L'ultima, la replica più bella. Uno degli spettacoli più faticosi, di grande emozione che ho scritto e interpretato.
A conferma che la censura oggi si manifesta con la finta indifferenza, in
queste cinque repliche non abbiamo visto alcun rappresentante di associazioni
italo-cinesi, alcun assessore o consigliere locale, o cosiddetto ‘studioso’ di
storia delle patrie universitudini.
Nonostante i ripetuti inviti mandati. Temono di compromettere equilibri politici e affari.
Il teatro, quello libero, fa paura.
Per questo sfido un teatro, un assessore che sia a proporre uno spettacolo
come il mio, ne hanno paura come delle lebbra. A Prato e in Toscana, poi...
E invece dovrebbe poter essere visto da tante persone. Ma nessuno ci darà
questa opportunità. Coloro che l’hanno visto sono stati privilegiati, hanno potuto assistere a qualcosa che non passerà mai nei teatri ufficiali; e non perché non ci
siano artisti capaci, ma perché non li fanno arrivare a
voi, o pubblico, se non raramente o per errore.
Chi è venuto l'ha potuto vedere perché esiste uno spazio, pur piccolo e
periferico, dove certa gente non ci mette le sue scimmiette. Di spazi così, in Italia, ce ne sono
pochissimi. Sostenendo noi, in realtà sostenete il pensiero e l'arte differente, quel
poco che ancora rimane.
Abbiamo fatto la ripresa dello spettacolo, e appena possibile la condividerò. Intanto copio tutti commenti che sono stati scritti su Le tre vite del ragazzo di Tien An Men.
Ultima recita:
Nicola: "Siete stati bravissimi, persone
rappresentate...quasi realistici. Peccato che questi politici non
vogliono mai farci scoprire la verità e non metterci la loro faccia"
Emiliano:
"Strepitoso!"
Graziano: "Emozionante,
complimenti. I totalitarismi aumentano gli individui che non siedono 'diritti';
dobbiamo ringraziare chi ha avuto ed ha il coraggio di sedersi 'storto'.
Tiziano: "Spettacolo intenso ed
emozionante, come sempre".
Miriam: "Come sempre siete
bravissimi. Il vostro teatro fa pensare e riflettere. Stiamo con la schiena
dritta."
Maura: "Sono tornata a perché
non è facile assistere a spettacoli che ti accompagnano e lasciano emozioni
anche il giorno dopo!"
Luciano: "Da Milano e ritorno per
ammirare due interpreti eccezionali".
Commenti delle precedenti recite:
Maura: "Bravissimi! Una tragedia contemporanea che mi ha emozionata molto per il coinvolgente finale".
Piera: "Siete grandissimi artisti. Spettacolo denso di contenuti e di emozioni! Da rivedere. Anzi da rivivere. Complimenti anche per l'allestimento, che sicuramente ha favorito la comunione tra attori e spettatori".
Moreno: "Avete affrontato un'argomento
difficilissimo da portare in scena anche perché, non avendo informazioni sulla
"vita attuale" del Rivoltoso Solitario, rischiavate di cadere in banalità
e invece avete fatto un testo bellissimo e pieno di pathos, uno spettacolo
davvero coinvolgente. Complimenti anche per l'allestimento".
Francesca: "Non so se mi è piaciuto più il testo
o la regia. Entrambi, e una grandissima emozione".
Annalisa: "Spettacolo emozionante".
Beppe: "Immersi in una dimensione...'evanescente' eppur tangibile che avvolge e prende la gola per le verità nascoste che contiene e snocciola nelle esperienze di un ragazzo, semplicemente un ragazzo ingenuo e carismatico suo malgrado; tre facce di una vita che rappresenta l'universo della scissione che un dramma vero ci racconta ogni volta che lo riscopriamo. E Maila e Gianfelice ce l'hanno fatto rivivere con una interpretazione che va al di là della messa in scena teatrale. Grandiosi! Indimenticabile!".
Iuri: "Bravi! Interpretazione intensa e realistica. Dovrebbero vederlo le scolaresche".
Michele:"Ultime notizie: avvistati due 'istrioni'
al Teatro La Baracca. Si consiglia vivamente la visione."
