martedì 16 ottobre 2012

OFFICINA GIOVANI: continua l'inganno. Ci vuole OFFICINA VECCHI

Continua l'inganno giovanilistico a Officina Giovani, ora anche complice l'università,  il Pro.Ge.A.S., che, attraverso il gruppo "Binario di Scambio", si aggiunge ai santi enti costituiti, continuando a privare i cittadini di uno spazio libero e autonomo, autogestito.

Tra l'altro si santifica e mistifica il teatro fatto dai giovani,  che stando a quanto riportato dai comunicati stampa, i prof giudicherebbero più attraente se appunto fatto da giovani.

Una vera e propria panzana, una grossa mistificazione. (E quando correvamo a vedere i mostri del teatro, Kantor o Marcel Marceau, quando scappavo andando a vedere i 'vecchi' al loggione del Metastasio?)

Prof che santificano se stessi e i santi enti andando nei teatri santificati, che pretendono di mettere in scena opere eretiche del Settecento rivoluzionario, e poi non girano il naso fuori dai gusci istituzionali!

E questi giovani, che corrono subito sotto la dolce ala del vecchio potere? 

Che nostalgia provo per i miei 'vecchi', per quel passato eretico da cui si cerca in tutti i modi di allontanare i giovani, allevandoli nelle scuole conformiste, eterodirette, nutrendoli col  terrore che non troveranno lavoro, il 'posto' se non saranno santificati dai prof di turno!

Se questi sono i giovani che portano, che conducono per la manina come bambini che attraversano la strada, se questo è lo spazio si dà ai 'giovani', molto meglio i vecchi a Officina Giovani.

Anzi, propongo la creazione di una OFFICINA VECCHI. Sarà molto più difficile, per il potere istituzionalizzato, manovrare i vecchietti: pensate, non devono cercare lavoro, non devono essere inseriti in nessun 'posto', sono quindi liberi di fare le pernacchie. E' questo che ci vuole a teatro.

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