mercoledì 23 maggio 2012

Amministratori: non vediamo l'ora di vedervi andare via


Dopo che il Comune di Prato, di Centro Destra (?) ci ha negato una rappresentazione estiva per il 500° del Sacco di Prato; dopo che quest'ultimo ha rifiutato la pubblicità alla nostra iniziativa estiva a zero spese per le casse comunali,  quindi negandoci lavoro e professionalità a causa delle critiche che faccio in questo blog, continuano gli schiaffi.  (Per non contare il diniego costante, anzi il non aver mai preso in considerazione, da parte del Museo del Tessuto, la recita di Pratopezza, dove hanno chiamato tutti, fuorché l'unica maschera pratese che nasce dagli stracci!).  
La Regione Toscana ignora il Laris Pulenas, non solo nel circuito teatrale regionale (Fondazione Toscana Spettacolo!), ma anche nei musei (qui con la longa manus della Soprintendenza oppure per non irritarla), facendo confezionare da un gruppo teatrale amico una visita in forma spettacolare fra i reperti del Museo di Artimino a Carmignano (Prato), punendo ancora una volta chi combatte per i diritti fondamentali della persona e, visto che si tratta di Gonfienti, della tutela del patrimonio e del paesaggio.

E, soprattutto, affinché le notizie storiche e archeologiche siano quelle che vogliono loro.

Si tratta dunque di una forma di persecuzione di vago sapore fascio-stalinista, di antica tradizione in Italia: se non hai la tessera, se non la pensi come noi, se ti azzardi a parlare, QUI CON NOI, non lavori. 


Non ti mettono più in cella, ma ti fanno affievolire fra gli stenti. Ecco come tutelano il lavoro.


Oppure ti fanno lavorare un pochino, ti danno qualche spicciolino, per poi affogarti meglio, con boicottaggi, organizzando manifestazioni speculari per distruggere le tue, sparlando di te senza fine, calunniando il tuo lavoro senza conoscerlo.

Ignorandoti.
Sciocchi voi, cari colleghi e non, che pensate di salvarvi leccando i piedini a destra e a sinistra.
Per fortuna che il mondo è ancora grande, e che le ultime elezioni hanno messo a molti il frizzo al  culo.
Intanto per la nostra Gonfienti NON STANNO FACENDO NULLA DI BUONO, anzi, ho notizie  che la Soprintendenza sta utilizzando danaro pubblico per un servizio fotografico all'area archeologica - superpagato sembra- quando potrebbe avvalersi di associazioni competenti eccetera a minor costo. Immagino che il servizio serva soprattutto alle loro sante e inviolate carriere, non ai cittadini che invece vorrebbero che i soldi fossero utilizzati per fruire degnamente di ciò che è loro.
La Soprintendenza non dice nulla nemmeno dello scempio che si sta facendo dell'acquedotto etrusco-romano in Val Marina con la costruzione della variante di valico.
Vergogna. Non vediamo l'ora di vedervi andare a casa tutti. E sarà presto. Anzi, è subito, perché in Toscana già da oggi se ne va l'Assessore alla Sanità Scaramuccia, che finalmente s'è dimessa, per lo scandalo-voragine dell'Asl di Massa.


(Dal Il Tirreno di oggi) Il Museo si racconta con uno spettacolo sui reperti etruschi.
E’ il progetto della Regione Toscana per Artimino Conferenze di storia sotto le stelle dal 31 maggio al 2 giugno. NON SOLO ARCHEOLOGIA  Ogni giovedì, lezioni sull’Etruria Padana
Le conferenze al museo archeologico di Artimino inizieranno il 13 giugno e racconteranno l'Etruria padana. Gli Etruschi infatti non abitavano solo in Toscana. Sono quattro appuntamenti, tutti di giovedì e tutti alle 21.15, con esperti, archeologi e professori. Ed è probabile che, come negli anni scorsi, ci sia il tutto esaurito. Il tema appassiona molto e non solo i carmignanesi. Ad aprire il ciclo di incontri sarà Giovannangelo Camporeale dell'Università di Firenze. Il 7 giugno Giovanni Uggeri della Sapienza di Roma racconterà gli Etruschi a Spina e sul versante adriatico. Degli Etruschi nella pianura occidentale tratterà, il 14 giugno, Adriano Maggiani dell'Università di Venezia. Le conferenze si chiuderanno il 21 giugno con una serata tutta dedicata a Marzabotto, la città dell'Emilia Romagna all'altro capo della strada che da Gonfienti a Prato risaliva l'Appennino. Ne parlerà Luigi Donati. (w.f.) di Walter Fortini 
CARMIGNANO Il professore, l'addetta all'accoglienza e gli etruschi Tunia e Vipia, principi di Artimino ventisette secoli fa. Se volete vedere un museo in modo inaspettato e osservare gli antichi popoli che abitavano il Montalbano da un'angolatura inconsueta è l'occasione giusta per farlo. Il museo archeologico comunale di Artimino ospiterà infatti uno spettacolo teatrale che è anche una visita, fuori dal comune, alle sue stanze. Un progetto della Regione che coinvolge cinque musei in tutta la Toscana, dal museo d'arte per bambini di Siena al Pecci di Prato, dallo Stibbert al museo Marini di Firenze. C'è tempo ancora. La visita spettacolo sarà il 13 luglio alle 21.30, con repliche il 14.15, 21, 28 e 29 dello stesso mese, alle 21.30 e alle 18.30. Tredici occasioni in tutto: sei euro il costo di ingresso. Ma i posti sono limitati e conviene prenotarsi per tempo per non perdersi la stravagante performance del professore e dell'addetta all'accoglienza, ovvero due degli attori della compagnia "I principi del teatro" ingaggiati per l'occasione, che suggeriranno ai visitatori come guardare i tanti reperti esposti. L'estate al museo archeologico di Artimino è comunque lunga e non si limiterà a questa iniziativa. La prossima settimana riprenderanno le conferenze sugli Etruschi in Italia, che tanto successo hanno avuto negli anni scorsi. Quattro appuntamento, dal 31 maggio al 21 giugno,con una location insolita: sotto le stelle. Gli incontri si svolgeranno infatti nella piazza di fronte al museo, che per l'occasione sarà aperto dalle 21 alle 23.30 con laboratori per bambini. Se piove o fa freddo, la conferenza si sposterà nella pieve di San Leonardo. Un laboratorio per bambini da 9 a 12 anni ci sarà anche sabato 2 giugno alle 16.30 - si parlerà dei profumi che gli Etruschi importavano dall'oriente - mentre domenica 17 giugno sarà organizzata una visita guidata per famiglie alla necropoli di Prato Rosello. Il ritrovo è alle 16.30 al museo.

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