Dopo la sconfitta, Fausto Barosco, candidato del M5S134 a Prato, si dichiara sereno e aggiunge che approfitterà del momento per occuparsi più di prole e lavoro, ma allo stesso tempo ecco che:
1. subito girano voci di un suo possibile coinvolgimento nella lista civica, pare, di Cenni, ma lui smentisce.
2. sembra che il gruppo M5S134 sconfitto potrebbe formare una sua lista civica;
3. raccontano sia nato un gruppo facebook dal titolo: "Io non voterò Mariangela Verdolini" e ne farebbero parte alcuni del gruppo non certificato, appunto il 134.
Dunque:
nel caso 1, i partiti, vestiti o meno da lista civica, faranno il possibile per attirare a sé Fausto Barosco, e non tanto per prenderne il bacino di voti, ma per alimentare il dissenso in casa pentastellata e far loro perdere voti;
nel caso 2, con la formazione di una lista capeggiata da Barosco, è chiaro che il M5S certificato capeggiato da Mariangela Verdolini potrebbe avere un vero e proprio convitato di pietra al banchetto elettorale. Questo caso è ancor più vantaggioso per i partiti, perché la dissidenza interna è offerta su un piattino avvelenato d'argento senza che loro si scomodino minimamente;
nel caso 3, si tratta comunque di un gruppo di disturbo, da cui il gruppo certificato si dovrà difendere.
In ogni caso i partiti ne avranno vantaggio, perché potranno sembra dire: non vanno d'accordo, sono litigiosi, avete visto cosa è successo, non sono affidabili, eccetera.
Cosa può fare la lista certificata? Tirare dritto e non badare a questi tranelli e giochi che mirano a distogliere le energie, che ora sono più che mai necessarie. Ma non è detto che funzioni, perché bisogna tenere i nervi saldi.
Sarà infatti una strategia di disturbo portata avanti con determinazione e che non va assolutamente sottovalutata, perché potrebbe minare seriamente la credibilità del gruppo certificato agli occhi dell'elettorato.
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