Il Comune di Prato deve approvare un piano per l'amministrazione per la prevenzione della corruzione e dell'illegalità, e sollecita i cittadini a inviare proposte.
Ora, avendo vissuto e vivendo in genere situazioni di ingiustizia, come concorsi pilotati e vittorie palesemente immeritate di altri a tutti i livelli, che definirle ingiustizia è un eufemismo (e purtroppo non ci sono le prove provate e quindi non ho potuto agire legalmente) mi pare difficilissimo dover ribadire che il punto nevralgico è proprio il sistema della corruzione e dei favoritismi eccetera.
Infatti, fra le minacce è prevista questa, messa fra le prime:
"Abuso delle funzioni di membro di commissione
Descrizione:
Con comportamento consapevole, derivante potenzialmente da vari fattori quali (il perseguimento di fini personali, agevolare terzi, etc.) i membri di una commissione può compiere operazioni illecite favorendo la vittoria di uno o più soggetti.
Impatto:
Trattasi di illecito penale che favorisce alcuni a discapito di altri, favorendo lavori sottocosto con ripercussioni sulla qualità dell’opera pubblica effettuata oppure la selezione di soggetti non idonei o non titolati."
Ora nell'ambito culturale l'illecito può non far male a nessuno, però non è esattamente così. E' un danno che va a incidere fortemente sulla crescita della società nel suo complesso.
Purtroppo, ripeto, in questi anni non ho vissuto che esclusioni e ingiustizie. Basterebbe sollecitare un diverso modo di gestire le programmazioni teatrali degli Stabili, degli Enti eccetera, un diverso modo di chiamata alle direzioni artistiche, evitare le nomine fatte non sulla base della competenza o capacità, ma fedeltà a certo partito o potere, il che fino a questo momento in nessun luogo del territorio nazionale è avvenuto.
Ma sono cose dette e ridette, e alla fine, a forza di ripeterle, ti fanno passare anche per ridicoli. Oppure ti scansano come la peste, e i colleghi stessi.
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