Sylva e Gianluca: "Grazie del bellissimo
spettacolo. Molto intenso profondo filosofico. Fa riflettere e farà
riflettere".
Massimo: "Ieri sera, serata diversa; abbiamo
portato i nostri figli a teatro; l'intento era quello di strapparti per una
sera dalle varie PS, cellulari e sempiterna televisione per cercare di capire
qualcosa in relazione al RAGAZZO DI TIEN AN MEN; non so se lo ricordate, era
quel ragazzo che più di 25 anni fa fu immortalato in una foto mentre stoppava
l'avanzata dei carri armati che andavano a sedare la rivolta pacifica degli
studenti; intento direi ben riuscito, probabilmente perché l'artista che ha
portato in scena questo spettacolo è riuscita a trasmettere qualcosa anche a
loro, tanto è vero che tornando a casa in auto si è aperto un dibattito fra
noi; tante volte IMPORRE qualcosa serve! grazie a Maila Ermini e al suo degno
compagno di teatro, ai collaboratori e al grande TEATRO LA BARACCA!...i ragazzi
hanno fatto di tutto per non venire, ma durante lo spettacolo li ho visti molto
interessati, non lo faccio sempre di essere rompi...oglioni con loro. "
Sabrina: "Spettacolo intenso ed emozionante che fa
riflettere anche sulla società contemporanea e, soprattutto per i commenti
finali sulla comunità cinese, lascia con l'amaro nel cuore!! Grazie a
Maila e Gianfelice che, negli anni, non si sono piegati e asserviti alla logica
del "guadagno" e continuano a proporre questo tipo di spettacolo a
cui in tanti dovrebbero avere il privilegio di assistere!".
Edoardo: "Complimenti, molto bello, bravi".
Fiorella:"Bravissimi come attori. A Maila autrice
il merito di aver ricordato a molti e a me un episodio importante del nostro
recedente passato".
Michele e Graziella: "Lo scorso venerdì sera
(n.d.r, era sabato), al termine dello spettacolo, mi è stato difficile buttare
giù, su due piedi, un pensiero più articolato su quanto avevamo appena visto.
Ora, con un po più di calma, posso dirvi, anche a nome di
Graziella, che lo spettacolo che avete messo su, con tanto
coraggio, è davvero notevole. All'uscita la prima cosa a cui ho
pensato è che siete due istrioni, ma non nell'accezione del termine che un
vocabolario definisce tale, bensì nella vostra capacità di calarvi
nei panni dei personaggi così intensamente da sembrare una vera
e propria metamorfosi, che è ben lungi dalla semplice rappresentazione o
narrazione.Ancor più difficile se si pensa che era un uno e trino, insomma una
bella prova di bravura. Complimenti! Per noi, che siamo praticanti
del Falun Gong, è stato ancora più facile, e contemporaneamente più
doloroso seguirvi, poiché leggiamo costantemente notizie riguardanti
la persecuzione che i praticanti, nonostante il blocco internet imposto
dal regime, riescono a far pervenire all'estero. Con questa vostra
denuncia avete provato anche voi, per la prima volta, credo, cosa
vuol dire denunciare pubblicamente i misfatti del regime cinese e cosa
pensano e come reagiscono i cinesi residenti di fronte a queste
notizie".
Qualche giorno fa mi è arrivato anche il
commento di Laura:
"Ho riflettuto
a lungo sul suo spettacolo. E’ qualcosa che si digerisce piano piano, come una medicina
buona. Il testo e la scena, molto originali entrambi, sorprendono e invece di
incupire, come si potrebbe supporre dal tema, scavano dentro di noi un solco
buono. Un piccolo seme. Fa bene a moderare gli applausi, non servono. Oggi poi, che tutti applaudono senza
nemmeno capire perché. Vado nei teatri e vedo che tutti applaudono
mimeticamente, come scimmiette.Il suo spettacolo non ha bisogno di applauso, è
qualcosa di nuovo, e la gente quando lo vede rimane attonita e sente che al
dilemma posto non si risponde con l’applauso.Non basta dire che è bello, che
merita, tutte queste frasi sono inutili. Dovreste continuare a farlo ,anche se
lo so che non è possibile, perché non avete alcun sostegno."
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