Nessun pensiero 'diverso' è accolto. La dialettica non è nemmeno più immaginabile, e questo traspare nel linguaggio.

Un linguaggio assolutistico, asfissiante, una mezza via fra il neopositivismo americano e i modismi dei soviet.

Insomma, si vuole dipingere tutto a colori pastello, mentre invece è il momento del chiaroscuro.

Ora, dato che gli artisti sono stati privati del proprio linguaggio dalla partitica che lo utilizza in modo strumentale e disgustoso, un commentare da Autunno del Patriarca,  non è più possibile fare spettacoli di 'successo'.


giovedì 17 maggio 2012

Morire sulla bici

A Prato oggi c'è stato un ciclista è morto investito da un camion.
E' stato investito a una delle tante rotonde dove non c'è spazio per le bici.

Una amministrazione che pensa a Pratoincontra, ai grandi ospiti, al Pratese 100%, e non pensa minimamente alla sicurezza dei cittadini se non in termini delinquenziali.

Anche sulle rotatorie ci dovrebbero essere spazi per le bici, come in tutte le parti del mondo.

Ora diranno che è colpa del  ciclista che non doveva immettersi su quella rotatoria.

mercoledì 16 maggio 2012

Prato addomesticata

L'episodio di Torre Galfa a Milano, con relativa occupazione da parte del collettivo Macao, fa vedere quanto la città di Prato sia lontana da esperienze del genere, quanto sia addormentata. E non solo.
I giovani si accontentano dei miseri spazi di Officina Giovani, con una programmazione addomesticata, para-giovanilistica, non cercano altri spazi: anzi, alcuni di loro a giovanissime età, si trovano già all'interno del sistema organizzativo.
Prato è una città culturalmente addormentata, addomesticata, che si accontenta della programmazione culturale gonfiata e conformistica da urlo degli assessorati,  dei teatroni, dei circoloni (quando va bene!), delle biblioteche multimediali in mezzo al mercato, e non cerca altro, o poco altro.
Si dimentica poi delle battaglie che ha fatto, come quella per Gonfienti, ridotta a qualche intervento edulcolorato se va bene, tradotta in passeggiate esplicative del bel niente sulla Calvana.
Una città tramortita, insipida, che nessun evento, -nemmeno quelli ennesimi spettacolari, conditi con le frasi "nella splendida cornice" che ci aspettano in Piazza Duomo per l'estate la cui emozione si acquista al box-office o al Castello dell'Imperatore ridotto, nonostante i convegni massonici su Federico II, a Arena Estiva da diporto canoro amatoriale -,  riesce a risvegliare.

Forse c'è più vita in periferia, nonostante gli squallidi impossibili stanzoni dei cinesi schiavizzati con tanto di topi in prima pagina. C'è più vita lontano dal centro che questa giunta declinante ha cercato inutilmente di ravvivare con i mercatini in tutte le salse ma tutti tutti irrimediabilmente uguali.
E c'è più vita  anche lontano dai megacentri Coop aperti la seconda domenica del mese che questo potere comunale vuole replicare costruendo il grattacielo Esselunga (forse servirà un giorno anch'esso, come torre Galfa, per essere occupato?).

La passata domenica, passeggiando in  centro dopo aver visto un film bellissimo come Hunger - che i pratesi non hanno visto perché non amano vedere i film come quello tipo sulla Diaz, non vogliono essere risvegliati - la città era completamente assente, insignificante e il Castello, che era aperto e solitario, sembrava in attesa di tempi migliori, di altri.

E' vero, le altre città non stanno meglio; poche sembrano risvegliarsi come Parma, per esempio, che ci prova dopo un lungo incubo.

Tuttavia questa Prato sembra paradigmatica del presente che, attonito, insignificante, misero, provinciale e piccolo, beghino e succube, addomesticato, aspetta febbrilmente un'alba nuova. Con altra gente.

