martedì 4 giugno 2019

Dis-gusto gastronomico

Non vi sentite assediati dal cibo?
Io sì. Assolutamente.
Vivo il disgusto quotidiano.
Mi sta venendo l'herpes mentale, il disagio psichico.
Comincio a odiarlo, 'sto cibo, che vedo ovunque come 'offerta', 'occasione', 'svago', 'divertimento', 'piacere'!

E i cuochi? E i pasticceri? E i maitre? E i camerieri?

Non vi sentite stanchi di tutte queste feste culinarie?
Dei riti gastronomici, economici, delle eccellenze del gusto?

Per la strada, nel locale, nel borgo fuori dal borgo, in casa, sul terrazzo, i cantina in cucina?
.
Col bicchiere col piattino. Nel verandino.

E' facile vincere con il cibo e fare numeri. Ganzi, voi.
Nessuno sforzo.

Ma che noia. Quando si torna a casa, pieni solo di 'sta roba.
E' un ballottaggio già nello stomaco. Disgustoso, ché non c'è scelta che digerire. Come nel ballottaggio politico, non c'è scelta!

Non è indicativo che quelli che ci propinano le serate del gusto o la cultura dell'aperi-cena! sono anche quelli che gestiscono i ballottaggi, le non-scelte politiche?

La nostra vita piena solo di 'sta roba. Che sarà pure buona, quando è buona!, ma non ci danno proprio altro, i fetenti.
Prima era bello, perché c'era al massimo il pranzo della domenica.
Il sabato sera, chi usciva a mangiare la pizza? Chi usciva a bere? Si usciva per altro.

Era gustoso pomiciare al cinema.

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