mercoledì 21 ottobre 2015

Gonfienti e Interporto, un convegno deja-vu

Ecco un altro convegno, ennesimo, come saggiamente allude il titolo dell’articolo de La Nazione
Convegno tragicomico: perché controllati e controllori sono insieme e c’è, repechage dal cilindro!, anche lo scrittore Nesi, quello che praticamente lasciò la sala stizzito davanti agli studenti del Cicognini quando ci invitarono a parlare insieme di Gonfienti, non ascoltando le altrui ragioni. Allora era assessore alla cultura della Provincia;  ora, invece, in quale veste o vestito è stato chiamato? Riproporrà Gonfienti virtuale?
Di nuovo, rispetto al già visto e rifritto, c’è l’esperto comunicatore di Expo David Rampello.
Come qualcuno ha detto, “purtroppo qui, per la città degli Etruschi, fin dal lontano 2001, il problema non è quello della comunicazione, bensì della preservazione dell’area archeologica e del rispetto paesaggistico dei luoghi".

Questo convegno sostituisce quello annullato un anno fa, che si intitolava come questo, ossia:
“L’area archeologica di Gonfienti: un’opportunità per la Toscana – Dalla città etrusca all’Interporto della Toscana Centrale: uno sguardo al passato per valorizzare il futuro".

Al termine della ridda di interventi, tutti di una voce, tutti una stessa opinione e senza contrasti, ci sarà  il ‘pranzo leggero’: finire così un articolo pervade il tutto di fine ironia.
Pranzo leggero che dovete digerire anche voi, cari concittadini, perché Interporto e tutta la teoria a tavola, li pagate voi, sì sulla carta vi appartiene, ma pagate senza poter decidere alcun menu, né assaggiare niente. Né fare domande, o toccare qualche briciola. Insomma, la pancia se la riempiono altri.

(Forse devono ammorbidire la pillolina per la V.A.S. che sono costretti a presentare?)

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