martedì 15 maggio 2012

Spettacoli al Pereto della Baracca


Ecco il programma completo degli spettacoli estivi al Pereto della Baracca. Tutti gli spettacoli sono autofinanziati o sostenuti con alcune briciole di Sipario Aperto per quanto riguarda le spese istituzionali come Enpals e Siae. 
Non abbiamo ricevuto contributi né dalla Provincia né dal Comune di Prato. All’assessorato alla Cultura abbiamo chiesto soltanto la possibilità di essere inseriti nella brochure estiva cartacea. La risposta è stata negativa;  una positiva ci avrebbe alleviati dalle spese per la pubblicità.
Crediamo ingiusto il comportamento dell’Assessorato alla Cultura, che invece l’anno passato aveva inserito la nostra rassegna nel programma cartaceo; ché anche se non è comunale, d’estate il Teatro La Baracca offre i suoi spettacoli gratuitamente ai cittadini, a cui chiede soltanto una eventuale non obbligatoria offerta libera.
Questo significa non aiutare il lavoro degli artisti pratesi, oppure aiutare solo quelli che sono a favore o in linea con certi orientamenti programmatici.  Oppure quelli che non criticano mai. Un assessore dovrebbe essere assessore di tutti; la signora Beltrame infatti lavora e programma con i nostri soldi, quelli di tutti.

A eccezione del primo, tutti gli spettacoli sono con ingresso a offerta libera, com'è d'uso al Pereto.
Oltre al  lavoro degli allievi della scuola di recitazione, segnalo il debutto del monologo-commedia Centurione;   la ripresa di Antologia del Bisenzio e, in particolare, del dramma Prato nel Sacco, che fu presentato per la prima volta al Teatro La Baracca nel novembre del 2010. Il dramma fu ignorato dalle cosiddette autorità, forse perché loro malgrado anticipava tutti e perché mostrava una sua particolare interpretazione del fatto storico. Lo presentiamo al Pereto perché non è stato accolto nella programmazione estiva del Comune.
Maila Ermini , Teatro La Baracca

ATTENZIONE LE DATE POTREBBERO SUBIRE MODIFICHE!


Sabato 2 giugno, domenica 3 giugno, ore 21,30
LA LEZIONE
Di Eugène Ionesco
Con gli allievi della scuola di recitazione
Silvia Taruffi, Giulia Ermini, Simona Pianini
Luogo: in teatro

 Mercoledì 27 giugno, ore 21,30
IL MALEFICIO DELLA FARFALLA
Di Federico García Lorca
Con le piccole allieve della scuola di recitazione
Luogo: nel Pereto

 Domenica 1 luglio, ore 21,30
ANTOLOGIA DEL BISENZIO
Come una Spoon- River - Letture dannate da una città a picco
Scritto e interpretato da Maila Ermini
Con Gianfelice D’Accolti
Luogo: nel Pereto

 Domenica 8 luglio, ore 21,30
CENTURIONE                     
Marco Tullio, figurante romano del XXI secolo sfrattato dal Colosseo, va in giro per il mondo a dire le sue ragioni (e anche quelle dei monumenti).
Di Maila Ermini, con Gianfelice D’Accolti
Luogo: nel Pereto

 Domenica 15 luglio, ore 21,30
LA GALLINA CANTA
Recital di Maila Ermini
Luogo: nel Pereto

 Domenica 2 settembre, ore 21,30
PRATO NEL SACCO
In occasione dei 500 anni dal Sacco di Prato si rappresenta un’altra verità di quell’eccidio.
Scritto e interpretato da Maila Ermini
Con Gianfelice D’Accolti
Luogo: nel Pereto

 Gli spettacoli sono con ingresso a offerta libera, ad eccezione dello spettacolo del 2 e 3 giugno, con ingresso a 5 euro.

Teatro la Baracca (e Pereto), via Virginia Frosini 8
Telefono 0574-812363  labaracca@tin.it  www.teatrolabaracca.com                                           
In caso di pioggia gli spettacoli avranno luogo in teatro.


domenica 13 maggio 2012

Boicottare Pratoincontra

E' vergognoso che il Comune di Prato, in questa crisi funesta, decida di rinnovellare il ciclo salottiero di Pratoincontra, (utilizzando il Teatro Metastasio, orrore!), dove praticamente non si fa altro che propaganda alla giunta e ai suoi sostenitori.
E' vergognoso che si utilizzino i nostri soldi così sfacciatamente per il consenso.
E poi, con un tristissimo miserrimo titolo: "Pratese 100%".

Pratesi, 100% o no, boicottate l'iniziativa.

sabato 12 maggio 2012

La Chanson del Milon 3, ovvero 'Mi son preso l'abbaglion'

L'assessore Milone alla  sicurezza, dopo aver confuso un gruppo di evangelici, che hanno chiesto di celebrare il loro "Cristo è la risposta" in località Galcetello a Prato, per un gruppo di nomadi all'assalto della civiltà "Pratese 100%", ha cantato:

O Madon
ho sbagliato il nomadon
mi son preso un abbaglion

o Madon
o Madon

non è più un assalton

del rom rom
dei sint sint
del ciuf ciuf zingaron

o Madon o Madon
ho sbagliato l'assalton

ho pensato diavolicche
era solo evangelicche

o madon o madon

mi son preso l'abbaglion
mi hanno fatto il cazziaton.

