Sorvolando sulle manifestazioni culturali previste per il periodo natalizio dall'assessorato alla cultura del Comune di Prato prende un senso di vortice.
Un ammasso di manifestazioni che ha dell'incredibile, che ingloba e mangia tutto, che non vuole lasciare nessun spazio all'altro. Per cui non si sa più cosa andare a vedere, e soprattutto perché.
Questo gorgo preconfezionato dall'alto, a prima vista, sembra un horror vacui di barocca memoria, e forse è un sintomo di una 'malattia' della cultura stessa, di noi che di cultura originale non ne produciamo più.
Tuttavia mi piace ricordare che nella tradizione toscana è la misura il senso che caratterizza lo stile. Nel bene e nel male. Noi non siamo usi né con le baroccherie o gli espressionismi del Sud, né con le coloriture nervose o imponenti del Nord. Questo lo dico non tanto per reclamare la toscanità, o pratesità, di cui mi importa il fico secco, ma perché la reclama il Comune, la sua Giunta in cennitudine; e questo programma culturale natalizio, oltre che mancante di senso e direzione, oltre che asfissiante e assassino di alterità e di originalità, -per non parlare di quella cancellata per sempre dal 'basso' - manca appunto proprio di toscanità, manca la misura.
Un ammasso di manifestazioni che ha dell'incredibile, che ingloba e mangia tutto, che non vuole lasciare nessun spazio all'altro. Per cui non si sa più cosa andare a vedere, e soprattutto perché.
Questo gorgo preconfezionato dall'alto, a prima vista, sembra un horror vacui di barocca memoria, e forse è un sintomo di una 'malattia' della cultura stessa, di noi che di cultura originale non ne produciamo più.
Tuttavia mi piace ricordare che nella tradizione toscana è la misura il senso che caratterizza lo stile. Nel bene e nel male. Noi non siamo usi né con le baroccherie o gli espressionismi del Sud, né con le coloriture nervose o imponenti del Nord. Questo lo dico non tanto per reclamare la toscanità, o pratesità, di cui mi importa il fico secco, ma perché la reclama il Comune, la sua Giunta in cennitudine; e questo programma culturale natalizio, oltre che mancante di senso e direzione, oltre che asfissiante e assassino di alterità e di originalità, -per non parlare di quella cancellata per sempre dal 'basso' - manca appunto proprio di toscanità, manca la misura.
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