giovedì 18 febbraio 2021

Commento al discorso del "procuratore" Draghi



Mario Draghi, nuovo Presidente del Consiglio -figlio e patron della Grande Finanza- , nel suo discorso per chiedere formalmente la fiducia al governo, non fa menzione né della Costituzione Italiana, né della parola cultura.

La parola principale è transizione, trasformazione tecnologica anche della scuola, che si deve allineare agli standard europei. Bisogna finirla con gli studi classici e la filologia (per non parlare della filosofia!) e passare, tramite la valorizzazione degli istituti tecnici - per sfornare manodopera evidentemente come in Germania - , al tecnicismo e multilinguismo. Così sostiene Draghi.

Il multilinguismo è orizzontale, come è noto, non verticale. Ciò significa espansione e commercio e scambio, ed è quello che è utile,  non il pensiero, l'approfondimento.  Il multilinguismo perfetto è un mito, si può conoscere bene un'altra o più lingue straniere solo se si è padroni di una, la cosiddetta lingua-madre, che è la lingua della radice. Ogni essere umano deve avere la sua lingua-madre, o lingua-radice. Se si tende al multilinguismo si tende alla conoscenza superficiale delle lingue, e in questo modo alla madre, dopo averle tolto il cognome, si può facilmente togliere anche questa specificità, che costruisce il pensiero e quindi  la possibile libertà.

Per questo invocando il multilinguismo si è contro la donna, e quindi è evidente che è in una prospettiva distorta e falsa che Draghi introduce il discorso sulla parità di genere. Non bisogna farsi ingannare: in realtà si tratta di parità di sfruttamento e dominio, e  di utilizzo dell'ideologia femminista in senso capitalista. Le donne non si vedranno in casa e fuori in modo più rispettato e dovuto, bensì più sfruttate e malmenate e vessate. Ancora di più. 

La cosiddetta politica della parità di genere è un comodo  cuscinetto che avalla e rafforza in realtà l'oppressione della casta attuale (anche di sesso), e mentre si fa finta di inorridire e si organizzano sit-in contro la violenza, in realtà proprio quella politica confina le donne ancor più nello sfruttamento! 

Lo stesso gioco è stato compiuto per la libertà sessuale e la falsa tolleranza dell'omosessualità e simili.

Nel suo discorso Draghi parla anche di transizione ecologica, ma si tratta di un ecologismo che nasconde la volontà di digitalizzare il mondo e quindi di toglierlo alla libera trasformazione della politica e dell'economia del reale, ossia "dal basso", e probabilmente di svendere quello che rimane dell'industria italiana, vedi ENI.

Draghi sembra piuttosto un esecutore di volontà esterne e infatti parla di Europeismo e di Atlantismo, dimenticando completamente il riferimento alla nostra Costituzione, "la più bella di tutte",  e probabilmente sì perché essa pone al centro il rispetto dell'individuo e della sua cultura in senso ampio, il che non si legge nelle parole del neo-presidente.

Il suo appare il discorso di un procuratore che voglia portare a compimento la distruzione della cultura politica ed economica italiana per condurla definitivamente a una forma vassalla e in sostanza misera e sradicata.

https://ilmanifesto.it/il-discorso-integrale-di-mario-draghi-alla-ricerca-della-fiducia-in-senato/


P.S. Draghi ha poi parlato di cultura solo in risposta al discorso del senatore Pittoni della Lega, Presidente della Commissione Cultura del Senato, ma il mio commento non cambia, anzi è rafforzato dalle stesse sue parole, che menzionano, riguardo alla cultura e al suo sostegno, proprio le nuove tecnologie. Ahinoi. 

https://www.finestresullarte.info/politica/draghi-dobbiamo-sostenere-cultura-rischiamo-perdere-patrimonio?fbclid=IwAR3CQHgXvM1Y1ITp1uQFAzwz16iPbevFzyrUJiUMBjTaT04WcEnHl-nABrQ

1 commento:

Anonimo ha detto...

Solo Paese Sera degli anni settanta avrebbe avuto il coraggio di pubblicare un articolo simile. Ma oggi la codardia di stampa e televisione é ai massimi livelli.
Chi ci ha guadagnato col virus? Aggiungi i giornalisti alla lista.

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