venerdì 4 maggio 2012

Il sindaco e l'ospedale

Ci hanno raccontato che ieri sera, alla serata organizzata dai Comitati sul futuro del vecchio ospedale di Prato, c’era il sindaco.
Che ha fatto la sua proposta (così riportano i giornali), di non abbatterlo, ma di farne un centro oncologico di chiara fama.

Io sono contraria. Certo non sono contraria ai centri oncologici, tuttavia questa mi sembra un altro modo di fare cassa, o meglio di fare affari.

Abbatterlo significa invece restituire una bella parte della città alla città, renderla più verde e vivibile. E quindi una città con meno rischio tumori.

Leggo questa uscita del Sindaco come un modo per avviare la sua prossima campagna elettorale.

Al momento, di tutto quello che aveva promesso nella precedente campagna, ha mantenuto nulla.

Faccio alcuni esempi.

Alle Pantanelle, dopo aver sostenuto il no all’inceneritore, ora invece è a favore della costruzione del digestore anaerobico.

Non parliamo di Gonfienti, che i non-fatti urlano da sé. Certo, mica sarà tutta colpa sua, però...

Era contro la cementificazione alla ex-Banci; però ora è a favore della cementificazione in altre zone, come dimostra il suo tirare avanti tutta verso la costruzione del grattacielo di Esselunga, e il viadotto sulla declassata.

Il Parco delle Cascine, a parte una migliore gestione del verde e qualche piccola miglioria, non vede nessuna rinascita.

Sulla mobilità alternativa, non ne parliamo.

Si è detto civico, ma è sostenuto dalla Destra, e questo non è un mistero.

Insomma, le manovre pre-elettorali sono iniziate, e proprio in coincidenza di maggio  e della morte-rinascita (Ei fu, 5 maggio…), e le truppe cammellate sono già al lavoro.


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