E' una buona notizia, quella delle dimissioni dell'assessore alla cultura della provincia di Prato, una notizia che molti, anche fra gli impiegati dei vari uffici cultura, aspettavano.
La sua presenza come assessore è stata del tutto insignificante. Il suo contributo, addirittura negativo.
Certo, troppo tardi se n'è andato, queste dimissioni sarebbero dovute arrivare prima del crollo, da tempo annunciato, delle province...
Nei miei confronti si è comportato male, anzi in modo maleducato: ricordo che all'incontro su Gonfienti organizzato dagli studenti del Cicognini, lui mi fece la sgarberia di non ascoltare la mia replica, dopo aver 'pianto' per la Città Etrusca davanti ai 'suoi' ragazzi...Se ne andò via, molto piccato con me, con una misera scusa...
Tuttavia non giudico male il suo operato istituzionale per questo dettaglio privato...ancorché su un argomento pubblico importantissimo e ancora scandalosamente ignorato da tutte le istituzioni, come la Città Etrusca sul Bisenzio.
In sostanza, questo assessore avrebbe anche potuto non esserci; in Provincia non sarebbe cambiato nulla. E badate, sono moltissimi che bisbigliano questa mia stessa opinione...anche se pochi hanno il coraggio di dirlo con voce forte e chiara.
Questi assessori, in moltissimi casi, non servono a niente, sono del tutto deleteri, fanno danni e il potere li nomina non per il bene dei cittadini, ma per mantenere in vita se stesso.
Per noi, per la maggioranza dei cittadini, sono inutili e ostili; se va bene assenti.
Non possiamo che salutare festosamente la loro dipartita istituzionale.
3 commenti:
E' solo un pallone gonfiato pieno di se. Uno smargiasso buono a nulla. I suoi libri fanno pena, come le sue comparsate in tv dove infarcisce una collezione infinita di banalità e luoghi comuni. E' arrogante e vendicativo e pensa d'esser chissacchì quando il suo maggior merito è essere tra coloro che hanno venduto Prato. Per cosa, poi? Per finirsi di prosecchini al forte dei marmi. Si levasse pure di culo che a Prato non mancherà di certo.
La sua attività come Assessore ha riguardato per la gran parte tematiche a lui care per motivi personali (Museo del Tessuto, qualche premio per testi inediti dei ragazzi delle superiori ).
Il resto? Esternazioni tanto appariscenti quanto velleitarie nella sostanza ( la vicenda Gonfienti è nota , evito di ripetere dettagli per non infierire ).
Assenteismo sfrenato ( chiedete in Provincia quanto lo si è visto negli ultimi 2 anni in Palazzo Novellucci ).
Tutto questo cosa ha portato? Al di là delle dichiarazioni iniziali ( "sento la voglia di fare qualcosa per la città oltre che per me " o qualcosa del genere ) assolutamente nulla.
Era ora che se ne andasse.
E che se ne vadano gli assessori doppione della Provincia in toto, a Prato bastano quelli comunali ( di qualunque colore siano ).
Demanziale ( o tragicomica ) la difesa di Nesi da parte di Gestri " A lui va il merito, in questa fase difficile, di aver portato l'attenzione sulla resistenza delle piccole imprese, dando forza alla voce di tanti artigiani e industriali che, insieme ai lavoratori, a Prato e nel resto del Paese lottano per superare la crisi".
Ma un Assessore alla Cultura non dovrebbe occuparsi principalmente d'altro? Caro Gestri, Nesi con questo gesto ti ha fatto perdere la faccia definitivamente, e tu, invece di criticarlo, lo incensi nemmeno fosse un santo. Bella figura, complimenti.
La gente è meno stupida di quello che si pensa, sa giudicare.
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