O Madon
un inciampo inciampon
del pratese prateson
del pratese centopercentòn


venerdì 11 maggio 2012

Assessore Anna Beltrame: alla propaganda

Anche quest'anno faremo una breve rassegna di spettacoli al Pereto del Teatro La Baracca.
Dato l'alto gradimento degli anni passati, ci sentiamo invogliati a ripetere: saranno quattro spettacoli, di cui presto darò notizia.

Gli spettacoli sono fatti completamente a spese del Teatro La Baracca.

Ho chiesto all'Assessorato alla Cultura lo spazio nella brochure degli eventi estivi, ma mi è stato risposto di no. Che l'Assessorato quest'anno promuove solo quelli che organizza l'Assessorato alla Cultura.

Tutto questo è inaccettabile. L'Assessorato alla Cultura del Comune è assessore di tutti, non solo della sua giunta o di una parte della cittadinanza.

Ha il dovere di promuovere tutte le attività del territorio, quanto meno di farle conoscere, anche quelle che non escono dal suo cappello magico.

Lei dunque, in quanto rappresenta il Comune, utilizza i soldi di tutti noi, ha il dovere di rappresentare anche il Teatro la Baracca, che pure non le piace e dove non è mai stata.

Dice poi che la brochure degli eventi estivi si compone di  tante pagine, di così tante attività, che non ci sarà spazio più nel 'librone' che illustra i prodotti culturali della mensa estiva.

Credo sia opportuno aggiungere una pagina, perché è nostro diritto avere lo spazio, tanto più che per le nostre attività non facciamo spendere un euro al 'suo' Comune.

Ho il sospetto che tutta questa farcitura di eventi, per cui non ci sarebbe spazio informativo per noi, si annunci come un tappeto elettorale per il sindaco, un po' come Pratopartecipa, inutile salotto per la cittadinanza, che è fatto ad uso e consumo dell'immagine del 'primo cittadino'. Tutto con i nostri soldi.

L'assessore alla cultura non sembra far cultura per noi, ma piuttosto PROPAGANDA per il sindaco, da cui è stata nominata assessore.


giovedì 10 maggio 2012

Nel gulag del silenzio

Pubblico questa protesta, una nuova ma vecchia ("è sempre lei"), che riguarda l'esclusione del Laris Pulenas per la terza volta consecutiva alla rassegna "Archeologia Narrante" della Fondazione Toscana Spettacolo.
L'ho mandata ai politici, che non rispondono, preoccupati come sono a tenersi la sedia.
Spero che la ex-senatrice Magnolfi della Margherita che fu e la filo-fassiniana piemontese che fa la direttrice artistica della Fondazione predetta, tale Patrizia Coletta (credo si chiami così), cambino mestiere. O forse dovrei dire, poltrona.

Si profila una persecuzione ideologica, dato che non faccio il Laris per via di Gonfienti etrusca. Come ai tempi di Stalin. Ora, siccome non c'è più la pena di morte, e non ti possono più annientare fisicamente, la morte te la danno in altro modo.
Annientano ciò che sei, ciò che fai. Ti escludono da tutto. Non ti considerano. Se va bene, ti mettono al livello degli altri, come hanno fatto ultimamente al teatro Magnolfi.
Ti mandano nel gulag del silenzio, della finta indifferenza. Dove è come se tu non fossi, non facessi, non parlassi.

Alla fine della fiera, mi rendo conto di essere stata io ad aver pagato più di tutti per questa battaglia. D'altronde, l'etrusco perde sempre.
E poi le battaglie si possono fare quando si ha un fisso che ti arriva in banca. E poi anche in quel caso, non sempre.
C'è sempre il cretino di turno. La cretina, è ancora femmina, sono io.

E naturalmente ho perso per non essere salita sul palco del futuro vincitore a suo tempo, nella ultima campagna elettorale amministrativa. Quelli che lo fecero, forse tappandosi il naso, ebbero qualcosa.
Per aver rivendicato il diritto di avere una testa pensante, e, scusate se è poco, un cuore pulsante, mi trovo ancora, pur in un clima diverso e in tempi diversi, in un 'arcipelago gulag'.


"Anche quest’anno la Fondazione Toscana Spettacolo organizza una rassegna dal titolo Archeologia Narrante.

