Il Comune di Prato, con un documento 'fuori dal mondo', aveva deciso di escludere l'Interporto dalla Valutazione Ambientale Strategica con determinazione del 23 settembre scorso.
Si sono scritti e approvati il documento in un modo talmente incredibile che non si riesce a leggerlo se non con grande sdegno, come quando si giustifica l'ampiamento di Interporto al fine adeguarlo alle esigenze attuali del trasporto merci, quando ormai è noto a tutti che l' Interporto della Toscana Centrale non sarà mai usato come tale, e che invece è e sarà una serie di megacapannoni da affittare o vendere:
"...mediante la realizzazione del Piano attuativo oggetto della variante viene a
completarsi l'infrastruttura interportuale sulla base delle esigenze attuali del
trasporto delle merci, che nel tempo sono mutate, e dei recenti sviluppi doganali
con il riconoscimento, in itinere, dell’Interporto come banchina lunga dei porti di
Livorno e La Spezia. È in ragione della non conformità rilevata con le previsioni del
Piano Operativo ad oggi vigente che si rende necessaria la variante al
Regolamento Urbanistico vigente
La bella notizia che mi è giunta è questa: sembra che la Soprintendenza abbia ricusato il documento, che voglia la V.A.S anche per Interporto assolutamente!
Questo ferma per un po' le mire espansio-cementistiche; insomma, come è successo per l'aeroporto fiorentino.
Ci vogliamo anche illudere che qualche funzionario della Soprintendenza sia stato un po' sensibilizzato dalla nostra Marcia Giusta del 3 ottobre scorso, che comunque ha avuto molta eco sui giornali.
L'espansione dell'Interporto su Prato e Campi eccome se va a toccare l'ambiente! Non basta realizzare laghetti e pistolini ciclabili!
Nessun commento:
Posta un commento