giovedì 4 ottobre 2012

Cafiero Lucchesi e il Sol dell'Avvenire

Io questo periodo ricevo diverse lettere su Cafiero Lucchesi.
Fra le tante voglio condividere questa, perché è anche una testimonianza storica.


"Buonasera,
ho visto la locandina circa il dramma Cafiero Lucchesi. Sicuramente il primo sabato sera libero che avrò, verrò a vederlo; lo faccio per una particolare reminescenza di un passato al quale accenno brevemente. Mio babbo era Comunista e mi raccontava dei Rosemberg e di Cafiero Lucchesi, mi portava a vedere i cinedocumentari sulla Rivoluzione di Ottobre, con emozione mi indicava...quello è Bulganin,quello è Malenkov,quello è Kaganovic e mi cantava "Lo Strano Soldato" che ricordo in gran parte ancora,nonostante siano passati quasi sessant'anni. Ma Cafiero...il Cavaliere Errante...mi raccontava del duello, di Florio (e mia mamma mi cantava la canzone che fu scritta dai fascisti...dormi tranquillo Florio il sonno tuo fecondo,vendicheremo un giorno... ecc.....)-a proposito nel Gennaio 1922 Mussolini non era ancora al potere, come è noto ciò avvenne il 28 Ottobre,ovvero 90 anni fa,ndr-
Ma per tornare a Cafiero...chiedevo al Babbo a cavallo degli anni'60 come mai non tornasse a casa, ora c'era la Libertà e lui ingannato dai togliatti-non c'era solo Togliatti che mio Babbo venerava come nostro signore, io stesso nonostante tutto quando pronuncio il suo nome mi pare di dire una bella parola tutt'ora- mi diceva...cosa vuoi che torni a fare, qui ci sono i fascisti...laggiù ha trovato il Sol dell'Avvenire (la tradizione della mia Famiglia Paterna era Socialista ) e Cafiero erano quasi trentanni che era sottoterra. Del resto se si vedono le foto dell'"Emergenza"di Piazza del Comune, si notano volti estasiati di uomini che innalzano cartelli "Viva il Compagno Stalin"-"Viva il Compagno Lucchesi", viva l'assassino viva l'assassinato. Quello che dispiace è che ancora in Italia ci siano strade e piazze intitolate a lui, ma nessuno ha il coraggio di chiedere che per esempio Piazza San Francesco torni a  riavere il suo antico nome,sacrificato alla sete di vendetta, per l'affronto di Porta Pia, della Santa Sede in ossequio ai Patti Lateranensi dal fascismo. Piazza XX Settembre che fu qualcosa di molto più importante per l'Italia di un'italiano che rinunciò alla cittadinanza  come fece Palmiro Togliatti.
Grazie quindi per il vostro lavoro, siete preziosi e per quello che mi piace pensare sarebbe utile e giusto continuare a lottare contro gli oppressori della Libertà, non in nome di un frusto antifascismo che oramai non ha ragione di esistere se non abbinato ad un anticomunismo ed ambedue, a mio parere vecchi arnesi di un bacchettonismo ora un poco cialtrone. Grazie della lettura e cordiali saluti."
M.G.T-Prato

1 commento:

Anonimo ha detto...

Hai fatto molto bene a rendere pubblica questa lettera; ricordo quando facesti lo spettacolo su Laqua, vita restante di carnefice, in piazza dei martiri a Figline, la giunta appena insediata, Settembre 2009, seguí un commento a fine spettacolo, quando si salí sul palco per farsi vedere dal popolo e sottointendere 'ora siamo noi che comandiamo' con l'invito 'a superare le ideologie, a voltare pagina', come se il passato non avesse un peso specifico e una elezione fosse capace di superare e uniformare culture e atteggiamenti diversi (magari apparentemente).
Mi sembra cioé che quest'uomo con la sua testimonianza di credo politico, ma pronto a riconoscere errori non suoi di cui la sua buona fede é stata vittima, valga molto piú di tanti politicuzzi locali che argomentavano di un passato non ancora digerito, anzi indigesto non dotati nemmeno di un barlume di idealitá dentro di sé, ma mossi solo dall'affanno famelico per il potere.
Gianfelice

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