giovedì 4 febbraio 2021

Mandate via Franceschini dalla Cultura

Gli artisti sono alla fame e disperati, perché il Ministro tiene caparbiamente tutta la cultura serrata - ASSURDO E ANTICOSTITUZIONALE -, non sa dare dare prospettive di alcun genere, non sappiamo quando potremo riprendere a lavorare, e si parla di riproporlo, con Draghi, come Ministro della Cultura? Ha badato piuttosto agli affari di partito, alle trame di palazzo, non alla cultura, e lo dicono, timidamente e con troppa bontà al solito, anche nello stralcio di articolo che copio sotto. Non si può servire due padroni, non tutti sono bravi come Arlecchino! Magari al prossimo doppio incarico che gli daranno, si legga Goldoni, può servire!

Alla base di tutto si percepisce il solito antico disprezzo, che non muore mai, il disprezzo per gli artisti, ora più che mai, dopo che hanno resa serva e a libro paga tutta la cultura, schiavi e sottomessi e muti. Sì, cultura, ma del potere.

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"UN POSSIBILE FRANCESCHINI TER

Già in questo governo, il Conte Due, Franceschini ha interpretato il suo ruolo al Ministero della Cultura in maniera molto politica, lasciando più spazio alle figure di sua fiducia per il disbrigo dell’operatività. Per Giuseppe Conte, Franceschini è stato per certi versi più un vicepremier che un Ministro dei Beni Culturali. Per carità, il Ministero non è stato trascurato e molti progetti sono stati portati avanti incluse le misure di ristoro a seguito della crisi pandemica, ma la sensazione è sempre stata di una sostanziale differenza tra il primo Franceschini al Collegio Romano e il secondo Franceschini. Per un motivo molto semplice: il secondo Franceschini sedeva al Collegio Romano pensando ad un altro scranno: il più alto.

UN PONTE VERSO IL QUIRINALE

La partita per il Quirinale è apertissima e i nomi in ballo sono vari. Non ultimo lo stesso Mario Draghi che potrebbe governare un anno, sistemare il paese e poi sull’onda del sostegno popolare venire eletto come Capo dello Stato. Nel gioco però Franceschini continua e continuerà ad avere un ruolo più che significativo. Per continuare ad esercitarlo difficile immaginare una posizione migliore di quella del Ministero della Cultura. Ecco perché le probabilità che Dario Franceschini resti al suo posto anche del Governo Draghi – ove questo riuscisse a comporsi – sono a nostro avviso molto molto alte.

https://www.artribune.com/professioni-e-professionisti/politica-e-pubblica-amministrazione/2021/02/governo-draghi-mibact/?fbclid=IwAR1TXSmeUSQ9aGqzvDatapUPJmucTHBxZQ-obxZ5UcAi8x5YmRobLiVMr3I

2 commenti:

simone ha detto...

Una delle figure più bieche e mediocri degli ultimi 40 anni di politica (aveva una bella concorrenza nella graduatoria dei peggiori, ma l'ha quasi tutta sbaragliata).

Maila Ermini ha detto...

Sottoscrivo, Simone.

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