venerdì 17 gennaio 2014

Basta inquinamento nell'urbetta di Prato

A Prato il sindaco ha firmato un'ordinanza secondo cui le macchine inquinanti non possono circolare fino a oltre buona parte dell'anello che circonda il centro.

Ora sembrerebbe cosa buona e giusta. 

Tuttavia son quei provvedimenti che non servono a un gran ché per la qualità dell'aria, o per l'intasamento delle strade di macchine.

In questi anni non è stato fatto nulla per cambiare le abitudini dei cittadini nella mobilità e anzi, si sono verificati episodi di intolleranza nei confronti di nuovi, brevissimi tracciati di pista ciclabile che toglievano possibilità di parcheggio.

In questo senso ci si doveva muovere. 
Ma a Prato e zone limitrofe per chilometri e chilometri ci si può muovere solo in macchina veramente. Per e con il resto non si fa una mossa!

E certi personaggi di rilievo (le teste più brillanti e luccicanti della città!), scrittori e cantanti e criticanti omaggianti, intervistati di qua, intervistati di là, si son ben guardati da rilevare il benché minimo problema cittadino, in questi ultimi giorni di grande kermesse culturale, deo gratias per il Rinascimento!

Tanto per dire qualcosa che non avrebbe inciso nel loro lustro e mangiarino, e che ci avrebbe aiutato a rischiare meno la vita quando si va in bici per questa urbetta poco amena. Mica si chiedeva loro di prendere posizione per Gonfienti etrusca seppellita da Interporto SpA e sepolta nel silenzio! (Tutti zitti! Molto più conveniente inorridirsi per l'inquietante, devastante crollo di Pompei o la costruzione del centro commerciale a latere etcaetera; quello si può fare, Pompei mica sta nella Toscana rossi-felisse inter-aeroportuale).

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