venerdì 26 febbraio 2010

SOCCORSO 'ROSSO'

Il signor Bacci, direttore del Teatro di Pontedera, prende le difese del direttore artistico Tiezzi in una lettera aperta pubblicata su "Il Tirreno".
Le parole che esprime in favore dell'amico sono naturalmente di solidarietà e di stima. Giudica un buon lavoro quello fatto da Tiezzi.
Ora non vogliamo entrare nel merito della qualità degli spettacoli di Tiezzi, perché, quando si tratta di estetica, come ci ha insegnato Kant, il giudizio estetico non è esattamente quello 'critico'. Dunque ognuno ha il suo ed è opinabile.
Tuttavia rilevo che Bacci non può sapere esattamente quello che accade in città, se non per sentito dire. D'altronde come il giudizio estetico è sospetto, lo è anche quello di un amico, di uno, come Bacci, che tiene buoni agganci evidentemente per tenersi in sella a Pontedera da molto tempo.
Tutti questi artisti che sono e sono stati direttori artistici hanno creato un loro sistema e si aiutano e si sostengono a vicenda, con l'appoggio politico, senza che nessuno abbia mai potuto criticare le loro scelte, che sono fatte con i soldi di tutti.
Tiezzi non si è curato affatto della città di Prato, che credo non conosca nemmeno; ha usato il Metastasio, come ora il Metastasio usa lui.
La Sinistra, che per tanto tempo ha gestito senza alcuna opposizione, in barba a ogni regola democratica, assumendo anche a tempo indeterminato persone vicine politicamente e fidate, mettendo alla presidenza del teatro una persona del tutto incompetente in materia come la signora Cardillo, ora non può gridare allo scandalo se la Destra reclama la direzione del teatro, le scelte.
O si cambiano le regole del gioco, e allora la politica resta fuori dalla gestione del teatro una volta e per sempre, oppure si incassa il colpo e si cerca di dare nuova vita e credibilità a quanto si rappresenta o si vuole rappresentare.
Detto per inciso fa sorridere che la Destra voglia poi affidare la direzione artistica A Luconi e Magelli, due artisti di Sinistra, grazie alla quale si sono fatti un nome, e che proprio la Sinistra vi si opponga. Si capisce bene che la cultura è per tutti solo una questione di potere; che troppe persone non competenti ne parlino e soprattutto decidano.
Peccato che gli artisti siano così pronti a svendersi.
Peccato che i pratesi non protestino per questo uso indegno che le fazioni partitiche fanno del teatro, che appartiene a loro.

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