Ricevo questo intervento da parte del consigliere comunale di Prato Aurelio Donzella critico nei confronti della costruzione del nuovo ospedale di Prato.
"IL DIAVOLO FA LE PENTOLE, MA IL CONSIGLIO COMUNALE DEVE FARNE I COPERCHI.
Consiglio Comunale del 29 Aprile.
Punto 6 dell’ ordine del giorno: Realizzazione della viabilità di accesso al nuovo presidio ospedaliero di Prato e collegamento della struttura alle reti dei sottoservizi.
In parole povere: approvazione dell’ acquisto da parte del comune delle superfici sulle quale realizzare le infrastrutture di collegamento al nuovo ospedale.
Si tratta di un accordo di programma, quindi sarebbe solo competenza della Giunta.
Ma c’ è un problema, il notaio, che deve registrare l’ atto, osserva che il passaggio di proprietà è posteriore alla famigerata legge 228 del 24/12/2012, la cosiddetta “spending review”, la quale ha stabilito che per l’ anno 2013 le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione “non possono acquistare immobili a titolo oneroso” .
Pertanto il notaio, constatato che l’ atto è vietato dalla suddetta legge, non se la sente di avallarlo.
La proposta viene quindi portata in consiglio, perché questo si assuma quelle stesse responsabilità che il notaio comprensibilmente non vuole assumersi.
Il sottoscritto ed il consigliere Bini, siamo stati gli unici due a votare contro.
Ho motivato la mia contrarietà con queste considerazioni:
· Perché il consiglio comunale deve avallare un atto non ritenuto giuridicamente plausibile da un esperto di giurisprudenza?
· Perché nessuno si è preso la briga di chiedere il preventivo parere della Corte dei Conti?
· Perché nessuno ha chiesto il parere del Segretario Generale? questi è attualmente dimissionario, ma è previsto che ci sia un funzionario che ne faccia momentaneamente le veci.
· Sussiste pertanto il rischio che la Corte dei Conti, contesti il danno erariale a chi avalla un atto che un legale( il notaio) non si sente di avallare.
· Verrò demagogicamente accusato di ostacolare l’ apertura del nuovo ospedale, ma di questo invece è colpevole l’ amministrazione comunale per non avere adottato le precauzioni da me indicate.
La verità è che, come ho detto altre volte, nessuno a Prato aveva ravvisato la necessità di un nuovo ospedale, nuovo ospedale che anziché migliorare l’ assistenza sanitaria, la renderà ancora più critica, dato che essendo definito “per acuti”, avrà meno posti letto dell’ attuale, ma l’ assistenza territoriale ai non acuti è praticamente assente.
Di conseguenza, il consiglio comunale deve rischiare di incorrere nel reato di danno erariale, per togliere le castagne dal fuoco a coloro che solo per loro propaganda, hanno voluto un nuovo ospedale
La verità è che a pagare , sono sempre i cittadini, quei cittadini che adesso anche per questi sperperi, sono privati del diritto alla salute, date le conseguenti restrizioni finanziarie di governo e regione.
La responsabilità morale di questa situazione - ho concluso- ricade interamente sull’ operato di un governo al quale, allora i parlamentari del mio partito,avevano negato l’ approvazione.
E’ bene che tutti sappiano queste cose".
AURELIO DONZELLA
Ricevo questo intervento da parte del consigliere comunale di Prato Aurelio Donzella, in sostanza critico nei confronti della costruzione del nuovo ospedale di Prato. |
venerdì 3 maggio 2013
Il diavolo fa le pentole, ma il consiglio comunale deve fare i coperchi
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