mercoledì 1 dicembre 2010

Cultura mancante di misura

Sorvolando sulle manifestazioni culturali previste per il periodo natalizio dall'assessorato alla cultura del Comune di Prato prende un senso di vortice.
Un ammasso di manifestazioni che ha dell'incredibile, che ingloba e mangia tutto, che non vuole lasciare nessun spazio all'altro. Per cui non si sa più cosa andare a vedere, e soprattutto perché.
Questo gorgo preconfezionato dall'alto, a prima vista, sembra un horror vacui di barocca memoria, e forse è un sintomo di una 'malattia' della cultura stessa, di noi che di cultura originale non ne produciamo più.
Tuttavia mi piace ricordare che nella tradizione toscana è la misura il senso che caratterizza lo stile. Nel bene e nel male. Noi non siamo usi né con le baroccherie o gli espressionismi del Sud, né con  le coloriture nervose  o imponenti del Nord. Questo lo dico non tanto per reclamare la toscanità, o pratesità, di cui mi importa il fico secco, ma perché la reclama il Comune, la sua Giunta in cennitudine;  e questo programma culturale natalizio, oltre che mancante di senso e direzione, oltre che asfissiante e assassino di alterità e di originalità, -per non parlare di quella cancellata per sempre dal 'basso' -  manca appunto proprio di toscanità, manca la misura.

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