Maura Salvi mi manda
questo suo commento su La dinosaura.
Maura conosce
bene il teatro, sia come pratica diretta (La Bottega delle Maschere di
Agliana è una sua creatura, e ha presentato suoi spettacoli anche alla Baracca) che
come spettatrice, sempre critica e attenta, intelligente e mai passiva!, e
quindi con gioia qui la ringrazio pubblicamente.
"Quello che mi
piace di più del teatro è che la sensazione di benessere o malessere dura e può
durare anche per giorni portando noi spettatori a riflettere e a cercarci per
riparlare dell’ argomento trattato.
Ma questo non avviene
più perché ormai per molti spettacoli è come tirare lo sciacquone, si … lì per
lì c’è la soddisfazione … ma appena esci tutto passa.
Per provare le
sensazioni di cui parlo sopra bisogna andare al Teatro la Baracca, uno dei
pochi luoghi rimasto incontaminato dalle solite proposte fatte su commissione!
Un teatro dove assisti
a spettacoli originali, fatti bene e che ti lasciano qualcosa da pensare, da
analizzare, ti fanno riflettere, ma anche godere per il gusto di veder “giocare
bene” come è accaduto sabato scorso per lo spettacolo La Dinosaura: una vera
rarità!
Lì per lì mi sono
lasciata andare allo spettacolo, ai movimenti perfetti dell’ attrice Maila
Ermini, anche autrice del testo, al suo muoversi con grazia danzante con
movenze primitive ma armoniose.
Poi il testo è entrato
dentro me e allora ci sarebbe stato da scavare (e a me piace) ma ero lì dentro
la vicenda, in quel cortile dove abita la dinosaura ero come paralizzata dalla
parola … ma no perché mi sentivo attiva e avrei voluto che gli inquilini non
trattassero così quella donna/saura che ha molto da dirci! Ero lì, per
assistere ad un gioco teatrale e allora dovevo lasciar stare lo scavare,
lasciarmi andare (scaverai domani).
E sto ancora scavando
(e non è faticoso) è lunedì il testo non è facile e tutto non ricordo ma ho
assistito a qualcosa di unico.
Penso che ormai per
assistere a qualcosa di unico e originale bisogna venire alla Baracca!
Grazie Maila per
questo spettacolo, poetico, insolito, che ci fa anche inquietare ma per la
consapevolezza di ciò che non c’è più, è perduto, forse non lo ritroveremo,
ma ecco l’importanza del testo: c’è un futuro e possiamo lanciare dei
messaggi e tu Maila lo fai e ci aiuti a farlo, ognuno nel suo piccolo può fare
qualcosa che poi si diffonde, spazia e va … qualcosa che non sia la solita
“processione politica” per salvare l’ ambiente.
Lo spettacolo la
Dinosaura meriterebbe di essere visto da tanti, soprattutto dai giovani, dalle
scuole alle quali viene propinato spesso un teatro incomprensibile, venduto per
“innovativo” ma non lo è, almeno per me! Grazie Maila sei unica! (Maura).
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