Riceviamo e volentieri pubblichiamo da un nostro fedele lettore.
“Buonasera, sono Angelico Delficcati. Vorrei trovare spazio nel vostro blog, che già altre volte mi ha ospitato, visto che siete così sensibili alle questioni culturali.
Detto papale papale: a me non piace il ‘culturmostro’ che l'amministrazione cittadina intenderebbe instaurare a Prato.
Il cosiddetto aziendalistico 'creare sistema', più volte invocato dall'assessore alla cultura, mira in realtà a una omologazione dell' offerta culturale (solo mitologica e falsa e naturalmente calata dall’alto/altro).
Dunque dico no a questo programma culturmostruoso, che, nel settore musicale va a senso unico (Camerata Cameratae… Cameratorum), quando non assente; in campo figurativo, appiattito da un museo Pecci faraffaristico e tartufesco; nel teatro, aiuto! tutti i teatri in uno…tutti per uno, uno per tutti! Fedeli alla Regina…e tutti a recitare lo stesso copione, magari in televisione e con un foyer dove si possano fare tante belle festicciole stile pagliettine!... E Officina Giovani… fatta nascere da Luconi, ma che lui stesso, ormai in odore di direzione artistica, lascia distaccatamente morire con la sua benedizione, amen! (essendo ormai luogo similleoncavallino!?)
L'assessore alla cultura aveva affermato che il Teatro Metastasio assorbiva troppi soldi; creando il 'culturmostro' sistematico ce ne vorranno ancor di più! (Peraltro il sistema mostro era già preparato e in atto; le stesse parole, ‘sistema’, per esempio, sono state udite anche durante l’inutile incontro sul Parco della Piana il 1 febbraio alle Scuderie Medicee, dalla bocca dell’assessore Cocchi). E' incredibile come ormai certi sistemi stalinisti siano realizzati, con il beneplacito di molti pseudo-intellettuali di Sinistra, da una amministrazione di Centro-Destra. Que confusion, amigos!
Tutto questo che avviene, cari signori che state lavorando per la cosiddetta 'partecipazione', che salite e scendete le scale dei palazzi, è esattamente l'opposto".
“Buonasera, sono Angelico Delficcati. Vorrei trovare spazio nel vostro blog, che già altre volte mi ha ospitato, visto che siete così sensibili alle questioni culturali.
Detto papale papale: a me non piace il ‘culturmostro’ che l'amministrazione cittadina intenderebbe instaurare a Prato.
Il cosiddetto aziendalistico 'creare sistema', più volte invocato dall'assessore alla cultura, mira in realtà a una omologazione dell' offerta culturale (solo mitologica e falsa e naturalmente calata dall’alto/altro).
Dunque dico no a questo programma culturmostruoso, che, nel settore musicale va a senso unico (Camerata Cameratae… Cameratorum), quando non assente; in campo figurativo, appiattito da un museo Pecci faraffaristico e tartufesco; nel teatro, aiuto! tutti i teatri in uno…tutti per uno, uno per tutti! Fedeli alla Regina…e tutti a recitare lo stesso copione, magari in televisione e con un foyer dove si possano fare tante belle festicciole stile pagliettine!... E Officina Giovani… fatta nascere da Luconi, ma che lui stesso, ormai in odore di direzione artistica, lascia distaccatamente morire con la sua benedizione, amen! (essendo ormai luogo similleoncavallino!?)
L'assessore alla cultura aveva affermato che il Teatro Metastasio assorbiva troppi soldi; creando il 'culturmostro' sistematico ce ne vorranno ancor di più! (Peraltro il sistema mostro era già preparato e in atto; le stesse parole, ‘sistema’, per esempio, sono state udite anche durante l’inutile incontro sul Parco della Piana il 1 febbraio alle Scuderie Medicee, dalla bocca dell’assessore Cocchi). E' incredibile come ormai certi sistemi stalinisti siano realizzati, con il beneplacito di molti pseudo-intellettuali di Sinistra, da una amministrazione di Centro-Destra. Que confusion, amigos!
Tutto questo che avviene, cari signori che state lavorando per la cosiddetta 'partecipazione', che salite e scendete le scale dei palazzi, è esattamente l'opposto".