venerdì 27 febbraio 2009

La Kylix e l'Assessore

COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI PRATO
Venerdì 27/02/2009 12:14
Consiglio Comunale
L'annuncio di Mazzoni in consiglio comunale in risposta a Taiti. Kilyx di Gonfienti esposta al pubblico per speciali eventi. Sì della Soprintenza ad una esposizione temporanea del prezioso reperto etrusco La famosa 'kylix' attributa al pittore greco Douris, rinvenuta nel sito archeologico di Gonfienti e ora custodita nella cassaforte del museo archeologico di via della Colonna a Firenze, potrebbe essere esposta temporaneamente nella nostra città in occasione di un evento importante. La Soprintendenza per i beni artistici della Toscana ha, infatti, espresso la propria disponibilità a esporre il prezioso reperto prima ancora che venga individuata la sua collocazione definitiva in una sede di massima sicurezza. A comunicare la novità è stato l'assessore alla Cultura, Andrea Mazzoni, rispondendo ad una interrogazione di Massimo Taiti, capogruppo dell'omonima lista civica in consiglio comunale, che aveva chiesto quali iniziative il Comune pensava di prendere 'per riportare a Prato e mettere a disposizione del pubblico la Kylix di Douris'. Mazzoni ha risposto anche alla richiesta di Taiti di conoscere le ragioni del 'degrado e dell'abbandono' dell'area di Gonfienti, spiegando che il mancato intervento di ripulitura e sistemazione dell'area, di competenza della Soprintendenza, 'è interamente dovuto alla ristrettezza dei fondi a disposizione'. 'Se le risorse della Soprintendenza - ha riferito Mazzoni - erano già ridotte in passato, nell'ultimo anno hanno subito ulteriori drastiche contrazioni a seguito dei tagli ministeriali'. Il Comune si impegnerà, comunque, a verificare la possibilità di sostenere un intervento di ripulitura in tempi brevi. Resta inalterata - ha assicurato l'assessore - la volontà dell'amministrazione di progettare le visite degli studenti ma solo se la Soprintendenza potrà garantire l'apertura regolare degli spazi del Molino di Gonfienti, dove sono conservati i reperti e dove i ragazzi possono asssistere alle attività di restauro. E rimane immutata la volontà del Comune di acquisire l'antiquarium di Villa Niccolini così come definito nell'accordo con la proprietà. 'I ritardi nella conclusione dei lavori dell'antiquarium - ha spiegato Mazzoni - sono imputabili alla complessità dell'intervento (dovranno essere realizzate architravi per separare la struttura moderna dagli strati antichi) e ad ulteriori ritrovamenti che hanno reso necessari la messa in sicurezza e la catalogazione dei nuovi reperti'. Taiti si è dichiarato soddisfatto per avere avuto dall'assessore risposte ampie e particolareggiate anche se venate di molta amarezza data l'impossibilità di intervenire in modo incisivo , 'una amarezza - ha sottolineato - che non posso che condividere!. La Kylix di Gonfienti Nel sito archeologico di Gonfienti e in particolare nel grande complesso abitativo di oltre 1440 metri quadrati, noto come “la domus”, che risale al periodo etrusco arcaico del VI-V secolo a.C., è venuto alla luce un corredo di reperti estramamente ricco e interessante: fra tutti spicca una coppa, la 'kylix', a figure rosse, di straordinaria fattura artistica che rappresenta una saga della mitologia greca. L'opera d'arte, un capolavoro assoluto, reca nel tondo centrale il marchio inconfondibile - una cornice con motivo a croce greca - della bottega del pittore greco Douris, che potrebbe aver realizzato l’opera tra il 475 ed il 470.
6170/09
Toh, la coincidenza! Proprio ieri mattina ho scritto all' assessore, riproponendogli per la programmazione estiva pratese il Laris Pulenas, per Gonfienti!
Comunque, in sostanza, questo comunicato era già stato 'esternato' alla stampa dopo la proiezione di Gonfienti muore alla Baracca lo scorso settembre. La stessa presidenta Berti mi aveva chiamato, subito dopo, anticipando quasi pari pari quello che ora viene riportato come comunicato ufficiale del Comune in risposta all'interrogazione del Taiti.
Contrariamente a quest'ultimo, non sono affatto soddisfatta! Si sta attuando uno scempio, con nuove mostruose costruzioni all'Interporto, che annulleranno-come ha scritto il prof. Centauro -, ogni possibile recupero futuro dell'area archeologica, e qui si sta pensando alle gite per i ragazzi?
Consiglio gli insegnanti di portare i ragazzi all'Interporto, ora e subito, e vedere cosa si sta facendo, con il beneplacito di tutti! Questo sì che è istruttivo. Coraggio, magistri!
Maila Ermini

1 commento:

xio pino ha detto...

è davvero terribile/mostruoso! ci passo attraverso per andare al lavoro, ho visto negli ultimi anni il cemento inghiottire un pezzo alla volta la campagna,le ruspe ammassare tonellate di detriti, davvero triste sapere che proprio li sotto correvano le strade di una così importante civiltà. come è possibile che non riescano a valorizzare una risorsa così importante? che abbiamo fatto per meritarci simili amministratori?

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