Le ultime notizie raccontano di un assalto nella notte al cantiere del TAV da parte di una trentina di incappucciati, subito liquidati come anarchici ambientalisti.
La descrizione dell'evento che ne danno i giornali ammanta gli attentatori di un'aura magico-fantastica negativa (sono venuti dal bosco e nel bosco sono scomparsi).
Ora posto che respingo l'uso della violenza decisamente, anche perché aiuta la reazione in atto, le grida di allarme, le parole strillate di Caselli, Alfano & C. mi appaiono eccessive, e le foto dell'accaduto lo dimostrerebbero.
Si tratta di un assalto compiuto con mezzi rudimentali e ridicoli, ancorché offensivi, e il danno è comunque relativo, e solo alle cose.
Nella Val di Susa sono tutti contro il TAV, e tutti lo sanno. Forse si ricorre a queste aggressioni anche per ricevere attenzione mediatica, visto che dell'argomento non se ne parla se non nei siti dedicati.
Insomma, le notizie vere non passano e l'ostilità della gente, in sostanza di tutti gli italiani per quell'opera, soprattutto in un momento così economicamente difficile, viene taciuta.
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