venerdì 30 ottobre 2015

No alla terza corsia sull'A11

Ecco un'altra minaccia per la città di Prato.

Non basta un Interporto con cui è stata distrutta la parte est della città (la Querce e Gonfienti e zone limitrofe) e che ha compromesso una scoperta archeologica straordinaria;

non basta la minaccia dell'ampliamento dell'aeroporto di Firenze;

non bastano la tangenziale a ovest che ha compromesso la zona umida delle Pantanelle e distrutto tutti i campi limitrofi;

non basta il depuratore del Calice a Ovest; quello di Baciacavallo a Est;

non bastano le zone abitate con alto livello di inquinamento - prima fra tutta a Prato San Giorgio a Colonica - con fabbriche pericolose per la salute pubblica vicino alle case, e di cui nessuno parla, ma anche altre zone che si vogliono inquinare, come è il caso della Varvarito a Casale;

non basta il traffico impazzito e prepotente e la mancanza di un sistema viario che sia degno di questo nome, con marciapiedi e ciclabili, segnaletica, eccetera.

Ora sta all'orizzonte anche la terza corsia dell'Autostrada, per cui è vano davvero chiedere garanzie ambientali, come fa l'assessore Alessi.
Ed è oltremodo ridicolo, una presa per il c...allo, affermare che costruendo questa corsia, e lo stesso si dice per l'ampliamento di Interporto, si avranno ciclabili e altri vantaggi!


http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2015/10/29/news/terza-corsia-dell-a11-servono-garanzie-1.12346356?ref=hftiprec-3

1 commento:

Anonimo ha detto...

Alessi,come il sindachino, e' solo una marionetta in mano a Rossi e a Nardella(Renzi) a Firenze. Possono sbraitare aprire tavoli ( la loro specialita') ma non faranno altro che eseguire ordini dall'alto spacciandoli come grandi idee per Prato e i pratesi.

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