Il segretario della CGIL di Prato Marigolli è molto arrabbiato con Cenni, il sindaco-imprenditore pratese e dichiara che egli pensa «agli interessi della sua azienda - la Sasch- e della famiglia scaricando le difficoltà sul distretto: sui suoi lavoratori e sui terzisti» e che sta facendo «scelte contestabili dal punto di vista morale in particolar modo per una persona che è stata eletta per fare il bene della collettività».
In sostanza il sindacato si troverebbe a risistemare le aziende caracollanti della famiglia Cenni con condizioni imposte: "ci hanno messo davanti alla scelta di costituire le newco quando in realtà ci potevano essere altre strade da percorrere».
E ancora: «Il comportamento del sindaco è indifendibile. Gli imprenditori che hanno creato un debito enorme a danno dei lavoratori e di tante aziende terziste, oltre che con le banche, sono gli stessi imprenditori che ricostituiscono altre aziende per riaffittare il buono che c’è e decidendo anche il prezzo che devono pagare per averlo. Sono scelte che, secondo me, vanno contro il più elementare senso della giustizia. E mettiamoci anche che si ritroveranno con aziende immacolate, senza più responsabilità, che faranno concorrenza agli altri. Che diciamo agli altri? Fate anche voi così?».
Chissà se da questo disastro che sta succedendo, mentre la giunta tenta lo stordimento spettacolar-natalizio, affigge manifesti enormi e compra pagine intere di pubblicità di giornali amici su Prato incontra (come se fosse l'evento dell'anno), comprometterà la poltrona del sindaco. O ancora: impareranno i pratesi che questo connubio fra imprenditori e politica è disastroso e ambiguo? Ora stanno pensando anche a Montezemolo, a livello nazionale, ancora un altro imprenditore!, come se avesse qualche capacità di risollevare le sorti del nostro paese con la bacchetta magica degli affari!, così come pensavano i cittadini pratesi che il Cenni li potesse 'salvare' ("è bravo, Cenni, è bravo, ha tanto cuore...non è come tu credi, piace tanto anche a molti della Sinistra"), ormai esausti di una sequela di giunte prepotenti e disastrose dell'altra parte . Ma 'salvare' da che, dalla crisi? Anzi, è peggiorata, perché le ditte legate al Cenni non pagano, e la situazione del distretto è ancora peggiore, con l'aggiunta che si tratta proprio delle fabbriche del capo...e che quindi hanno forzatamente un trattamento di 'favore', diciamo così, anche da parte dei sindacati stessi...
Peggio di così...
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