venerdì 23 ottobre 2015

La toponomastica beghina del Comune di Prato

Continua, incessantemente, l'opera beghina in materia di toponomastica a Prato, nonostante la giunta sia cambiata.
Dopo aver assegnato il nome di una strada a Don Danilo Aiazzi, quello dei concubini di Prato,  e dopo aver santificato civilmente altri che vanno bene per la politica attuale, ecco che presto sarà assegnata un'altra via a un prete, al parroco di San Domenico, senza che vi sia un contraltare a certe scelte.

Naturalmente a gente come Mauro Bellandi e Loriana Nunziati, i 'concubini' di Prato - che presto ricorderemo anche al Teatro La Baracca - non si assegna niente: primo perché questi giovanotti che stanno in giunta non ne sanno probabilmente nulla; secondo perché chi invece giovanotto o giovanotta non è, e forse ne sa qualcosa, fa finta che la Storia sia andata solo da una parte.

Assessori, informatevi,  studiate la storia della vostra città, ci sono stati tanti personaggi importanti e significativi, non solo parroci!





(COMUNICATO DI TV PRATO del 20 ottobre 2015) 

Due nuove strade a Prato: via dell’Orsa minore e via del Mulino del Cecchi

La giunta comunale questa mattina, su proposta dell’assessore Filippo Alessi, ha assegnato nuovi toponimi a due viabilità cittadine. Nello specifico la nuova via che collega via Traversa vicinale a via Traversa pistoiese, in zona Tobbiana – Casale si chiamerà “Via dell’Orsa Minore”. La scelta è stata fatta dagli studenti della vicina scuola “Ammannati” (Comprensorio “Don Milani”) e rispetta il proposito di continuità di zona, sempre auspicato dalla Commissione toponomastica, le nuove vie nella zona infatti si chiamano Orione, Sirio, delle Pleiadi. La decisione è stata presa dopo che gli studenti hanno partecipato ad una lezione, tenuta da Marco Morelli, direttore del Centro di Scienze planetarie di Prato, per volere dell’Amministrazione attraverso gli assessori Alessi e Ciambellotti, sull’universo e le costellazioni. Per il tratto breve di nuova viabilità che collega Viale dell’Unione europea e via Guilianti, dopo una consultazione dei documenti storici relativi alla zona, è stato scelto il toponimo “Via del Mulino del Cecchi”, che fa riferimento all’esistenza in zona di un mulino di proprietà della famiglia cittadina dei Cecchi, come risulta dall’esame del Plantario del XVIII sec. Al vaglio anche l’ipotesi di ricordare la figura e l’operato di Padre Giorgio Civinini, parroco della Chiesa di San Domenico per quasi 50 anni.



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