Se siete deboli di stomaco o offensibili non leggetemi più.
Ringrazio chi in questi difficilissimi giorni mi-ci è vicino, si dimostra amico e coraggioso. So che non è facile. Nonè una frase fatta: non lo dimenticherò.
Naturalmente che molta gente sia impossibilitata a lavorare, o che sia sul lastrico o in vario altro pessimo modo che non sia in condizione virale, non interessa ai politici (sic!), che hanno a caro solo chi si è virussizzato o chi va a vaccinarsi. E poco interessa anche a chi ha il sederino al caldo. Pace che non c'è questo, pace che non c'è quest'altro. C'è il virus, bisogna aspettare. Ma intanto loro lavorano. Lo capisco lo capisco.
Le difficoltà che vivo, se pure le supererò, non potranno che rimanere indelebili.
Nulla sarà più come prima, inevitabilmente. Ma proprio nulla. E' una certezza. Anche se domani il virus scomparisse, anche se domani tutto tornasse, naturalmente dall'alto con la magica bacchettona del drago, come era.
La dittatura virotica durerà ancora, probabilmente fino alle prossime finte elezioni, e lo spettacolo disgustoso del corporativismo politico di stile fascio-liberista è qualcosa di intollerabile da guardare, da sostenere, che offende tutti i cittadini, anche per chi sta al caldo, e sarà necessario darsi da fare, anche nel piccolissimo, contro.
Whatever it takes.
Quindi, o porci, state alla larga.
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