domenica 21 maggio 2017

Internet, strumento di guerra

Traduco un pezzo di un articolo del New York Times dal titolo "Internet is broken: @ev William is trayng to salvage it" (Internet è rotto: Ev William sta cercando di ripararlo, letteralmente 'salvarlo'), di cui hanno dato notizia i giornali italiani.
Vale la pena di leggere poi l'indagine delle molestie in rete del Pew Reserch Center, menzionata nell'articolo,  dove risulta che Internet è usato comunemente per offendere e perseguitare le persone con vario modo e finalità.  Insomma, Internet è uno strumento di guerra.


"SAN FRANCISCO - Evan Williams è il ragazzo che ha aperto la scatola di Pandora.  Fino alla sua comparsa, le persone avevano pochi posti dove andare con le loro emozioni traboccanti e selvagge opinioni, tranne scrivere una lettera al giornale o  arringare i vicini.  Il sig. Williams -  fondatore di Twitter, co-creatore di Blogger – ha messo a disposizione questa libertà, fornendo a tutti strumenti per comunicare con il mondo. Nella storia della tecnologia delle comunicazioni, è stato una scoperta (letteralmente 'sviluppo'), che ha avuto implicazioni simili a quella di Gutenberg. 

E così siamo qui nel 2017. Come va, signor Williams? 

"Penso che lnternet sia rotto", dice. In realtà crede questo già da alcuni anni. Ma le cose stanno peggiorando. "Ed è molto più evidente a tante persone che è rotto".  Le persone usano Facebook per mostrare suicidi, colpire e assassinare, in tempo reale. Twitter è un alveare di troll e abusi che sembra impossibile arrestare. Le notizie false, create o per ideologia o profitto, sono sconvolgenti. Quattro su 10 utenti di internet adulti , secondo una indagine del Pew Reserch Center sono stati molestati online. E  questo  prima che la campagna presidenziale si riscaldasse l'anno scorso.  Una volta  pensavo che se tutti avessero potuto parlare liberamente e scambiare informazioni e idee, il mondo sarebbe diventato automaticamente un posto migliore", dice Williams. " Mi sono sbagliato…


SAN FRANCISCO — Evan Williams is the guy who opened up Pandora’s box. Until he came along, people had few places to go with their overflowing emotions and wild opinions, other than writing a letter to the newspaper or haranguing the neighbors.
Mr. Williams — a Twitter founder, a co-creator of Blogger — set everyone free, providing tools to address the world. In the history of communications technology, it was a development with echoes of Gutenberg.
And so here we are in 2017. How’s it going, Mr. Williams?
“I think the internet is broken,” he says. He has believed this for a few years, actually. But things are getting worse. “And it’s a lot more obvious to a lot of people that it’s broken.”
People are using Facebook to showcase suicides, beatings and murder, in real time. Twitter is a hive of trolling and abuse that it seems unable to stop. Fake news, whether created for ideology or profit, runs rampant. Four out of 10 adult internet users said in a Pew survey that they had been harassed online. And that was before the presidential campaign heated up last year…
“I thought once everybody could speak freely and exchange information and ideas, the world is automatically going to be a better place,” Mr. Williams says. “I was wrong about that...”

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