Ero un uomo triste
ma poi ho incontrato te
piccolina;
per poche lire
me la davi
mezz'ora di piacere.
Dopo di me altri
in fila,
ma che importava;
in quella mezz'ora
io mi infilavo in te
piccolina!
Chi eri?
Non so esattamente,
era un dettaglio
che mi sfuggiva!
D'altronde tu non parlavi.
Ti svestivi e in poche parole
andavi sul letto
a dare piacere!
In fila gli uomini tristi
in fila gli uomini stanchi.
A questo serviva la tua carne
a questo;
togliermi il tempo di dosso
come un cencio liso
il tuo corpo profumava
e ogni tanto risplendeva
un timido sorriso!
Se non era amore,
piacere, quello sì.
Pagavo.
E quando uscivo,
io mi sentivo leggero
e ritrovavo
ancora in fila
gli uomini tristi,
in fila ancora
gli uomini stanchi.
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