giovedì 11 febbraio 2010

Visione dis-giunta.

Dopo 8 mesi di governo la nuova giunta cenniana pratese risulta già sbiadita e smarrita.

Dal punto di vista immigrazione, l’assessore Milone fa quello che può. I suoi modi e metodi, la repressione, il controllo della criminalità e dell’illegalità hanno un po’ intimorito gli immigrati, e hanno creato uno stato di attenzione. Tuttavia, nel mondo dell’estremo consumismo, dove solo il danaro ha un senso, in un contesto di crisi totale dell’economia locale e non, dove essere in regola costituisce un aggravio economico pesantissimo e nessun ritorno di alcun genere, dove essere schiavo è per molti l'unico lavoro possibile, anche gli italiani (e già lo facevano ampiamente prima) seguiranno ancor di più la strada dell’abusivo, dell’occulto, del ‘nero’ e dello schiavismo. Dunque non ci sarà un livellamento verso la legalità, ma al contrario.
La giunta non ha proposto niente, per mitigare i danni dell’abbrutimento cittadino, se non rimedi con i centro-storico-vetrina-mercatino, ma nessun progetto culturale sulla città, e non parlo solo del generico ‘integrazione’ che viene da sempre annunciato dalla Sinistra, ma che in realtà non corrisponde a quasi niente, se non a una vuota controproducente 'tolleranza'. Il fatto è che noi non abbiamo nessun modello alternativo etico-legale forte né tantomeno culturale da invocare contro immigrati, abusivi, delinquenti. Giovani.
La periferia è lasciata a circoscrizioni senza nessun potere ormai, non considerata se non sotto-considerata, come si è potuto vedere in occasione dell’alluvione di Natale del Calice. Sono stati capaci di spostare la questione-alluvione al Centro, addirittura in un teatro, nel teatro fedele ed amico.

Gli enti culturali cittadini, pur nominati 'eccellenze' (basta, per favore con questa parola, non la ab-usate più!), non significano niente. Quando si parla di Metastasio si parla di poltrone e di nomine degli amici e di intrighi; quando si parla di Pecci, si parla solo di ‘affari’ ( e la visione affaristica della 'cultura', stile marketing, di questa giunta è venuta fuori ampiamente non tanto nell’acquisto del crocefisso del Lippi quanto nei modi); quando si parla di Officina Giovani si sparano minacce sprezzanti verso il 'basso' con toni da Re Sole, come ha fatto l’assessore Soldi che è stato evidentemente sostituito alla Beltrame come ‘interfaccia’, quest’ultima, pur abile nel districarsi dagli attacchi che le sono piovuti addosso, è in difficoltà nel tenere un filo di comunicazione istituzionale (nonostante sia anche assessore alla comunicazione ) nella isterica trama pseudo-culturale cittadina, come invece è molto più capace di fare l‘assessore alla pubblica istruzione Pieri.

Sul piano ambientale, purtroppo non ci sono migliori avvisaglie.
L’annunciata estensione del ‘porta-a-porta’ credo sia un piano ereditato dalla precedente giunta e non un merito dell’attuale, che, invece, tende a affollare il centro cittadino di macchine per dire grazie ai suoi elettori, non predispone nessun piano di educazione sui rifiuti alla cittadinanza e nelle scuole; non invita gli enti competenti a farlo; non invita chi può a eliminare imballaggi, installare distributori di latte, eccetera; non c’è nessun piano per l’acqua, che si intende privatizzare, e non si predispone alcun piano per far sì che l’acqua del sindaco sia di qualità in modo da non bere più l'acqua nelle bottiglie di plastica. Il Sindaco Cenni si era espresso più volte a favore di questo piccolo-grande progetto, così come era nel programma di Maila Ermini, ma attualmente non sta facendo nulla.

Sul piano della mobilità alternativa, il vuoto. Primavera di Prato ha inteso proporne uno, a basso costo, sulle ciclabili, ma al momento è inascoltata.
Sul campo del cemento, le ultime notizie sono pessime, volendo questa giunta cementificare anche il Monferrato, con l’appoggio anche di chi non dovrebbe; inutile quindi salvare l’area Banci quando si vuole spostare il cemento da un’altra parte. Al riguardo, la maggioranza dei comitati cittadini non proferisce parola, sembrano piuttosto appoggiare l'operato della giunta in carica.

L’opposizione è ancora troppo inacidita dalla sconfitta, non ha fatto nessun serio esame di come sia stata possibile, risulta ancora arrogante nei suoi modi (e questo è ravvisabile nella gestione della Provincia); tiene ogni altra opposizione alternativa a distanza.
Maila Ermini ha telefonato a Massimo Carlesi per informarsi sulla questione dei ‘fontanelli’ pubblici (quando era candidato sindaco aveva fatto una proposta interessante in merito), ma non ha risposto né richiamato, perché Maila è considerata eretica. E i fontanelli, forse, non li vuole condividere con nessuno.

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