Dopo averlo più volte proposto, ancora una volta il nostro Laris Pulenas è stato escluso.
Il dramma, che vanta di ottime recensioni, è la prima opera drammatica che tratta del tema degli etruschi, in particolare storicamente della romanizzazione dell’Etruria, con accenti attuali quali il riferimento alla corruzione del potere.
Credo che questo modo di fare le programmazioni nella nostra regione e per giunta con i nostri soldi, non sia più tollerabile.
Insomma, esclusi per la terza volta consecutiva, credo. Anzi, ignorati del tutto.
Naturalmente ciò è dovuto al mio impegno nei confronti della città etrusca di Gonfienti. O forse ad altro che non so immaginare.
Ci si comporta ancora in modo vetero-sovietico, evidentemente, nonostante il rapido evolversi della situazione politica.
E’ questo il modo di valorizzare le risorse locali ed il lavoro? E’ del tutto inutile fare i convegni sulla crisi del lavoro o sulla cultura, perché sono altre le risposte che i toscani si aspettano.
Non c’è da stupirsi dunque se la vecchia politica non funziona più e mostra drammatiche sconfitte al momento del voto.

Maila Ermini, Teatro La Baracca di Prato

Un altro da aggiungere

Alla lista dei suici-dati o tentati suicidi, si aggiunge oggi anche questo, che è accaduto qui vicino. 
E' tempo che questi governanti, a partire da Monti in giù, se ne vadano a casa.
E' tempo di elezioni.


"Perde la pensione del padre, si uccideUn uomo di 55 anni si è impiccato in un bosco.
PRATO - Disoccupato, viveva solo della pensione del padre e quando l'anziano genitore è morto, lui si è suicidato. È accaduto a Vaiano, in provincia di Prato, dove un uomo di 55 anni, è stato trovato impiccato in un bosco. Sono intervenuti i carabinieri.
Il cadavere è stato trovato alle prime ore della mattina all'interno di un'area boschiva. Con ogni probabilità, l'uomo si era tolto la vita nelle ore precedenti. Secondo quanto si è appreso, il disoccupato soffriva di crisi depressiva per i problemi di natura economica. Dopo l'intervento dei carabinieri che hanno informato l'autorità giudiziaria, su disposizione di quest'ultima, la salma è stata riconsegnata ai familiari. "(10 maggio, Corriere Fiorentino).

mercoledì 9 maggio 2012

Ultime dal viadotto

Dal Comitato pratese per il Soccorso ricevo le ultime notizie in merito alla riunione sul viadotto, e pubblico:
Ieri (al Palazzo delle Professioni di Prato, n.d.r.) la presentazione dello Studio di Impatto Ambientale e della soluzione viadotto è stata categoricamente bocciata dagli architetti e accolta tiepidamente dagli ingegneri.
Bernocchi (assessore grandi opere, sic!) però ha avuto modo di replicare al presidente dell'Ordine degli Architetti dicendo "Rassegnatevi, questa è l'opera che faremo" ed invitando gli stessi a contrubuire "all'abbellimento dell'opera e dei dintorni quando questa sarà ultimata". 

Solo la morte ci finanzia, ovvero i suici-dati

Così i suicidi  per debiti non finiscono più, ogni giorno. Come il massacro quotidiano delle donne. Non finisce più.

Qualcuno comincia a morire anche a causa del fallimento della politica antica, vedi Cevenini a Bologna, che ieri s’è buttato nel vuoto di un palazzo del potere bolognese.

L’abusivismo fiscale è un baratro immenso, ma a volte non se ne può fare a meno.
Troppo asfissiante tutto il sistema, essere regolare significa chiudere.

Per quanto mi riguarda, non so quanto potrò andare avanti.
Ieri ho saputo che devo pagare altre tasse, ogni anno.

Come per tantissimi, è rimasta solo la morte a finanziarmi.

Questo significa che dovrò lavorare di più per pagare le tasse, sempre più tasse. In realtà io lavoro in continuazione, ma la gran parte del mio lavoro non è pagato. Sono il topolino sul triciclo rotante. Giro giro, ma finirò per essere sezionata.

Quest’estate lavoreremo grazie solo al nostro piccolo spazio, o poco più. Grazie politica, grazie politici che pensate solo a fare la vostra strada e a far lavorare chi vi appoggia o i mister telecaz…,i figli di papà o i raccomandati.

