giovedì 9 gennaio 2014

Il nostro TAR (Le Residenzine Toscane)

Mentre seguiamo con interesse i ricorsi al TAR di Comune e Provincia, non ci dimentichiamo del nostro ricorsino al TAR, dato che la Regione Toscana ci ha tolto tutto, ma proprio tutto.

Ora, l'assessore Anna Beltrame ha pensato di aiutarci a non sprofondare del tutto per quest'anno  (diciamo una tamponatura), regalando alla cittadinanza due nostri spettacoli importanti per la città al Teatro Magnolfi - Gaetanina Bresci e Cafiero Lucchesi  (domenica 2 e domenica 23 febbraio)- con un cachet minimamente degno di questo nome, dopo che, per esempio, abbiamo fatto tre spettacoli dico tre alla Circoscrizione Nord a Natale per un cachet complessivo che mi vergogno a scrivere; quindi, tra spese e cose varie, significa che io ho guadagnato, dico guadagnato 150 euro a spettacolo, facendo anche carico e scarico e incluso servizio audio-luci-, e Gianfelice e l'Eloisa se leggono sanno di cosa parlo. Ma comunque sono stata felice di farlo.

Giusto anche perché in questi anni abbiamo lavorato e lavoriamo praticamente quasi gratis al Teatro La Baracca dando moltissimo alla cittadinanza senza ormai sostegno nemmeno per le spesine, e ci siamo autofinanziati e ci finanziamo con gli spettacoli fuori città, altrimenti il teatro La Baracca avrebbe chiuso da tempo, e mi sarebbe dispiaciuto per i genitori per esempio che continuamente vengono a chiederci gli spettacoli per i ragazzi (o anche altri spettacoli, come è il caso dei Celestini, o di Cafiero o anche della Gaetanina Bresci) anche durante la settimana... e tutto il resto che ci facciamo.

Il nostro ricorsino dunque va avanti, perché non è possibile che un teatrino che è tanto seguito come il nostro debba essere trattato così dall'Ufficio Cultura della Regione, dopo ventidue anni di onorata attività, pesando sulle casse pubbliche per soli  diecimila euro di contributi che abbiamo ricevuto da Sipario Aperto e bricioline varie, in ventidue anni ripeto, di cui io mai personalmente mai un centesimo mi sono presa e messa in tasca. 
Sono tutti andati alle altre compagnie e agli spettacoli degli altri (quando li potevo ospitare), alle spese che abbiamo avuto.
Per un totale da primato di spettacoli poi che nessun teatro in Toscana ha presentato, nemmeno quelli pubblici. Sto facendo il conto degli spettacoli che abbiamo fatto in questi anni e presto ve lo dirò.

Conto assolutamente di vincere il ricorso, e di inficiare un risultato del 'concorso' relativo alle residenze teatrali, di una commissione che non conosceva assolutamente quello che andava a giudicare e che ha contribuito a distruggere l'humus teatrale della Regione Toscana.

Non possiamo mandarli a casa, ché molti sono impiegati di uffici, ma tentare di limitare il loro potere datogli dalla falsa politica e di cui alcuni sono emissari, questo sì dobbiamo tentare di farlo.
Così, in tutti questi anni, nessun aiuto nessuna chiamata abbiamo ricevuto dalla Fondazione Toscana Spettacolo, nonostante la qualità dei nostri spettacoli e la diversità della proposta, mentre si sono chiamate compagnie giovani e 'amiche' e di dubbia qualità. Per anni ho presentato il  Laris Pulenas, tanto per fare un esempio, e altro ho presentato: tutto rifiutato con la scusa di dover offrire al pubblico spettacoli di gente famosa per fare cassa o roba simile.  Venti anni di no, venti anni di balle.

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