martedì 8 maggio 2012

Il cappotto del Presidente Enrico Rossi

Questo è lo scritto del Presidente Enrico Rossi, che commenta i risultati delle elezioni amministrative. Il mio commento è in rosso.

Crolla la destra. La lega perde e al Nord Grillo raccoglie frutti. Ovunque il centrosinistra è avanti e in Toscana fa cappotto. Ci sarà pure una ragione...

La ragione della tenuta, peraltro prevista, è che i candidati proposti dal Centro-Sinistra sono più presentabili e convincenti- come a Pistoia, per esempio. E un'altra ragione va trovata nel sistema di interessi che da anni il Partito ha espresso e messo in campo nei confronti di coloro che sono di 'area'. Ovvero, questo voto conferma che certa parte di cittadini toscani  hanno interesse nel mantenimento di questo potere.

In Toscana il Pd e il centrosinistra ottengono un risultato molto positivo, superiore a quello nazionale. Siamo avanti ovunque. Tra il primo e il secondo turno il centrosinistra in Toscana potrebbe conquistare tutte le amministrazioni e fare cappotto. 

E' un cappotto tuttavia sempre più stretto, e la forte avanzata dei grillini, che per ora ha eroso soprattutto la Destra, si vede eccome anche nel sistema toscano. A Pistoia hanno fanno loro, il cappotto, con più del 10%! Un risultato eccezionale. La disaffezione dai partiti tradizionali non è che all'inizio.

 In un quadro nazionale di buona affermazione del PD e del centrosinistra emerge una specificità della nostra regione che si lega alla soliditá e alla profonditá del buon governo e del riformismo toscano. Una tradizione di pratiche e di ideali che in questa fase di crisi e di difficoltá ha bisogno di essere rinnovata ma non di essere negata. Soprattutto si conferma la validitá di un radicamento sociale nel mondo del lavoro e dell’impresa, di un’attenzione forte e nuova verso i giovani, e verso il sistema tutele sociali dell’istruzione e della sanità. 

Come ho detto prima: il sistema di tutele significa il sistema di dare lavoro e quindi diffondere il consenso. E' una vecchia pratica, e funziona.

E infatti, di fronte ad una destra che da noi sembra perdere più che altrove, l’affermazione di Grillo è qui più contenuta rispetto alle realtà del Nord e non intacca la base del centrosinistra. Essa rappresenta un malessere che colpisce soprattutto la destra e che chiama la politica ad un impegno più attento e rigoroso. Essendo un movimento contro tutto e tutti non potrà esprimere nessuna capacità di governo.Sarà solo una protesta sterile, spesso localistica e egoistica, che non porterà nulla di buono al governo di questa regione.

Le solite accuse nei confronti del Movimento 5 Stelle. La paura è tanta. Insomma, alle prossime politiche il Partito rischia molto, e lui lo sa, e anche in Toscana. In realtà anche il PD è coinvolto in questa erosione, e il suo crollo è solo questione di tempo. Almeno che non ci sia un cambio sostanziale, ma non so come possa avvenire, visto il sistema radicato e intrecciato degli interessi di casta e partito eccetera.

Certo anche la Toscana non è un’isola felice. L’aumento dell’astensionismo deve preoccuparci. 

In Toscana l'astensionismo è stato molto alto; e questo la dice lunga sulla protesta; molto più di Grillo.

Esso appare per una parte consistente il frutto della smobilitazione dell’elettorato del centrodestra. 

No. Appare come la smobilitazione dell'elettorato verso il sistema partitico. Ha colpito la Destra più che la Sinistra perché era forza fracassata e indecente di governo, con un capo che ne ha fatte di tutte. Un signore che non vedevamo l'ora di togliere di mezzo. E poi al Nord ci sono stati scandali e scandali a non finire...In Toscana no. Tuttavia, quando cade una colonna del palazzo, presto cade anche l'altra. Inevitabile.

Ma è comunque un segnale preoccupante, di disaffezione e sfiducia che la politica, di destra o di sinistra che sia, dovrà esaminare attentamente.Oggi una riforma della politica è diventata una priorità assoluta per recuperare credibilità e evitare un default democratico del Paese non meno grave di quello economico.
Tuttavia, se una strada seria si vorrà percorrere in questo senso, l’esperienza della Toscana potrà contribuirvi in modo significativo.

Per contribuire in modo significativo al cambiamento, dovrebbero davvero cambiare. Ma non lo faranno mai, perché significherebbe togliersi di mezzo. Per esempio, come fanno a togliere di mezzo una come la Magnolfessa e il Dindirindone se gestiscono potere, dominio sulle persone, sulle scelte e quindi soldi soldi soldi, affari affari affari?

Chi, per tante volte e tanto tempo, ha dipinto il cosiddetto modello toscano come antiquato, un residuo del passato e di altri rapporti sociali e politici, dovrebbe con un po’ di umiltà ricredersi e interrogarsi sulla capacità di tenuta e quindi di rinnovamento che esso esprime. Senza chiusure verso nessuno, senza boria per i nostri successi, ma consapevoli dei nostri limiti e  delle nostre difficoltà siamo disposti a discutere con tutti coloro che hanno a cuore la democrazia e lo sviluppo nella nostra regione e nel Paese.

Quale rinnovamento esprime questo PD? Non so dirlo, e mi viene da sorridere...Nel passato ci sono stati buoni amministratori, grazie alla scuola comunista avevano imparato molto: una apparenza di moralità, di gestione saggia...Insomma, eredità del passato che non valgono più. Forse oggi devono dire grazie alla Massonella e al Perimpacchio, come sempre peraltro. 
In queste ultime righe si legge la mano che il Presidente porge agli sconfitti; l'invito al trasformismo, all'uniamoci per salvare il possibile...


Lo scritto è pervaso da forte preoccupazione. E Rossi ne ha ben donde. Basta guardare alla vicina Emilia Romagna, dove il PD, che è stato più vorace com'è nell'animo degli ulter-appenninici, ha già cominciato la drammatica picchiata...


So di che pasta siete fatti, subisco da anni il vostro arbitrio, le vostre scelte a muso duro che coprite col cappottino - sempre più risicato -  di presunto buon governo delle morte ideologie.


1 commento:

Anonimo ha detto...

La tua analisi é incommentabile, perché perfetta.
Il Sistema scricchiola. Mi auguro che Grillo non si lasci fagocitare dal PD o da chicchessia.
Nessun giornalista precisa che quella di Grillo é antipartitica e non antipolitica. É invece politica pura, popolo che partecipa attivamente alle decisioni (altro che pratopartecipa...).
Il Presidente Napolitano ha fatto una figura barbina nel diminuire il significato di Grillo, da massone qual é. E da figlio di partiti qual é. Non comprende il nuovo, ahilui. Anch'egli Sistema.
Attenzioni ai carichi sospesi. Caduta massi.
Obbligo di indossare il casco di protezione.

Gianfelice D'Accolti

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