La cosa buffa è che a vedere Cafiero Lucchesi, vita e morte fra Mussolini e Stalin, coloro che dovrebbero essere interessati alla storia di Prato e alla pratesità, non ci vengono proprio.
(Un po' come è successo per il dramma sui concubini...).
Per esempio, il Sindaco, l'abbiamo invitato e stiamo aspettando risposta. A lui dovrebbe interessare, dato che ha fatto della pratesità il suo cavallo di battaglia.
Chiaramente non viene nemmeno l'assessore alla cultura Beltrame, forse perché non è una cosa che ha organizzato lei.
Lo stesso vale per i signori assessori alla Provincia. Tutti.
Per certi dirigenti della cultura. Non vengono mai. Direttori.
Nessuno del Metastasio, tanto per fare un altro eccelso esempio, a cui invece dovrebbe interessare quello che succede teatralmente in città.
Ugualmente non vengono i teatranti, fatte per fortuna le debite eccezioni, anche quelli che noi abbiamo difeso a spada tratta e spesso accolto nel teatro ; anzi quelli proprio non vengono. Non hanno soldi; soffrono molti di invidia.
Lo stesso vale per i giovani impegnati nella politica.
La cosiddetta Sinistra pratese non viene, ha paura del dibattito che si svolge dopo lo spettacolo.
E anche certi 'amici', non vengono mai. Il sabato non 'possono'.
Viene però gente del cosiddetto popolo, pubblico 'normale', non comprato, non stimolato, non fagocitato. Non compromesso. Vengono persone di alta cultura, libere di testa. Professori universitari.
Nessun commento:
Posta un commento