lunedì 6 settembre 2010

L'arte è libera

Critiche sul film di Michele Placido su Vallanzasca a Venezia. L’associazione Caduti del Dovere esprime, tramite una lettera al Corriere della Sera, il proprio risentimento.

Primo punto: disgusto totale e profondo nei confronti della figura di Vallanzasca.

Secondo punto: tuttavia l’arte è libera e criticare un regista o un produttore perché hanno voluto fare un film su questo assassino, è un attacco alla libertà.

Poi si può criticare il film, e da tanti punti di vista.
Si può anche sostenere che il cinema specula. E infatti è una industria e specula quasi sempre. E anche in maniera grossolana, brutale.

Ma perché l’associazione dei Caduti del Dovere non finanzia un film sulle vittime dell’assassino?
Perché non un documentario?
Perché, oltre a esprimere condanna ‘morale’, invece di cadere nel moralismo e nel gioco di eventuali speculatori, non dà un esempio concreto dell’atrocità del dolore che ha causato un assassino come Vallanzasca?

D’altronde anche la RAI, tempo fa, fece un servizio, mi sembra RAI EDUCATIONAL su questo tristo figuro, e anche con sfumature romanzate.

E, comunque non è vero che solo il male attrae l’arte; e, anche in teatro, esempi di vittime messi sulla scena ce ne sono parecchi.

m.e.

P.S. Un aspetto che in passato mi ha rattristato in particolare è stata la lunga scia di esaltate che si sono innamorate di Vallanzasca. Che tristezza, o donne.

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