Che ha fatto la sua proposta (così riportano i giornali), di non abbatterlo, ma di farne
un centro oncologico di chiara fama.
Io sono contraria. Certo non sono contraria ai centri
oncologici, tuttavia questa mi sembra un altro modo di fare cassa, o meglio di
fare affari.
Abbatterlo significa invece restituire una bella parte della
città alla città, renderla più verde e vivibile. E quindi una città con meno
rischio tumori.
Leggo questa uscita del Sindaco come un modo per
avviare la sua prossima campagna elettorale.
Al momento, di tutto quello che aveva promesso nella
precedente campagna, ha mantenuto nulla.
Faccio alcuni esempi.
Alle Pantanelle, dopo aver sostenuto il no all’inceneritore,
ora invece è a favore della costruzione del digestore anaerobico.
Non parliamo di Gonfienti, che i non-fatti urlano da sé. Certo, mica sarà tutta colpa sua, però...
Era contro la cementificazione alla ex-Banci; però ora è a
favore della cementificazione in altre zone, come dimostra il suo tirare avanti
tutta verso la costruzione del grattacielo di Esselunga, e il viadotto sulla
declassata.
Il Parco delle Cascine, a parte una migliore gestione del
verde e qualche piccola miglioria, non vede nessuna rinascita.
Sulla mobilità alternativa, non ne parliamo.
Si è detto civico, ma è sostenuto dalla Destra, e questo non
è un mistero.
Insomma, le manovre pre-elettorali sono iniziate, e proprio
in coincidenza di maggio e della morte-rinascita
(Ei fu, 5 maggio…), e le truppe cammellate sono già al lavoro.
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