Quello che è accaduto alla nota politica di destra, le offese a lei rivolte da un professore universitario, che misero dovrebbe saper usare ben altro linguaggio, è quello che accade ogni giorno a milioni di donne meno famose e con meno possibilità di difendersi e di trovare conforto e sostegno della politica in questione, ossia venir offese e denigrate.
La donna è sempre vacca, diceva un vecchio che conoscevo, ed è questa evidentemente l'opinione che cova anche nella testa di emeriti professori, non solo di vecchi e ignoranti personaggi del tempo che fu.
Il fatto dà la misura anche dello stato dell'università italiana, e quindi della sua cultura, cultura che non ci difende più dalla barbarie.
Questo continuo offendere, denigrare, rendere l'umanità oggetto-immondizia, la violenza quotidiana che subiscono in particolare le donne, dovrebbe essere denunciato costantemente, anzi invito tutte a farlo, lasciando da parte la vergogna.
Così si avrebbe una timida idea della dimensione gigantesca e transnazionale della brutalità che milioni di loro, di noi, subiscono ogni giorno.
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