Di oggi è la notizia che a Prato faranno un’altra serie di Pratoincontra. Ma con quali soldi, se il bilancio ancora non è stato approvato? Con quali soldi, se dicono che non ci sono? In realtà si tratta di propaganda con i nostri soldi, signori. Soldi che potrebbero essere messi in moto per iniziare a dare benessere alla città. Subito!

Anche per questo, e strozzati come siamo da tutto, e in particolare da un sistema fiscale impossibile e del tutto ingiusto, molti moltissimi e sempre di più non vedono l’ora che tutti i politici se ne vadano, tutti dal grande al piccolo, nella speranza che cambi qualcosa.

Altri non ce la fanno e senza speranza di cambiamento, distrutti, si buttano nel vuoto.

Nel frattempo l’abusivismo fiscale continua, anzi aumenta, perché per molti o per tutti non è possibile altrimenti.
Il sistema è talmente oppressivo, ci toglie tutti i soldi, che è inevitabile essere abusivi.

Anche se sono viva, anche se non mi butterò nel vuoto, capisco di essere già morta. Faccio parte di quella schiera di morti viventi, perché ormai è solo la morte a finanziarci.

I politici tutti sono responsabili delle nostre morti, perché sono incapaci di o non vogliono cambiare il sistema, quando basterebbe così poco a dare un po’ di respiro, farci tornare a vivere.


Signor Monti, oggi che festeggiate la vostra misera festa fiorentina d'Europa, con quel buffoncello di sindaco rottamatore, il FioRenzi che vi saltella ai piedi con la striscia tricolore pasticciando in lingua inglese, ecco gli ultimi suici-dati. Credo essendo lei un economista di fame internazionale, saprà ben calcolarne le medie percentuali:

09/05/2012: Torre del Greco, armatore, muore d'infarto in seguito a un controllo della finanza.
08/05/2012: Torino, si butta nel Po dopo cartella Equitalia. 
07/05/2012: Bologna, si impicca nel suo negozio per debiti con Equitalia.
07/05/2012: Vicenza, proprietario agenzia immobiliare si impicca in un parco.
07/05/2012: Bergamo, troppi debiti, tenta il suicidio, la figlia lo salva.
07/05/2012: Pontedera, tenta il suicidio sotto il treno, anziana miracolosamente illesa.
06/05/2012: Trani, tenta suicido buttandosi dalla finestra
06/05/2012: Venezia, artigiano s’impicca per difficoltà economiche.
06/05/2012: Arezzo, non può pagare mutuo e si getta nel vuoto.
06/05/2012: Pozzuoli, 72enne si spara dopo aver ricevuto cartella tasse.
05/05/2012: Enna, precario 47enne si impicca nella sua casa.
03/05/2012: Modena, da anni senza lavoro, disoccupato 52enne si uccide.
03/05/2012: Treviso, imprenditore in crisi si impicca.
02/05/2012: Catania, 35enne perde il lavoro e si getta dal terrazzo.
01/05/2012: Caserta, muratore disoccupato si impicca nella propria abitazione.
30/04/2012: Nuoro, costretto a licenziare i due figli, si è sparato.
30/04/2012: Napoli, riceve la lettera di licenziamento, portiere 55enne si impicca.
29/04/2012: Lecce, giovane imprenditore, si spara un colpo in testa
24/04/2012: Napoli, cartelle Equitalia, imprenditore napoletano si suicida al Vomero.
23/04/2012: Venezia, licenziato tenta di gettarsi nel vuoto.
21/04/2012: Crispiano (Taranto) disoccupato tenta il suicidio.
20/04/2012: Belluno, imprenditore edile si impicca non potendo riscuote i crediti.
15/04/2012: Lucca, donna tenta il suicidio per aver perso il lavoro.
09/04/2012: Noventa di Piave, un falegname si impicca nel suo laboratorio.
27/02/2012: Verona, imprenditore tenta di darsi fuoco. La banca gli ha negato un prestito di 4 mila euro.
26/02/2012: imprenditore fiorentino di 64 anni si impicca in un capannone per fallimento della sua ditta.
21/02/1021: imprenditore trentino tenta il suicidio buttandosi sotto il treno per debiti.
15/02/2012: Paternò, Catania, imprenditore di 57 anni si suicida impiccandosi.
12/12/2011: Vigonza, imprenditore si spara.
10/02/2011: Napoli, commerciante si impicca.
13/09/2010: Firenze, imprenditore di 57 anni si impicca dopo aver dato fuoco al locale
02/03/2010: Camposampiero, imprenditore si suicida

Un invito per i 20 anni dei Celestini

 Per stasera, 21 dicembre, ore 20,45 alla Baracca.