mercoledì 12 marzo 2014

Italicum, o del picaresco

"Italicum": si tratta di un'altra legge elettorale che tende a bloccare le relazioni di potere, per renderle ancor più immobili e fisse e impedire ogni reversibilità di movimento. Per il perdurare dell'attuale stato di dominio.

Concretamente, un esempio: si è addirittura arrivati a ostacolare l'ingresso di nuove liste in Parlamento, grazie a Ignazio La Russa, obbligandole alla raccolta firme, cosa che invece non devono fare i partiti che già ci sono.

Qui, è evidente, non si parlamenta un bel nulla: dall'esterno il Parlamento sembra un accolita di congreghe, di sette, di conventicole.

Attraverso le immagini, questi rappresentanti del popolo che si muovono nell' 'emiciclo' come in una piazza di mercato del pesce, appaiono popolani. Il livello basso dei loro modi, dei parlari, quando ci sono; il disordinato andirivieni e la confusione, che si riflette negli articoli dei media servili, danno l'impressione di insolite riunioni picaresche organizzate per perpetuare saccheggio e sudditanza.

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