lunedì 24 gennaio 2011

La biblioteca Lazzerini in mezzo al mercato

Qualche giorno fa ho saputo che un pezzo della Biblioteca Lazzerini se ne andrà alla Coop di Parco Prato, lo squallido centro commerciale a Capezzana.
Insomma, alla Coop di Prato si potrà fare di tutto, anche prendere libri in prestito, fra un chilo di arance e un pezzo di formaggio in offerta. Due volte alla settimana.
D'altronde già ora alla Coop c'è la libreria, vicino alle casse, e spesso tutto si confonde in una atmosfera da orgia mercantil-orgasmatica-pseudoculturale.
Complimenti alla Regione Toscana, che finanzia certi progetti abominevoli, e appoggia certi gruppi per appoggiare sé stessa. E complimenti anche al Ceis, che è dentro nel progetto.
Noi di Primavera di Prato non andremo alla Lazzerini di Parco Prato aperta due volte la settimana.
Che peccato che tutto finisca così, nel volgare immondezzaio degli affari rivestiti d'opere pie e bei finti progetti.
Prato c'ha proprio la vocazione per questi mostri e queste beghinate che nascondono affari (vedi 'celestini').
Boicottate, gente, boicottate.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E’ il "sistema" di cui si parlava qualche tempo fa. Ed è anche il disperato e goffo tentativo di incunearsi nella roccaforte coop-piddina e omologare tutto, con la finta scusa delle ideologie da superare.
Destra, Sinistra, cosa significa ormai? se siamo solo consumatori, non ha più senso nulla. Ecco, il cittadino é ridotto al rango di un consumatore di servizi. Se fossi il direttore della Lazzerini, che è una brava persona, mi dimetterei, così darei un senso profondo alla carica ricoperta, al mio ruolo pubblico.
Perché non aprire anche una cappella votiva direttamente nel supermercato, così da fare un'offertina al Santo di turno (San Coop, San Lazzerini, San Telethon, San Misericordie ecc.ecc.) e così, col carrello pieno, lavarsi anche il senso di colpa del consumo facile con un bel gesto di carità sotto gli occhi di tutti?
Spettacolo per spettacolo...
Gianfelice D'Accolti

Francesca ha detto...

Non vedo cosa ci sia da “boicottare” quando il Comune cerca di offrire più servizi GRATUITI ai propri cittadini. Non ci dimentichiamo che la città di Prato sta cercando di investire molto sulla cultura proprio per risollevarsi e dare più opportunità ai propri cittadini.

Inoltre il progetto delle Biblioteche nei centri commerciali non parte né dall’amministrazione comunale né dalla biblioteca Lazzerini ma fa parte di un progetto molto più ampio; cito testualmente:

“ […] L'iniziativa di attivazione di Biblioteche nei centri commerciali toscani rientra nella campagna nazionale di promozione della lettura del Centro per il Libro e la Lettura “Il Maggio dei libri”, che parte il 23 aprile - Giornata Unesco del Libro e del Diritto d'autore - e che, attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, vuole favorire e stimolare l’abitudine alla lettura, considerata elemento chiave della crescita personale, culturale e sociale.

Tutte le iniziative in programma avranno l’obiettivo di sottolineare il valore sociale del libro, di portarlo tra la gente per distribuirlo, per farlo conoscere, per esaltarne tutte le potenzialità, perché venga identificato nell’immaginario collettivo come un autentico compagno di vita.

Dal punto di vista della Regione Toscana, la proposta ben si inserisce nella politica regionale tesa ad incentivare le biblioteche raggiungendo il pubblico non abituale e facilitando i cittadini toscani nell’utilizzo dei loro servizi […]”

14 Aprile 2011 - http://www.regione.toscana.it/bibliocoop/

Quindi prima di boicottare a prescindere, vi invito a visitare e ad usufruire dei servizi offerti (ripeto) gratuitamente dalla nuova Biblioteca Parco*Prato che aprirà Venerdì 10 Giugno.

Questo l’invito:
http://www.comune.prato.it/appuntamenti/?forward=evento&opera=BIBLIO59&sala=COOPB001&data=20110610

Anonimo ha detto...

Signorina Francesca,
credo che boicottare sia santo e giusto.
D'altronde gli americani lo fanno già da tempo quando intendono esprimere democraticamente il loro dissenso.
Legga bene, nell'articolo di Maila Ermini non si cita il Comune, bensì la Regione.
Tuttavia Comune o Regione, non cambia, e condivido il D'Accolti che mostra bene il caos di questa ennesima beghinata.
Nemmeno io andrò a prendere i libri in prestito da San Coop, e nemmeno gli I-pad che la tecnologica assessora alla cultura di Prato Beltrame ha fornito la biblioteca Lazzerini.
Tutto gratuito. Veramente è così questo programma culturale che Regione, Comune e Acquasanta ci vogliono propinare.

Stato Libero

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